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Sequestro al valico di Fernetti: oltre 4500 capi di abbigliamento contraffatti bloccati alla frontiera

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Sequestro al confine di Fernetti: migliaia di capi contraffatti fermati. - Unita.tv
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Al valico di Fernetti, sul confine tra Italia e Slovenia, le forze della Guardia di finanza hanno fermato un carico contenente più di 4500 capi di abbigliamento contraffatto. I prodotti, originari della Romania e diretti in Spagna, sarebbero entrati nel mercato aggirando le normative antidumping. Scopriamo i dettagli dell’operazione e le indagini tuttora in corso.

Scoperto un autoarticolato carico di merce sospetta al confine italo-sloveno

Gli uomini del Comando provinciale della Guardia di finanza di Trieste hanno effettuato un controllo su un autoarticolato proveniente dalla Romania che ha attratto subito l’attenzione degli agenti per la quantità e la tipologia della merce trasportata. Il mezzo, fermato al valico di Fernetti, trasportava diversi bancali dichiarati contenere abbigliamento da lavoro, destinazione: Spagna.

Nel corso dell’ispezione, sono stati trovati quattro bancali pieni di articoli di vario tipo, tra cui t-shirt, felpe e scarpe. Le etichette riportavano nomi di brand noti nella moda, ma la qualità e colori delle merci lasciavano intuire che si trattasse di riproduzioni non autorizzate e contraffatte. Il materiale, infatti, cercava di imitare fedelmente i capi originali, con design e dettagli molto simili, ma era privo di regolare documentazione.

Evasione delle misure antidumping e danni economici stimati alle aziende originali

La merce sequestrata rappresenta un tentativo di introdurre illegalmente sul mercato Italia prodotti che aggirano le misure antidumping, misure imposte per difendere le imprese italiane ed europee dalla concorrenza sleale di prodotti importati a prezzi artatamente bassi. Se la merce contraffatta fosse stata immessa in vendita, avrebbe generato guadagni illeciti per oltre un milione di euro.

L’operazione svolta al valico di Fernetti è un colpo contro queste pratiche illegali, che non solo danneggiano economicamente le aziende autentiche, ma anche i consumatori, esposti a prodotti di qualità inferiore. Le maglie contraffatte, pur imitando i marchi più famosi, non offrono garanzie di sicurezza e durabilità.

Le indagini coordinate dalla Procura Di Trieste e il lavoro per smantellare la rete illegale

La Procura della Repubblica di Trieste coordina le attività di polizia giudiziaria con lo scopo di risalire ai destinatari finali della merce. Le investigazioni mirano a disarticolare tutta la filiera del traffico illecito, che si estende dall’Italia fino all’estero.

L’identificazione dei soggetti coinvolti e il sequestro della merce sono solo le prime tappe di una complessa inchiesta internazionale contro la contraffazione e il contrabbando. Gli investigatori puntano a svelare tutti i canali di distribuzione e a prevenire ulteriori tentativi di introduzione di merci analoghe nei mercati europei.

Le operazioni come quella eseguita al valico di Fernetti mostrano l’impegno concreto della Guardia di finanza nel prevenire frodi economiche e salvaguardare l’economia legale. Le prossime settimane saranno decisive per estendere l’indagine e bloccare ogni attività criminale collegata a questo traffico.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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