Dopo un lungo restyling, il Museo della Grande Guerra di Gorizia ha riaperto i battenti. Collocato nel cuore di Borgo Castello, nella storica sede dei Musei provinciali, il museo offre ora un percorso rinnovato che porta a scoprire la vita di soldati e civili durante la Prima guerra mondiale. Questa riapertura si inserisce nel calendario di Go!2025, l’evento che celebra Nova Gorica e Gorizia come capitale europea della cultura.
Un viaggio tra trincee e vita quotidiana: il museo si rinnova
Il Museo della Grande Guerra si presenta con un allestimento tutto nuovo, curato da Alessandra Martina e Lucio Fabi. Il percorso si snoda attraverso dieci sale tematiche, dove si possono vedere uniformi, armi, munizioni, documenti originali e fotografie dell’epoca. Ogni stanza racconta un pezzo di vita in trincea e nelle retrovie, sia dal punto di vista italiano che austro-ungarico. L’obiettivo è far capire ai visitatori non solo le battaglie, ma anche la dura realtà quotidiana e le difficoltà affrontate dai civili.
Gli oggetti esposti accompagnano in una narrazione che parte dalla preparazione dei soldati, passa per l’organizzazione nei campi e arriva fino alle conseguenze della guerra su città e paesi. Il museo vuole così restituire l’umanità dietro ai numeri e agli eventi, trasformandosi in uno spazio dove storia e vissuto si intrecciano.
Multimedialità e memoria: il museo guarda al futuro senza dimenticare il passato
Una delle novità più evidenti è l’uso di proiezioni multimediali, pensate per coinvolgere maggiormente il pubblico. Questi supporti digitali ricreano scene di guerra e ambienti storici, rendendo la visita più immersiva e coinvolgente. Una nuova sezione è dedicata al tema della memoria, con approfondimenti sul ruolo dei monumenti e dei sacrari eretti per ricordare la Grande Guerra.
Qui si spiega come la memoria del conflitto sia stata conservata attraverso queste opere, che diventano luoghi di rispetto e riflessione. Nel restyling sono stati migliorati anche l’accessibilità e la fruibilità degli spazi, per garantire una visita comoda a tutti, famiglie e persone con disabilità comprese.
Restauri, scavi e nuovi reperti: un patrimonio che si arricchisce
I lavori non hanno riguardato solo il Museo della Grande Guerra, ma anche il Museo della Moda e delle Arti Applicate e Casa Morassi, tutti nello stesso complesso. Il progetto ha richiesto un investimento di quasi cinque milioni di euro, con oltre metà della cifra destinata al Museo della Grande Guerra.
Durante i lavori sono venuti alla luce alcuni reperti archeologici, ora al vaglio della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia. Questi ritrovamenti potrebbero ampliare le future esposizioni e aggiungere valore alla storia raccontata dal museo. La riapertura segna la fine di una fase importante per Gorizia, che ora può vantare un punto di riferimento prezioso per conoscere e mantenere viva la memoria del primo grande conflitto del Novecento.
Il Museo della Grande Guerra si propone come centro europeo di approfondimento storico, aperto a visitatori locali, nazionali e stranieri pronti a scoprire le storie nascoste dietro armi, uniformi e volti segnati dalla guerra.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi