Il centenario della nascita di Ernesto Illy viene ricordato con un evento speciale a Trieste che sottolinea l’importanza del suo contributo nel mondo del business in relazione a questioni sociali e ambientali. Andrea Illy, figlio e attuale guida dell’azienda, evidenzia come la filosofia del fondatore si basi su tre pilastri: conoscenza, complessità ed etica. Questa ricorrenza offre un’occasione per riflettere sul ruolo delle imprese nel rispetto della natura e della società, con una visione consapevole e duratura.
La celebrazione di cento anni di Ernesto Illy al Generali Convention Center
Il 2025 segna il centesimo anniversario della nascita di Ernesto Illy, celebrato con un’iniziativa al Generali Convention Center di Trieste, centro nevralgico della storia dell’azienda. La Fondazione Ernesto Illy ha organizzato questo incontro per ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita e allo sviluppo dell’azienda, fortemente legata alla città e alle sue radici familiari. La famiglia Illy, originaria dell’Ungheria, ha portato avanti un progetto imprenditoriale che ha saputo creare sinergie fra industria, valori e territorio.
Andrea Illy ha definito questo momento «un fare il punto», riflettendo sul lascito del padre che, dopo la sua scomparsa, ha lasciato non un vuoto ma una ricchezza piena di stimoli proiettati nel futuro. Il significato di questa commemorazione si lega quindi all’importanza di mantenere vive le idee originarie per continuare a costruire su solide basi e progetti concreti.
La Fondazione Ernesto Illy rappresenta oggi il veicolo per trasmettere quel capitale di conoscenza e cultura d’impresa che guarda oltre la singola attività commerciale, mettendo al centro tematiche legate alla complessità del rapporto fra uomo, ambiente e produzione. Questo evento richiama l’attenzione sui valori fondamentali che hanno guidato l’intera storia della famiglia e dell’azienda.
I principi fondamentali: conoscenza, complessità ed etica nel business
Le parole di Andrea Illy riassumono l’eredità intellettuale e morale di Ernesto Illy con tre concetti chiave: la conoscenza, la complessità e l’etica. La conoscenza non si limita al sapere tecnico o commerciale, riguarda soprattutto la capacità di capire e interpretare il mondo che cambia, e di reagire in modo consapevole. La complessità fa riferimento alla natura articolata delle sfide contemporanee che non possono essere affrontate con soluzioni semplicistiche. Infine, l’etica rappresenta il fondamento che guida ogni decisione, trasparente e orientata al bene comune.
Illy ha sempre sostenuto che l’impresa non deve essere solo motore di profitto ma soprattutto un attore responsabile verso la società. La fondazione intende portare avanti questo messaggio, continuando a generare conoscenza in ambiti che vanno ben oltre la semplice produzione industriale. L’obiettivo è costruire modelli di business che comprendano la ricchezza delle interazioni sociali e ambientali.
Questa impostazione va contro la visione tradizionale dell’Homo sapiens come predatore della natura. Il rifiuto di questo modello predatorio vuole dare spazio a una convivenza che assegni valore a ogni essere vivente e al territorio in cui si opera. In pratica, si tratta di adottare un sistema mutualistico, dove l’evoluzione umana e quella ambientale si influenzano in modo positivo e duraturo.
Sostenibilità ambientale e modello economico rigenerativo
Tra i punti più rilevanti del pensiero di Ernesto Illy e della fondazione vi è l’idea di uno sviluppo rigenerativo circolare. Questo modello propone di ridurre l’uso delle risorse al minimo e di mettere in campo pratiche che favoriscano la rigenerazione degli ecosistemi, sia nelle terre coltivate sia nelle aree naturali limitrofe. Si tratta di un cambiamento sostanziale rispetto all’economia lineare, dove spesso il capitale naturale viene consumato senza curarsi del proprio esaurimento.
Andrea Illy ha posto l’enfasi su un nuovo modo di fare economia. L’obiettivo è creare un sistema produttivo che non solo evita di esaurire ciò che ci circonda, ma anzi lo rinnova, facendo crescere l’economia e il capitale naturale insieme. Questo approccio richiede un impegno innovativo e concreto nelle pratiche agricole, industriali e sociali, misurabili e trasparenti.
L’ambiente diventa protagonista di questo percorso, non un fattore secondario o un costo da contenere. Il rispetto per l’equilibrio naturale passa attraverso la riduzione degli impatti negativi e la capacità di rigenerare il suolo, l’acqua e la biodiversità. Le aziende possono così partecipare attivamente alla tutela ambientale a partire dalle proprie attività quotidiane.
L’eredità culturale di Ernesto Illy e il futuro dell’azienda
La figura di Ernesto Illy emerge come un esempio di imprenditore che ha saputo coniugare produzione e valori nel tempo, lasciando una traccia riconoscibile nella cultura d’impresa italiana e non solo. La famiglia Illy continua a portare avanti questo patrimonio, mantenendo fede alla visione di un business responsabile, radicato nei principi di conoscenza, complessità ed etica.
Andrea Illy e la Fondazione rappresentano la volontà di mantenere vive quelle idee, trasformandole in progetti concreti e in nuove forme di dialogo con il mondo. La sfida consiste nel tradurre questi principi in azioni che riconoscano la natura finita delle risorse e la necessità di tutelare un ambiente sano per le generazioni future.
La città di Trieste resta un luogo simbolo di questa storia dove un piccolo seme, piantato un secolo fa, continua a crescere e a influenzare con la sua filosofia il panorama del business sostenibile in Italia e a livello globale.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Luca Moretti