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Friuli Venezia Giulia

Il merletto goriziano tra tradizione e contemporaneità nel documentario di Cristian Natoli

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Il documentario “Futuri intrecci” porta sullo schermo la storia del merletto goriziano, un’arte antica che resiste al passare del tempo nel Friuli Venezia Giulia. Il film racconta come questa lavorazione manuale, nata nel XVIII secolo, continui a dialogare con le nuove generazioni attraverso una narrazione che fonde realtà e finzione. La prima assoluta è prevista per il 22 luglio al Parco Coronini Cronberg durante il premio internazionale alla sceneggiatura Sergio Amidei.

La storia di giulia e mira tra il Friuli Venezia Giulia e la fiandra nel documentario di Tesla Production Srl

“Futuri intrecci” segue le vicende di Giulia, giovane dj alle prese con la ricerca della propria identità artistica. Attraverso i suoi occhi si sviluppa un racconto che mette in parallelo due mondi apparentemente distanti: quello antico dei tomboli utilizzati per realizzare i merletti fatti a mano; quello moderno della musica elettronica su cui Giulia costruisce la sua creatività.

Il film utilizza elementi sia documentaristici sia narrativi per dare voce alle testimonianze dirette delle maestre merlettaie insieme agli interventi degli studenti impegnati nelle scuole dedicate all’arte del ricamo. Questa scelta narrativa consente allo spettatore di cogliere non solo le tecniche specifiche legate al punto Fiandra o ad altre modalità esecutive ma anche le emozioni legate alla trasmissione culturale intergenerazionale.

L’intreccio fra passato artigianale ed espressione contemporanea crea così uno spazio dove tradizione e innovazione si incontrano senza annullarsi reciprocamente; anzi alimentandosi vicendevolmente in modo originale.

Produzione artistica e eventi culturali alla fondazione scuola merletti di Gorizia in Friuli Venezia Giulia

Il progetto cinematografico nasce dalla collaborazione tra Fondazione Scuola Merletti ed Erpac della Regione Friuli Venezia Giulia, mentre Tesla Production srl ha curato la realizzazione tecnica dell’opera audiovisiva. Questa sinergia istituzionale sottolinea quanto il territorio voglia valorizzare patrimoni culturali spesso poco conosciuti fuori dai confini regionali.

La presentazione ufficiale avverrà venerdì 22 luglio alle 21:15 presso Parco Coronini Cronberg durante il prestigioso premio internazionale dedicato alla sceneggiatura intitolato a Sergio Amidei. L’appuntamento offrirà ai presenti l’occasione unica per vedere dal vivo come un mestiere antico possa raccontarsi attraverso linguaggi moderni quali quelli cinematografici.

Questo evento rappresenta inoltre una vetrina importante perché permette agli autori, alle protagoniste dell’artigianato tessile locale, agli enti promotori, di mostrare quanto lavoro c’è dietro ogni singolo filo tessuto nei laboratori sparsi sul territorio friulano.

La tradizione del merletto goriziano tra arte, cultura e innovazione nel Friuli Venezia Giulia

Il merletto goriziano si distingue per la sua origine storica radicata nel XVIII secolo. Nato come simbolo di eleganza e precisione artigianale, ha subito l’influsso delle scuole austro-ungariche e italiane che ne hanno plasmato lo stile unico. Gorizia ha rappresentato un terreno fertile per questa forma d’arte grazie alla presenza di maestri esperti e a una comunità attenta alla conservazione delle tecniche tradizionali.

La lavorazione richiede l’uso esclusivo di ago e filo, con metodi tramandati da generazioni di artigiane specializzate. Il punto Fiandra a tre paia è uno degli esempi più noti della raffinatezza tecnica raggiunta in questo ambito. Questo tipo di ricamo non solo testimonia abilità manuali complesse ma riflette anche una cultura locale legata all’identità territoriale friulana.

Nel corso dei decenni il merletto ha rischiato l’oblio ma grazie all’impegno delle associazioni culturali locali, scuole specializzate nella formazione artigianale e singole maestre appassionate è riuscito a mantenere vivo questo patrimonio artistico fino ai giorni nostri.

“Questo tipo di lavorazione è un legame tangibile con il passato e rappresenta un orgoglio per tutta la comunità”, commentano alcune delle maestre intervistate nel documentario.

Tratto da ansa.it.

Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

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