Da tempo Gorizia si trova a gestire un numero crescente di minori stranieri non accompagnati rintracciati sul proprio territorio. Questi ragazzi, privi di un adulto di riferimento, rappresentano una sfida che pesa soprattutto sui Comuni lungo la rotta balcanica. Per questo motivo il sindaco Rodolfo Ziberna ha rivolto una richiesta formale allo Stato centrale, chiedendo un intervento per affrontare la situazione in modo più efficace e sostenibile, alleggerendo così il carico sul bilancio locale.
Pressione sui Comuni di confine e difficoltà nella gestione dei minori
Ziberna ha evidenziato come Gorizia e i Comuni limitrofi, per la loro posizione al confine con la Slovenia, siano interessati da un flusso costante di minori stranieri non accompagnati. Questi vengono rintracciati con frequenza superiore alla media nazionale, poiché attraversano la cosiddetta “rotta balcanica” che collega l’Europa orientale all’Italia. Le amministrazioni locali, già impegnate su più fronti, non dispongono di risorse e mezzi sufficienti per garantire accoglienza e supporto adeguati.
La gestione dei minori si scontra con la carenza di strutture idonee ad ospitarli. Le comunità socioeducative disponibili sono insufficienti rispetto alla domanda crescente, creando problemi nel collocamento e nell’organizzazione dei servizi di accompagnamento e trasporto, con costi elevati. A queste difficoltà si aggiunge la mancanza di fondi ministeriali adeguati per rimborsare le spese sostenute dai Comuni.
La richiesta di centralizzare la presa in carico tramite le Prefetture
Per superare queste criticità, il sindaco ha chiesto ai ministri dell’Interno e dell’Economia di trasferire al Governo, attraverso le Prefetture, la responsabilità della presa in carico dei minori stranieri non accompagnati. L’obiettivo è adottare un modello di gestione più centralizzato, visto che i Comuni non riescono a sostenere da soli il peso della gestione e delle spese.
Affidare la competenza allo Stato centrale dovrebbe consentire una migliore coordinazione e un uso più efficiente delle risorse, evitando continue richieste e oneri per gli enti locali che, soprattutto nelle zone di confine, affrontano numeri molto più elevati rispetto ad altre aree. La proposta tiene conto anche della situazione attuale, in cui una circolare del Ministero dell’Interno ha evidenziato l’insufficienza dei fondi per il rimborso delle spese correnti legate ai MSNA.
Impatto finanziario a Gorizia e conseguenze sul bilancio comunale
I dati di Gorizia mostrano chiaramente l’impegno del Comune. Tra il 2023 e il 2025, l’ente ha sostenuto circa 3,8 milioni di euro per accogliere e gestire i minori stranieri non accompagnati senza ricevere rimborsi dallo Stato. Questa spesa non coperta crea squilibri nel bilancio comunale, mettendo a rischio la stabilità economica di altri servizi e progetti destinati ai cittadini.
La questione economica si intreccia con quella sociale, poiché la scarsità di risorse limita l’efficacia dell’assistenza e delle misure di integrazione rivolte a questi minori. Gorizia si trova così a dover affrontare un’emergenza con ripercussioni evidenti sia sulla gestione finanziaria sia sul benessere della comunità. La richiesta di un intervento diretto da parte del governo riflette questa situazione critica, sottolineando la necessità di una soluzione coordinata e duratura.
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2025 da Elisa Romano