Il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, ha messo i puntini sulle i riguardo alle nomine ferme in molti porti del nostro Paese. Una situazione che rischia di bloccare tutto. Per questo ha ribadito l’urgenza di intervenire subito, prima della pausa estiva, per riportare ordine e dare il via libera a progetti più ampi con le nuove figure chiamate a gestire gli scali.
Nomine ferme, porti in tilt: la paralisi che pesa sull’economia
Da tempo ormai i vertici dei porti italiani sono fermi al palo. Senza nuovi nomi alla guida, la gestione quotidiana degli scali è in crisi. Gli operatori del settore sono in attesa, con il rischio di rallentare i flussi commerciali che sono vitali per il Paese. Rixi ha puntato il dito contro le Commissioni parlamentari, che non hanno rispettato i 30 giorni previsti dalla legge per chiudere le nomine. Un ritardo che pesa come un macigno sul rilancio dei porti.
Senza figure di comando, le decisioni importanti si accumulano, dalla manutenzione degli impianti all’organizzazione dei traffici. Questo blocco non colpisce solo la produttività, ma mette a rischio anche la competitività dell’Italia nel Mediterraneo, in un momento in cui i nostri porti giocano un ruolo centrale nei commerci internazionali.
Le parole di Rixi: “Niente vacanze finché la situazione non si sblocca”
Durante un incontro pubblico, il viceministro non ha nascosto la sua frustrazione. “Non voglio andare in vacanza con questa situazione dei porti”, ha detto chiaramente. La richiesta è di risolvere tutto prima dell’estate per riportare serenità agli operatori e stabilità nella gestione.
La priorità, ha spiegato, è garantire continuità alle attività essenziali del sistema logistico nazionale. E una volta superata la fase critica, si potrà finalmente lavorare con i nuovi responsabili su una serie di progetti da portare avanti in autunno e inverno. Un piano pensato per durare nel tempo e dare una prospettiva solida ai porti.
Cosa rischia il sistema portuale e cosa ci aspetta dopo lo stallo
Il blocco nelle nomine pesa ogni giorno su porti e filiera. Senza una guida stabile, diventa difficile affrontare le sfide logistiche attuali. Rixi ha sottolineato che senza decisioni rapide, anche l’innovazione e il rinnovo delle infrastrutture restano fermi.
Dopo l’estate, l’obiettivo è rimettere in moto tutto, partendo da basi solide. Il viceministro punta sulla presenza stabile dei vertici per avviare un lavoro concreto, capace di rafforzare il ruolo strategico dei porti italiani nel mercato globale. Il ritorno alla normalità nelle prossime settimane sarà decisivo per il futuro di questi scali, fondamentali per l’economia del Paese.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Elisa Romano