La Camera dei Deputati ha ospitato un confronto tra la Figec Cisal e la deputata Dem Debora Serracchiani. Tra i temi principali, riformare le norme sull’informazione, il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale, la tutela degli operatori e il sostegno alle edicole in difficoltà. La questione assume rilevanza in un momento in cui il settore giornalistico e i suoi lavoratori affrontano sfide economiche e tecnologiche.
La necessità di aggiornare le norme per proteggere la professione giornalistica
Lorenzo Del Boca, presidente Figec Cisal, ha evidenziato la situazione critica della professione giornalistica, messa a rischio dall’uso non regolamentato delle nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale . Ha sottolineato che serve una revisione seria delle leggi che regolano l’intero ambito dell’informazione, per garantire la sopravvivenza e la tutela dei lavoratori del settore. In questa fase storica, con trasformazioni rapide, la mancanza di regole in materia di IA rischia di compromettere la qualità e l’affidabilità delle notizie.
La posizione di Del Boca tocca il nodo della responsabilità nell’adozione di strumenti tecnologici automatici, che possono sostituire o alterare la produzione giornalistica tradizionale. Questa riflessione assume rilievo anche per i lettori, che si affidano a fonti autorevoli e aggiornate. Riformare le normative significa anche definire caratteristiche e confini tra lavoro umano e meccanismi automatizzati, evitando pratiche abusive o dannose.
Nuove figure professionali riconosciute nel contratto Figec Cisal Uspi
Carlo Parisi, segretario generale della Figec Cisal, ha ricordato i risultati concreti ottenuti con l’accordo contrattuale siglato tra Figec Cisal e Uspi. Sono circa tremila le persone coinvolte: non solo giornalisti ma anche comunicatori, fotografi, cineoperatori e professionisti dei social media. Tutti quei lavoratori che quotidianamente contribuiscono alla raccolta e diffusione delle notizie in un contesto ormai ampiamente digitalizzato.
Il contratto rappresenta un passo avanti nel riconoscimento delle varie professionalità che compongono la filiera dell’informazione oggi. Queste nuove figure richiedono tutele specifiche e un quadro giuridico adeguato, che fino a poco tempo fa mancava. Parisi ha chiarito che questo sviluppo contrattuale è stato pensato proprio per riflettere le trasformazioni operative e tecniche che hanno investito l’ambito giornalistico. Sottolinea come la realtà lavorativa in media si è ampliata, con funzioni diverse ma complementari rispetto alla sola redazione tradizionale.
Carta Di Trieste sull’intelligenza artificiale e impegno per una regolamentazione
Al centro del dibattito c’è stata la consegna a Debora Serracchiani della Carta di Trieste sull’intelligenza artificiale, documento elaborato dall’Associazione Culturale Studium Fidei sotto la guida del giornalista Andrea Bulgarelli. La carta intende suggerire principi guida e limiti per un utilizzo corretto dell’IA in ambito informativo. Figec Cisal ha adottato questo testo come base per il lavoro futuro, pensando a una normativa che affronti in modo puntuale le opportunità e i rischi derivanti dall’automazione.
Il confronto tra la politica e i rappresentanti sindacali ha aperto la strada a un dialogo volto a elaborare regole precise. Serracchiani si è detta disponibile a proseguire questo scambio con Figec Cisal. L’obiettivo è definire un quadro giuridico che contempli le nuove tecnologie senza sacrificare la qualità e la correttezza della comunicazione al pubblico.
Sostegno alle edicole e incentivazione alla lettura tra problemi e proposte
Un altro nodo importante affrontato riguarda la crisi delle edicole fisiche, punti di vendita tradizionali che incontrano difficoltà economiche sempre maggiori. La deputata Dem si è mostrata favorevole a valutare una proposta di aiuto tramite un bonus dedicato, con doppia funzione: aumentare la domanda di giornali e periodici, sia in versione cartacea che digitale, e contemporaneamente fornire un supporto concreto ai titolari delle edicole.
Del Boca ha spiegato come la diffusione degli abbonamenti ai giornali in formato cartaceo sia drasticamente calata, anche per via di un sistema di consegna considerato inadeguato e troppo lento. La mobilità della lettura e il rapporto con i punti vendita sono fondamentali per mantenere alta l’attenzione verso l’informazione tradizionale. Questo tema si lega alla necessità di reinvestire risorse e idee in una rete di distribuzione che non lasci isolati lettori o editori.
La proposta del bonus si inserisce quindi in un quadro di supporto concreto e mirato, un tentativo di risollevare una filiera che fatica sempre più a mantenersi competitiva in un contesto in rapida trasformazione tecnologica e commerciale. Si prevede che il dialogo tra istituzioni e rappresentanti dei lavoratori proseguirà per definire strumenti efficaci e percorribili.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Matteo Bernardi