Home Cronaca Friuli Venezia Giulia Il cambiamento climatico spinge gli orsi a cercare cibo vicino ai centri abitati: i dati europei e il caso Friuli Venezia Giulia
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Il cambiamento climatico spinge gli orsi a cercare cibo vicino ai centri abitati: i dati europei e il caso Friuli Venezia Giulia

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Orsi in cerca di cibo vicino ai paesi, l’impatto del cambiamento climatico in Friuli Venezia - Unita.tv
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La gestione dei resti di cibo e dei rifiuti organici assume nuova importanza a causa dei cambiamenti climatici. Le temperature più alte modificano il comportamento degli orsi bruni, che si svegliano prima dal letargo e si avvicinano ai centri abitati in cerca di cibo. Questo fenomeno emerge da una vasta ricerca europea che ha coinvolto l’Università di Udine e numerose istituzioni scientifiche, mettendo a fuoco come la presenza di questi animali stia cambiando anche nell’arco alpino e nell’area balcanica.

I nuovi spostamenti degli orsi causati dall’aumento delle temperature e la riduzione del letargo

Il riscaldamento globale ha impatti diretti sul ciclo biologico degli orsi bruni. In effetti, durante gli ultimi anni si è osservato un netto accorciamento del periodo di letargo. L’orso si risveglia prima, ma la disponibilità naturale di cibo nei boschi cala proprio in questo periodo anticipato. Così l’animale tende a spostarsi in cerca di fonti di alimenti alternative, molte volte nei pressi degli insediamenti umani.

Questa modifica negli spostamenti può causare tensioni con le comunità locali, ma rappresenta un fenomeno che rientra nella normale risposta degli animali ai cambiamenti ambientali. La ricerca sottolinea inoltre che questa tendenza a insediarsi nelle aree urbane o periurbane dipende proprio dalla ricerca di cibo e non da una semplice invasione del territorio. La presenza di rifiuti alimentari gestiti senza cura diventa quindi un fattore che attrae gli orsi.

Le popolazioni di orsi in Friuli Venezia Giulia e Veneto: numeri e monitoraggi satellitari

In Friuli Venezia Giulia si stima la presenza di circa 5-10 orsi bruni. In Veneto, almeno sei esemplari sono confermati presenti, molti in movimento tra Trentino, Slovenia e queste regioni italiane. Il Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine ha contribuito all’analisi di questi dati attraverso il coordinamento di Stefano Filacorda.

Sono stati monitorati otto orsi nelle Alpi nord orientali e nelle catene dinariche con collari satellitari, che hanno registrato movimenti e localizzazioni precise. Il sistema Gps ha raccolto oltre 3 milioni di punti di posizionamento provenienti da quasi 3 mila orsi di 14 sottopopolazioni distribuite in Europa e Turchia. Questa mole di dati ha permesso di scrutare i cambiamenti nei comportamenti territoriali in relazione all’adattamento agli spostamenti climatici e alle variazioni delle risorse alimentari.

Dieta e abitudini degli orsi cambiano con il clima e l’ambiente

La dieta degli orsi bruni varia notevolmente secondo le condizioni climatiche e la localizzazione geografica. I dati ricavati dal monitoraggio evidenziano un chiaro modello: gli orsi che vivono in aree a clima più caldo, come Grecia, Turchia, Pirenei e Friuli Venezia Giulia, assumono un regime alimentare prevalentemente vegetariano. Essi consumano maggiormente frutti, radici e vegetazione disponibile nel loro habitat.

Al contrario, nelle regioni più fredde del nord Europa, come Norvegia, Svezia e Finlandia, gli orsi adottano una dieta più carnivora, con una maggiore predazione di piccoli mammiferi o animali trovati nei boschi. Questa variazione si lega anche alle fonti di cibo disponibili, influenzate sia dal clima sia dal ciclo naturale degli ecosistemi locali.

La ricerca mette in luce l’importanza dell’interazione tra le sottopopolazioni e l’ambiente circostante per comprendere come gli orsi bruni si adattano alle modifiche ambientali causate dal riscaldamento globale.

Il ruolo della ricerca scientifica europea nella comprensione dei cambiamenti degli orsi

Lo studio a cui ha partecipato l’Università di Udine coinvolge 75 istituti scientifici di 26 Paesi e 87 studiosi che hanno operato tra campi e laboratori. I risultati sono stati pubblicati su Global Change Biology, una rivista che raccoglie ricerche sull’impatto dell’uomo e dell’ambiente sugli organismi viventi.

La raccolta di dati così limitata nel tempo e nello spazio non sarebbe possibile senza l’uso di sistemi satellitari avanzati e analisi rigorose. Le localizzazioni Gps forniscono informazioni puntuali sul movimento degli orsi, sui loro spostamenti verso nuove aree e sulle relazioni con le fonti di cibo. Questi dati aprono la strada a interventi più mirati nella gestione della convivenza tra popolazioni umane e fauna selvatica.

Permettono inoltre di mappare i cambiamenti ambientali che impattano la disponibilità di cibo e quindi gli spostamenti degli orsi, aiutando a prevedere possibili scenari futuri in conseguenza del peggioramento delle condizioni climatiche.

Gli orsi bruni, specie simbolo di molte zone boschive europee e balcaniche, cambiano così il loro comportamento e la distribuzione, spinti da dinamiche legate al riscaldamento globale e alla conseguente modifica degli ecosistemi.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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