La 26ª edizione di Pordenonelegge si conferma un appuntamento dove la letteratura si mescola al teatro e al racconto scenico. Il festival propone un ciclo di incontri che unisce libri e performance, con anteprime di opere inedite e approfondimenti su figure letterarie e culturali di rilievo. Tra i temi più attesi spiccano la narrazione dei serial killer americani, un’indagine su Shakespeare e il ricordo di Pier Paolo Pasolini.
La prima assoluta di Predatori: i serial killer che hanno segnato l’America
Venerdì 19 settembre nella cornice del festival sarà presentato per la prima volta “Predatori. I serial killer che hanno segnato l’America”, l’ultimo lavoro di Stefano Nazzi, noto podcaster esperto di true crime. L’autore ripercorre un periodo cruciale tra gli anni Sessanta e Novanta, quando l’FBI definì la proliferazione di serial killer come una «epidemia». Tra quei decenni si registrarono quasi duemila casi negli Stati Uniti, una realtà che Nazzi esplora con dettagli sulle menti e le storie di alcuni dei criminali più noti e inquietanti. L’incontro prevede un dialogo con Valentina Gasparet e promette di offrire ai partecipanti un racconto intenso e diretto, capace di descrivere la complessità di quegli anni e di illuminare vicende spesso rimaste oscure o solo parzialmente conosciute.
Il libro si distingue per l’approccio narrativo che unisce rigore investigativo e stile coinvolgente, adatto a chi vuole entrare nelle dinamiche di quei crimini senza limiti. La scelta del festival di puntare su questa anteprima segna l’attenzione verso temi contemporanei e rilevanti per il pubblico interessato alla cronaca nera e alle sue implicazioni culturali.
Giacomo Poretti presenta “La fregatura di avere un’anima” e la trilogia di Inabili Alla Morte
Sabato 20 settembre Giacomo Poretti salirà sul palco per svelare “La fregatura di avere un’anima”, un libro in uscita per la casa editrice Baldini+Castoldi. L’opera si colloca tra il surreale e il poetico e offre riflessioni sul concetto di anima, raccontandone il senso e la natura attraverso una scrittura che mescola ironia e profondità. L’autore cerca di rispondere a una domanda intrigante: “cos’è veramente l’anima e come si manifesta nella vita delle persone?”
Nell’ambito dello stesso festival, sempre il 19 settembre sarà presentata la trilogia “Inabili alla morte”, una raccolta che riunisce testi da spettacoli prodotti da Mittelfest e SNG Nova Gorica. Paolo Di Paolo e Goran Vojnović accompagneranno il pubblico in questo percorso, raccontando la genesi e il contenuto delle rappresentazioni. Le opere affrontano temi legati all’essere umano, la mortalità e l’esistenza, all’interno di una forma teatrale che integra parola e performance. Il festival mette a disposizione così occasioni per riflettere su aspetti esistenziali attraverso nuove prospettive letterarie e sceniche.
Il riscoprire uno Shakespeare inedito con Andrea Pennacchi
Andrea Pennacchi, attore e autore teatrale, proporrà una riflessione intorno a “Se la rosa non avesse il suo nome”, un’indagine sulla figura di William Shakespeare, immaginando opere inedite e meno conosciute. L’incontro si svolge a Padova e offre al pubblico la possibilità di confrontarsi con un bardo diverso, con accenti e voci meno utilizzate o note. Pennacchi metterà in scena aspetti nuovi di Shakespeare, spingendo sulla natura del suo genio letterario e sull’influenza che ha esercitato sulla cultura contemporanea.
Questa iniziativa si distingue per il modo in cui coniuga studio letterario e narrazione teatrale, evidenziando la ricchezza del teatro elisabettiano anche in forma rinnovata. L’appuntamento si inserisce nel quadro di Pordenonelegge come occasione per scoprire o riscoprire classici attraverso una lente originale e creativa, valorizzando la tradizione senza fossilizzarsi sulle versioni più note.
Il rave letterario di Cirri e Balasso e il ricordo di Pier Paolo Pasolini
Tra gli eventi tradizionali del festival torna, all’interno della programmazione 2025, il “rave letterario” condotto da Massimo Cirri e Natalino Balasso. Questo appuntamento si caratterizza per il dialogo serrato e spesso irriverente su temi letterari e culturali, accompagnato da uno stile che punta a coinvolgere e stimolare il pubblico. L’iniziativa mantiene una forte presa nelle ultime edizioni, rappresentando un momento di intrattenimento che spinge verso una riflessione meno convenzionale sulla letteratura.
Contemporaneamente, il festival dedica attenzione al cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini. Il ricordo viene approfondito in un incontro con Roberto Calabretto e Roberto Chiesi, che si concentreranno su Pasolini e la musica. Si tratta di una lettura concentrata sulle connessioni fra l’opera di Pasolini e il suo rapporto con il mondo sonoro, un aspetto meno dibattuto ma significativo per comprendere la sua eredità artistica. Questi eventi testimoniano come Pordenonelegge riesca a intrecciare presente e passato, dando spazio a figure fondamentali della cultura italiana in modo originale e ricco di contenuti.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Davide Galli