La regione Friuli Venezia Giulia ha avviato una novità significativa per i circa 32.000 pazienti diabetici che usano strisce per misurare la glicemia. Da settembre 2025, chi è esente potrà ottenere i dispositivi per il controllo glicemico tramite una prescrizione digitale valida un anno, da ritirare presso le farmacie convenzionate. Il progetto punta a semplificare la gestione della malattia, ridurre la burocrazia e implementare un’assistenza più vicina ai pazienti, grazie al coinvolgimento esteso delle farmacie chiamate a diventare nuovi presidi sul territorio.
Semplificazione delle prescrizioni: un unico documento annuale per i pazienti diabetici
Fino a oggi, i diabetici dovevano richiedere ricette frequenti per ottenere materiali come strisce, lancette e aghi. La procedura spesso comportava visite e richieste ripetute, complicando la gestione quotidiana della malattia. Ora, con l’approvazione della delibera regionale, la prescrizione digitale consente ai medici di fornire un unico documento valido per l’intero anno.
Questa modifica rappresenta un alleggerimento notevole per i medici, i quali non dovranno più emettere sei o dodici ricette per ogni paziente. Al tempo stesso, rende più semplice la vita delle persone con diabete, che potranno ritirare i dispositivi necessari direttamente in farmacia, con una frequenza personalizzabile, solitamente ogni due mesi. La tessera sanitaria o un promemoria cartaceo fungeranno da documento di riconoscimento per il ritiro.
L’esperienza pilota nella zona dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale ha coinvolto circa il 60% dei medici e il 50% dei pazienti, con giudizi positivi da entrambe le parti. Un cambio d’approccio che favorisce chi convive con una patologia cronica, evitando spostamenti inutili e permettendo un controllo medico più distribuito e costante.
Il ruolo rinnovato delle farmacie nella distribuzione e controllo dei dispositivi sanitari
L’innovazione non si limita al digitale, ma punta anche a modificare la funzione delle farmacie. Queste ultime diventano “farmacie dei servizi”, non solo punti di distribuzione di farmaci e dispositivi, ma presidi attivi di assistenza territoriale.
Il sistema si basa su una rete che integra strutture diabetologiche, specialisti, medici di base, pediatri e farmacie convenzionate pubbliche e private. Farmacie distribuite capillarmente nel territorio garantiscono accesso più diretto e costante ai dispositivi per la glicemia, riducendo distanze e tempi per i pazienti.
Questo modello consente inoltre di avviare progetti mirati al miglioramento della gestione del diabete nel quotidiano. Due iniziative principali sono già in fase di sviluppo: una mira a favorire la regolarità e precisione nell’assunzione delle terapie, mentre l’altra punta a organizzare screening per identificare numerosi casi di diabete non ancora diagnosticati. Il coinvolgimento delle farmacie professionali diventa una risorsa cruciale per avvicinare i cittadini al sistema sanitario e monitorare la malattia con maggiore efficacia.
I benefici della sperimentazione e le prospettive di ampliamento
La sperimentazione condotta nel Pordenonese ha dato indicazioni positive sul funzionamento della prescrizione digitale e sulla collaborazione tra medici e farmacie. Il 60% del personale medico ha aderito, insieme al 50% dei pazienti. Alimentando fiducia nell’efficacia del progetto, per metà della popolazione coinvolta sarà sostituito il glucometro, strumento essenziale per il monitoraggio a casa.
L’adesione soddisfa aspettative, sia dal punto di vista dell’utente sia in termini di facilitazione del lavoro medico. Il modello si propone come standard regionale, estendendo il meccanismo a tutta la popolazione diabetica del Friuli Venezia Giulia.
Con un sistema così strutturato, i controlli sul tipo di diabete e sull’andamento della malattia saranno più frequenti e puntuali. L’assistenza si arricchisce di strumenti tecnologici aggiornati, destinati a sostenere una gestione più precisa delle esigenze dei pazienti e a contenere lo spreco di risorse.
L’assistenza territoriale evolve con la tecnologia e una rete integrata
L’assessore alla Salute Riccardo Riccardi ha sottolineato il cambio di paradigma che questa iniziativa porta con sé. L’innovazione digitale rappresenta un passo verso una gestione più smart della cronicità, in cui la tecnologia facilita l’organizzazione dei servizi e la collaborazione degli operatori sulla rete territoriale.
Farmacie, medici di base e specialisti lavorano insieme per garantire cure migliori e ugualmente distribuite anche nelle zone più remote. L’obiettivo è consolidare un modello che unisce assistenza, monitoraggio e prevenzione in un’unica catena di servizi.
Dal punto di vista medico, il progetto punta a migliorare l’aderenza alle terapie, evitare inutili sprechi e aumentare l’efficacia degli interventi. Parallelamente, favorisce l’ampliamento degli screening per intercettare il diabete in fase iniziale, prima che possa svilupparsi con complicanze.
Con queste novità, il Friuli Venezia Giulia si posiziona tra le regioni che elaborano risposte concrete ai bisogni di salute delle popolazioni con malattie croniche, puntando su un mix di digitalizzazione e presidi territoriali rafforzati.
Ultimo aggiornamento il 11 Agosto 2025 da Rosanna Ricci