Carlo Michelstaedter, giovane filosofo e artista scomparso oltre cento anni fa, sta vivendo una nuova primavera culturale grazie a Go!2025, il programma che celebra Gorizia e Nova Gorica come capitali europee della Cultura. Dopo anni di oblio, la sua figura viene riscoperta attraverso film, documentari, incontri e pubblicazioni che ne raccontano il pensiero e il rapporto con il primo Novecento.
Michelstaedter sotto i riflettori: il calendario degli eventi
Con Gorizia capitale europea della cultura nel 2025, si moltiplicano le iniziative per far conoscere il contributo di Michelstaedter a filosofia e arte. Questi appuntamenti si inseriscono in una riscoperta più ampia del patrimonio culturale locale nei primi decenni del secolo scorso, con la città protagonista di quel fermento che portò al futurismo europeo.
Tra gli eventi più significativi spiccano una serie di proiezioni di film e docufiction ispirati a Michelstaedter o che lo vedono protagonista. Documentari recenti e pellicole d’archivio, riproposte per l’occasione, permettono al pubblico di avvicinarsi alla sua figura e alle sue idee. La scelta di riportare in vita queste opere sottolinea l’interesse crescente per il dialogo tra filosofia, letteratura e arti visive.
Il legame con il futurismo si inserisce in un preciso contesto storico: Michelstaedter morì nel 1910, lo stesso anno in cui uscì il manifesto futurista. Gorizia era allora un punto di riferimento, con artisti come Tullio Crali, uno dei nomi di spicco del movimento, nato proprio qui. Questo intreccio storico rende l’omaggio a Michelstaedter particolarmente sentito e importante per il territorio.
Il cinema come chiave di lettura per Michelstaedter
Nel giugno 2025, la Casa del Cinema di Trieste ha ospitato un incontro dedicato al ruolo del cinema nell’opera di Michelstaedter, analizzando il tema della presenza e dell’assenza del mezzo cinematografico nella sua produzione culturale. A luglio, al Cinema Ariston di Trieste, si è svolta una giornata intera dedicata al confronto tra Michelstaedter e il poeta tedesco Friedrich Hölderlin, considerato affine per sensibilità e temi.
Nel cuore della rassegna sono stati proiettati film di autori contemporanei e di altri tempi che riflettono le sue idee. Tra questi “La morte di Empedocle” di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet e “Con il mare negli occhi” di Paolo Magris, che indaga il legame con Michelstaedter. Nel 2025 è uscito “Nel tuo occhio” di Massimiliano Finazzer Flory, presentato anche a Gorizia. A completare il programma, “La veduta luminosa” di Fabrizio Ferraro, dedicato a Hölderlin.
Queste proiezioni sono un’occasione per vedere come il pensiero di Michelstaedter si intreccia con linguaggi cinematografici diversi, facendo emergere le sue riflessioni più profonde attraverso immagini e narrazione. L’evento ha inoltre messo in luce i punti in comune tra i temi esistenziali del filosofo e quelli del cinema d’autore.
Michelstaedter, un giovane filosofo che sfidò il suo tempo
Michelstaedter si tolse la vita a soli 23 anni, ma lasciò un’eredità culturale importante con la sua tesi di laurea “La persuasione e la rettorica” e alcune poesie intense. Il cuore del suo pensiero sta nella differenza tra persuasione, intesa come vita vera e autentica, e retorica, vista come inganno e finzione sociale. La sua filosofia nasce da una tensione giovanile a cercare un’esistenza senza falsità.
Oltre alla filosofia, Michelstaedter si dedicò alla pittura e alla poesia, anche se la sua fama è rimasta sempre limitata. Paolo Magris, studioso e regista, sottolinea che Michelstaedter non ha ancora avuto il riconoscimento che meriterebbe nella cultura europea. Per Magris, è un testimone lucido della vita reale, un pensatore che ha indagato l’esperienza e la verità in modo radicale.
Un capitolo importante della sua vita riguarda il legame con Nadia Baraden, un’esule russa a cui nel 1907 insegnò italiano. Tra loro nacque un’amicizia intensa, documentata da lettere recentemente rese note grazie a studi come il libro “Il segreto di Nadia B” di Sergio Campailla . Questa corrispondenza mostra un lato più umano e drammatico del filosofo, che si lega anche al tragico destino di Nadia, che si suicidò.
Go!2025 diventa così un’occasione per tornare a guardare Michelstaedter non solo come una figura di nicchia, ma come un pensatore di respiro ampio. Gorizia e i suoi spazi culturali offrono un palcoscenico per approfondire la sua voce e riaccendere un dialogo che attraversa più di un secolo, coinvolgendo arte e pensiero in modo vivo e attuale.
Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Serena Fontana