Home Cronaca Friuli Venezia Giulia Condanna a Trieste per maltrattamento di animali: cani, capre e pecore affidati all’Oipa
Friuli Venezia Giulia

Condanna a Trieste per maltrattamento di animali: cani, capre e pecore affidati all’Oipa

Condividi
Condividi

Un caso di maltrattamento animale ha portato alla condanna di un uomo a Trieste, con una multa da 7mila euro e il sequestro degli animali coinvolti. L’episodio rappresenta uno dei primi interventi applicativi della cosiddetta “legge Brambilla”, entrata in vigore il primo luglio 2024, che prevede sanzioni più severe per chi abbandona o maltratta gli animali. La vicenda è emersa grazie al lavoro delle guardie zoofile dell’Oipa locale.

Scoperta e denuncia del caso nel 2023

La situazione è stata segnalata nel corso del 2023 da alcune persone che avevano notato condizioni anomale in una tenuta abusiva nei dintorni di Trieste. Le guardie zoofile dell’Oipa sono intervenute dopo aver ricevuto le segnalazioni riguardanti la presenza di circa quindici cani, tra cui una madre con cinque cuccioli in condizioni critiche. I cani vivevano insieme ad altri animali come capre e pecore, per un totale complessivo di ottantatré esemplari.

Le condizioni igieniche erano gravemente carenti: mancava cibo e acqua pulita, molti animali presentavano ferite non curate o infezioni evidenti. L’ambiente era definito dall’associazione come “aberrante” dal punto di vista della detenzione degli animali stessi. Il sequestro è stato immediato per evitare ulteriori sofferenze agli esemplari coinvolti.

Intervento veterinario e decesso della madre cane

I primi sei cani sequestrati sono stati trasferiti presso un ambulatorio veterinario specializzato dove hanno ricevuto cure intensive. Nonostante l’impegno dei medici veterinari, la mamma con i cuccioli non ce l’ha fatta ed è deceduta pochi giorni dopo l’intervento d’urgenza effettuato sul suo stato critico.

Gli altri animali presenti nella tenuta abusiva hanno subito analoghi controlli sanitari; molti necessitavano ancora assistenza prolungata a causa delle precarie condizioni fisiche dovute alla detenzione inadeguata.

Processo giudiziario e conseguenze legate alla legge brambilla

Il procedimento penale si è concluso con la condanna dell’uomo responsabile della detenzione irregolare degli animali. Oltre alla sanzione economica fissata a settemila euro, il tribunale ha disposto la confisca definitiva degli ovicaprini presenti nella proprietà abusiva.

LEGGI ANCHE
Attività commerciali mascherate da associazioni sportive dilettantistiche: scoperta della guardia di finanza a trieste

I cani sono stati affidati definitivamente all’Oipa secondo quanto previsto dall’articolo 260 bis del codice di procedura penale aggiornato dalla nuova normativa entrata in vigore nel luglio scorso. Questo articolo consente alle associazioni animaliste come Oipa l’affidamento diretto degli animali sequestrati nei casi previsti dalla legge senza dover attendere ulteriormente iter burocratici lunghi.

L’associazione ha assunto anche la custodia attuale dei vari gruppi di esemplari recuperati durante le operazioni svolte dalle guardie zoofile locali nelle scorse settimane.

Impatto della legge brambilla sulle pene per maltrattamento animale

La riforma conosciuta come “legge Brambilla” ha modificato alcuni articoli del codice penale introducendo pene più pesanti sia sotto forma economica che detentiva per chi abbandona o infligge sofferenze agli animali domestici o selvatici detenuti illegalmente. La norma vuole rafforzare la tutela giuridica contro ogni forma di crudeltà verso gli esseri viventi non umani sul territorio nazionale italiano.

Questo caso triestino rappresenta uno dei primi esempi concreti dell’applicazione pratica delle nuove disposizioni legislative introdotte nell’estate dello scorso anno: dimostra come i controllori possano agire rapidamente grazie alle maggior poteri concessigli dalla normativa aggiornata sia nelle fasi investigative sia durante i processi giudiziari successivi al sequestro degli esemplari maltrattati o abbandonati.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.