l’udinese calcio vive una fase di incertezza in merito alla cessione del club a un fondo statunitense, nonostante il primo annuncio risalga a circa due mesi fa. le trattative avviate con un fondo d’investimento americano, identificato da diversi rumors in guggenheim partners, non hanno ancora raggiunto una definizione. il silenzio attorno all’affare alimenta l’ipotesi che la famiglia pozzo possa continuare a gestire la società friulana, che ha una storia ormai quasi quarantennale.
Continuità della famiglia pozzo alla guida dell’Udinese: un percorso quasi quarantennale in serie a
La famiglia pozzo detiene la proprietà dell’udinese calcio da quasi quarant’anni, rappresentando uno dei casi di conduzione più longevi nel calcio italiano, a eccezione della famiglia agnelli con la juventus. in questo arco di tempo, l’udinese ha disputato 31 stagioni consecutive nella massima serie. questo dato la pone accanto a club come inter, milan, roma e lazio, che hanno mantenuto la presenza stabile in serie a nello stesso periodo.
questa continuità ha reso la famiglia friulana un punto solido nel calcio italiano, ma al contempo la possibile cessione del club a fondo americano avrebbe segnato un salto di gestione. la permanenza dei pozzo sarebbe quindi un ritorno all’attuale status, mentre il passaggio a guggenheim partners avrebbe comportato una rivoluzione della proprietà e della strategia societaria.
Trattative ferme e assenza di accordi chiave: le dichiarazioni del direttore generale collavino
Durante il media day svoltosi a lienz, nel ritiro estivo della squadra, il direttore generale franco collavino si è espresso sulle trattative in corso senza fornire novità rilevanti. ha descritto la situazione definendola caratterizzata da “alti e bassi”, ricordando che le trattative complesse non seguono scadenze precise. queste parole sottolineano la mancanza di un orizzonte definito per la conclusione dell’accordo di cessione.
Fonti vicine alla società indicano che il nodo centrale riguarda la permanenza di gino pozzo, che attualmente guiderebbe la società, durante il periodo di transizione dopo il passaggio di proprietà. si tratta di una questione non ancora risolta, che pesa molto sulle decisioni finali. la cifra ipotizzata per la compravendita si aggira intorno ai 180 milioni di euro, e sembra non rappresentare un ostacolo nelle trattative come invece la struttura gestionale post-acquisizione.
Scambi di giocatori con il watford indicano la mancata rottura tra le società della famiglia pozzo
uno degli indizi più evidenti sullo stallo delle trattative è rappresentato dagli scambi continui di giocatori tra l’udinese e il watford, club inglese sempre sotto il controllo della famiglia pozzo. queste operazioni segnalano una sinergia che difficilmente sarebbe mantenuta se la cessione si chiudesse rapidamente e il fondo americano assumesse il controllo totale.
la permanenza di questo flusso di scambi di calciatori dimostra come i rapporti fra le due società siano ancora molto stretti, nemmeno ipotizzando separazioni di gestione o strategie indipendenti. esperti del calcio osservano che se la cessione fosse prossima a una conclusione definita, i due club avrebbero già iniziato a muoversi in direzioni distinte.
questa situazione lascia spazio all’idea che i pozzo possano optare per restare alla guida dell’udinese, mantenendo così il modello di gestione familiare consolidato in decenni di attività.
in definitiva, la compravendita dell’udinese continua a essere un tema aperto, con negoziazioni che proseguono senza fretta e con diversi aspetti da definire in futuro prossimo. i prossimi mesi saranno decisivi per capire se davvero un fondo americano entrerà in una società che ha una storica presenza nel calcio italiano.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi