Il Golf Club Trieste ha raggiunto il traguardo dei 70 anni di attività, diventando un punto di riferimento importante per la vita sportiva e culturale della città. Nato nel secondo dopoguerra, il campo rappresenta una testimonianza tangibile di momenti cruciali della storia locale, tra occupazioni militari e il ritorno di Trieste all’Italia. La cerimonia di commemorazione ha messo in luce non solo il valore storico ma anche l’impegno ambientale del club, inserito in un contesto naturale che richiama giocatori da vari paesi vicini.
Il Golf Club Trieste: un’eredità legata alla storia post bellica della città
Il Golf Club Trieste trae origine da un progetto realizzato dagli Alleati angloamericani subito dopo la seconda guerra mondiale. Il campo, inaugurato durante l’amministrazione militare, rappresentò la prima struttura di questo tipo nella regione Friuli Venezia Giulia. Questa realizzazione riflette il passaggio delicato della città tra la fine della guerra e il ritorno all’Italia, avvenuto ufficialmente con il trattato del 26 ottobre 1954. Non appena terminato il governo militare alleato nel 1955, il controllo del campo fu affidato a un gruppo di appassionati locali che diedero vita all’attuale Golf Club Trieste. Col passare degli anni, l’impianto è cresciuto raddoppiando il numero delle buche, da 9 a 18, consolidando così la sua posizione tra i circoli più importanti del territorio.
Il valore sportivo e la presenza di protagonisti del golf locale
La serata di celebrazione ha incluso la partecipazione dell’atleta Giulia Sergas, considerata uno dei nomi più rilevanti nel panorama golfistico della regione. Il Golf Club Trieste si è affermato come punto di incontro per campionati regionali e nazionali, grazie a un campo immerso nel verde, che attira giocatori non solo dall’Italia ma anche dai paesi confinanti come Austria, Slovenia e Croazia. Questa apertura internazionale contribuisce a rafforzare il ruolo del club come centro sportivo di riferimento e luogo ideale per competizioni e allenamenti in un ambiente naturale protetto.
Gli investimenti ecologici e la gestione sostenibile del campo da golf
L’attenzione al rispetto ambientale è uno degli aspetti distintivi recentemente messi in evidenza. Il Golf Club Trieste ha sfruttato le normative regionali per eseguire interventi di sostegno ecosostenibile. Tra le azioni principali emerge l’installazione di impianti fotovoltaici, capaci di ridurre l’impatto energetico della struttura. Un altro intervento significativo riguarda la gestione dell’acqua, fondamentale per un campo da golf. Il recupero idrico permette di contenere la spesa legata al servizio, una delle voci di costo più consistenti per circoli sportivi di questo tipo. Queste scelte sono apprezzate anche dalle autorità locali: l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato come queste iniziative contribuiscano a mantenere attiva e competitiva una realtà sportiva in un contesto attento alle sfide ambientali attuali.
L’anniversario del Golf Club Trieste ha dunque dato modo di ripercorrere una storia lunga e complessa, intrecciata con le vicende cittadine, e di evidenziare una capacità di adattamento a nuove esigenze sportive e ambientali. Con solide radici storiche e un occhio al futuro, il club si conferma una realtà sportiva e culturale molto radicata nel territorio triestino.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Luca Moretti