Un ponte strategico sulla strada regionale UD 41 di Forgaria è terminato dopo meno di diciotto mesi di lavori. L’opera, attesa da tempo per mettere in sicurezza un nodo viario fondamentale, è stata possibile grazie a un investimento di 3,2 milioni di euro, parte dei quali arrivati dal Pnrr, e sarà aperta al traffico alle ore 18 di domani. La struttura moderna sostituisce un ponte soggetto a frequenti chiusure durante eventi meteorologici intensi, migliorando la viabilità per cittadini e imprese del territorio.
Una realizzazione veloce e coordinata nel cuore del Friuli Venezia Giulia
L’intervento è stato completato in meno di un anno, un risultato ottenuto coordinando diversi enti e risorse. Il progetto ha visto l’ente di decentramento regionale di Udine come principale attore, con la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia che ha gestito l’attuazione. Approvato lo scorso 30 maggio 2024, il piano ha accelerato le tempistiche, anticipando le scadenze previste dalla tabella di marcia.
La rapidità è stata sottolineata dall’assessore regionale alla Protezione Civile Riccardo Riccardi, presente al sopralluogo insieme al sindaco di Trasaghis, Stefania Pisu. Riccardi ha messo in evidenza la capacità di far dialogare istituzioni diverse nella spinta a risolvere problemi storici di sicurezza e accessibilità. Un modello di collaborazione in cui, grazie anche ai fondi Pnrr e regionali, si registra un risultato concreto per chi vive lungo la SR UD 41 e per chi usa la strada per lavoro.
Il progetto rientra in un intervento più ampio da circa 20 milioni di euro, che punta a ridurre il rischio idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi calamitosi del novembre 2019, quando forti piogge causarono disagi e danni estesi.
Caratteristiche tecniche del nuovo ponte e benefici sulla viabilità
Il nuovo ponte sul torrente Leale si differenzia dal precedente per la totale assenza di pile intermedie. Questa scelta tecnica elimina le strozzature nel corso d’acqua che prima costringevano alla chiusura del tratto in caso di piogge intense. La struttura elevata di più di due metri rispetto al vecchio viadotto permette un miglior deflusso delle acque, riducendo il rischio di allagamenti e smottamenti lungo la strada.
Le rampe di accesso adeguatamente raccordate garantiscono continuità e sicurezza nella percorrenza, mantenendo condizioni ottimali per mezzi di vario tipo. Sul versante antisismico, il ponte dispone di giunti progettati per un movimento del piano fino a 32 centimetri, migliorando la resistenza durante eventuali scosse sismiche e preservando l’integrità della struttura.
L’assessore Riccardi ha espresso apprezzamento per la qualità ingegneristica dell’opera e per il lavoro svolto dai tecnici dell’ente di decentramento regionale e dalla squadra di maestranze che ha rispettato rigorosamente tempi e modalità operative. Il ponte rappresenta un punto di svolta per la sicurezza stradale nella zona, con effetti positivi per il traffico locale e regionale.
Impatto locale e quadro finanziario dell’intervento
L’investimento complessivo di 3,2 milioni di euro è stato finanziato in parte dal Dipartimento nazionale di Protezione civile tramite risorse del Pnrr , il resto dalla Regione Friuli Venezia Giulia con 700mila euro. Questi fondi hanno permesso di attuare un progetto che risponde agli obblighi di sicurezza e che rilancia una strada fondamentale per la mobilità tra i comuni di Trasaghis e quelli limitrofi.
Dal punto di vista territoriale, la riapertura del ponte garantisce nuovamente la continuità di collegamento in un’area fortemente esposta a eventi meteo estremi in passato. Per chi vive o lavora nelle zone agricole o industriali collegate dalla SR UD 41, questo significa evitare deviazioni prolungate e difficoltà di comunicazione che avevano un impatto su tempi e costi di trasporto.
L’opera si inserisce tra diversi interventi attuati dopo il 2019 per mettere in sicurezza aree vulnerabili nel Friuli Venezia Giulia, in particolare quelle colpite da fenomeni di dissesto idrogeologico. La nuova infrastruttura offre una risposta tecnica attuale ai problemi cronici legati al rischio di esondazioni e maltempo, rappresentando un passaggio importante per il territorio friulano.
Il ponte domani finalmente sarà accessibile agli automobilisti e mezzi pesanti. Sarà una prova concreta del valore del lavoro pubblico con fondi dedicati alla sicurezza e alla riduzione dei rischi territoriali. Un tassello che porta avanti il percorso verso una rete viaria più affidabile e resistente in condizioni difficili.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Andrea Ricci