La notte scorsa la strada statale 51 Alemagna, nel tratto tra Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore, è stata nuovamente interessata da una colata di detriti. Il maltempo ha causato forti piogge e temporali che hanno provocato esondazioni di fiumi in provincia di Treviso, con numerosi interventi della protezione civile per limitare i danni. Le condizioni meteo hanno messo in allerta diverse aree del Veneto.
La colata di detriti sulla statale 51 alemagna a dogana vecchia
Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 2025 si è registrato un nuovo movimento della colata di detriti che aveva già invaso la strada statale 51 Alemagna nel tratto noto come Dogana Vecchia, situato tra Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore . La situazione è stata segnalata dall’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin durante un aggiornamento sulle condizioni meteo nella regione Veneto.
Il fenomeno ha creato difficoltà alla viabilità locale, con rischi per gli automobilisti lungo questa importante arteria montana. Le precipitazioni intense degli ultimi giorni hanno reso instabile il terreno sovrastante la strada, causando smottamenti che hanno portato al deposito improvviso dei materiali franati sulla carreggiata. I tecnici sono al lavoro per monitorare l’evoluzione della frana ed evitare ulteriori problemi.
L’area rimane sotto stretta osservazione perché le piogge persistenti potrebbero alimentare nuovi movimenti franosi o aggravare quelli esistenti. Sono state predisposte misure precauzionali per limitare l’accesso ai tratti più critici fino a quando non sarà possibile mettere in sicurezza definitivamente la zona.
Esondazioni nei fiumi meschio e crevada: emergenza nelle province venete
Le piogge abbondanti si sono concentrate soprattutto nella Pedemontana trevigiana dove due corsi d’acqua principali sono usciti dagli argini causando allagamenti diffusi. Il fiume Meschio ha rotto gli argini a Cordignano durante le ore notturne mentre il Crevada è esondato a Susegana.
Questi eventi idraulici hanno richiesto l’intervento immediato delle squadre volontarie della Protezione civile impegnate nello svuotamento dei locali seminterrati invasi dall’acqua in varie località delle province coinvolte dal maltempo. L’esondazione del Meschio rappresenta un rischio concreto anche per le infrastrutture circostanti oltre che per le abitazioni vicine alle sponde del corso d’acqua.
Le autorità locali stanno coordinando i soccorsi cercando anche soluzioni temporanee come dighe mobili o pompe idrauliche per contenere i livelli dell’acqua nei punti più critici ed evitare danni maggiori alle proprietà private o pubbliche presenti nelle zone basse.
Attività sul territorio: vigili del fuoco, ana cadore e protezione civile attivi h24
A Cortina d’Ampezzo è stato mobilitato il gruppo Ana Cadore specializzato nel monitoraggio delle aree vulnerabili dopo le precipitazioni intense registrate negli ultimi giorni. L’obiettivo principale resta quello di prevenire nuovi smottamenti o cadute alberi mettendo in sicurezza i percorsi frequentati dai residenti o turisti nella zona montuosa ampezzana.
Nel comune trevigiano di Vazzola invece si segnala il superamento della terza soglia idrometrica sul fiume Monticano; questo livello indica una piena significativa con potenziali rischi idraulici rilevanti lungo tutto l’alveo fluviale interessato dalla piena stessa.
Sul fronte operativo sono stati effettuati circa cento interventi solo nella provincia di Treviso dove oltre quaranta vigili del fuoco lavorano senza sosta insieme ai colleghi provenienti da Belluno e Venezia; queste squadre stanno principalmente gestendo prosciugamenti rapidi degli ambienti sommersi dall’acqua ma anche rimozioni urgenti rami o alberature cadute sulle strade creando ostacoli alla circolazione veicolare o pedonale.
La collaborazione fra enti territorialmente vicini consente risposte tempestive alle emergenze distribuite su vaste aree geografiche caratterizzate da criticità differenti ma tutte legate agli effetti delle intense precipitazioni atmosferiche recentissime nel nordest italiano.