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Incontro all’Inail Roma per valutare virtual safety training, la piattaforma con realtà virtuale e intelligenza artificiale

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Incontro a Roma per il training sulla sicurezza con realtà virtuale e AI - Unita.tv
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L’incontro in una sede istituzionale romana ha messo a confronto le strategie di formazione e prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro con le potenzialità di una nuova piattaforma digitale. Il progetto Virtual Safety Training, lanciato in occasione dell’Expo 2025 a Osaka, ha suscitato interesse per la capacità di combinare realtà virtuale immersiva e intelligenza artificiale nel creare ambienti simulati per l’addestramento pratico. In questa fase, l’incontro tra Inail e Lef ha aperto la strada a possibili collaborazioni per rafforzare la formazione su salute e sicurezza.

Il contesto dell’incontro tra Inail e Lef nella sede di Piazza Pastore a Roma

Il 2025 ha visto un dialogo significativo all’interno della sede Inail dell’Eur, a Roma, tra il presidente dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo, e i vertici di Lef, l’azienda digitale nata da un progetto di Confindustria Alto Adriatico e soci locali. Alla tavola rotonda erano presenti anche Michelangelo Agrusti, alla presidenza di Lef, e Marco Olivotto, direttore generale dell’azienda. Era inoltre presente Massimiliano Ciarrocchi, direttore generale di CAA.

Questi incontri si collocano nel quadro delle iniziative che puntano a rafforzare la formazione professionale e la prevenzione degli infortuni, temi cruciali per Inail, che gestisce diverse attività istituzionali con finalità di sicurezza sul lavoro. La collaborazione con realtà private e territoriali come Lef diventa fondamentale per introdurre metodi di addestramento innovativi, fondamentali per migliorare la preparazione degli operatori e degli studenti coinvolti.

Virtual Safety Training: caratteristiche tecniche e applicazioni della piattaforma digitale

Durante il confronto, Agrusti e Olivotto hanno approfondito le funzionalità della piattaforma Virtual Safety Training. Questa applicazione digitale sfrutta ambienti immersivi in realtà virtuale per simulare situazioni lavorative ad alto rischio. La novità sta nell’integrazione di intelligenza artificiale generativa che consente di personalizzare le esperienze di addestramento, monitorando il comportamento degli utenti e rilevando errori in tempo reale.

Il sistema è stato progettato con l’obiettivo di garantire un’esperienza che somigli il più possibile a quella reale, permettendo di esercitarsi in scenari differenti replicando condizioni di lavoro tipiche. Gli utenti possono quindi apprendere e ripetere più volte le manovre di sicurezza, mentre la piattaforma raccoglie dati oggettivi per tracciare i progressi.

Al momento, la piattaforma è stata utilizzata in diversi ambienti simulati e in vari cicli di sperimentazione che hanno coinvolto migliaia di persone, tra operatori professionali e studenti. L’uso in ambito scolastico conferma l’intento di estendere la formazione su prevenzione degli infortuni anche ai più giovani, creando una cultura della sicurezza che si sviluppa prima dell’ingresso nel mondo del lavoro.

L’interesse istituzionale di Inail verso le nuove tecnologie per la sicurezza nei cantieri

Il presidente D’Ascenzo ha evidenziato come Virtual Safety Training possa integrarsi con le azioni previste dal Piano Integrato 2025, entrato in vigore a gennaio. Il piano punta a innalzare gli standard di sicurezza nei cantieri attraverso l’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione dei rischi lavorativi. L’iniziativa di formazione digitale rientra in questo sforzo, offrendo strumenti funzionali per l’apprendimento e l’aggiornamento di tecnici e lavoratori.

Inail sta puntando anche a campagne di sensibilizzazione che coinvolgano direttamente i professionisti della sicurezza e il personale operante sui luoghi di lavoro a rischio. L’obiettivo è diffondere metodologie più efficaci, basate sulla pratica e sull’analisi precisa dei comportamenti, così da ridurre infortuni e malattie professionali.

Potenziali collaborazioni e diffusione di strumenti formativi innovativi

Il dibattito tra i dirigenti di Inail e Lef ha consentito di mettere a fuoco possibili sviluppi operativi per portare più avanti la formazione digitale sui rischi sul lavoro. Si è sottolineata la necessità di rendere la formazione accessibile sia nelle realtà aziendali che negli istituti scolastici, con metodi che coinvolgano attivamente gli utenti e permettano una verifica efficace dei risultati.

Sicuramente, l’unione tra dati oggettivi raccolti durante l’addestramento e la qualità degli ambienti simulati rappresenta un passo avanti nella diffusione di una cultura della sicurezza radicata e misurabile. Le istituzioni potrebbero così promuovere campagne formative più concrete e calate nella realtà di chi opera nei settori a rischio.

Il confronto romano ha aperto scenari interessanti, dove il digitale si incrocia con la prevenzione tradizionale, con prospettive che nei prossimi mesi potrebbero tradursi in progetti operativi concreti per la tutela dei lavoratori e degli studenti coinvolti nelle nuove modalità di formazione.

Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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