Con l’arrivo dell’estate, il Friuli Venezia Giulia mette sul piatto nuove risorse per i centri estivi dedicati ai più piccoli. Questi servizi restano fondamentali per molte famiglie, soprattutto quando la scuola va in pausa. Aiutano a far quadrare i tempi tra lavoro e vita di tutti i giorni. La Regione ha stanziato 750 mila euro per sostenere sia i progetti degli enti del Terzo settore sia le attività speciali del programma AttivaScuola, finanziato con fondi europei.
Mezzo milione di euro per gli enti del Terzo settore
La Regione ha destinato 500 mila euro a 32 progetti messi in campo da enti del Terzo settore. I centri estivi devono durare almeno quattro settimane, con attività cinque giorni a settimana tra giugno e settembre. Ogni struttura deve avere almeno dieci iscritti. I centri coprono varie zone del Friuli Venezia Giulia: 4 a Gorizia, 12 nella provincia di Pordenone e 16 nell’area di Udine. A Trieste, invece, non ci sono nuovi fondi perché già operano i Ricreatori comunali.
Il bando si rivolge ai bambini e ragazzi di tutte le età scolastiche: dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori. In totale, sono previsti 4.017 partecipanti, con una media settimanale di 1.471 iscritti. Tra loro, 956 sono bambini della scuola dell’infanzia, 2.346 della primaria, 630 delle medie e 85 delle superiori. Per 39 minori con disabilità è previsto un supporto extra, con un finanziamento aggiuntivo di oltre 31 mila euro. Il personale comprende un coordinatore e operatori educativi, con un numero variabile a seconda dell’età e del numero di ragazzi, oltre a figure di supporto per esigenze specifiche.
Attivascuola: oltre 100 campus per imparare e divertirsi
Altri 250 mila euro sono stati messi a disposizione per il progetto AttivaScuola, che offre più di 100 campus estivi con attività varie. Tra i laboratori proposti ci sono robotica, musica, cucina, sport e riciclo creativo. L’iniziativa coinvolge oltre 1.500 bambini e ragazzi, dalla primaria alle superiori.
AttivaScuola si regge su fondi del Fondo Sociale Europeo e vede in campo scuole, enti di formazione e Comuni. L’obiettivo è offrire ai giovani occasioni di crescita diverse anche durante l’estate, stimolando interessi nuovi e facilitando la socializzazione in un periodo senza lezioni.
Dote famiglia e aiuti concreti per conciliare lavoro e cura
Oltre ai fondi per i centri estivi, la Regione punta anche su Dote famiglia, un contributo che nel 2025 arriva a 600 euro per ogni minore residente in Friuli Venezia Giulia. Serve a coprire parte delle spese sostenute per far partecipare i figli ai servizi estivi, come i centri appunto. Così le famiglie possono gestire meglio lavoro e cura dei figli nei mesi senza scuola.
Con questa nuova linea di finanziamento e il sostegno diretto alle famiglie, la Regione ribadisce l’attenzione alle politiche sociali. L’investimento nelle attività estive fa parte di un disegno più ampio, che punta a rafforzare i servizi per l’infanzia e l’adolescenza in tutta la regione, garantendo un’offerta varia e accessibile sul territorio.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Serena Fontana