
La Valle d’Aosta è stata coperta da una foschia causata da particelle sottili trasportate dagli incendi in Canada, con visibilità ridotta soprattutto in fondovalle; le autorità monitorano la situazione e consigliano precauzioni per la salute. - Unita.tv
Nella mattinata di domenica la valle d’aosta è stata avvolta da una foschia diffusa. Le autorità locali indicano che si tratta di particelle sottili trasportate dall’aria, originate dagli incendi che hanno colpito vaste aree forestali del canada. Questo fenomeno atmosferico ha causato una visibilità ridotta su gran parte della regione, soprattutto nelle zone di fondovalle.
L’origine della foschia e il trasporto delle particelle
Gli incendi in canada hanno prodotto grandi quantità di fumo e particolato che si sono sollevati nell’atmosfera. Questi materiali sono stati spinti dai venti sopra l’oceano atlantico, percorrendo migliaia di chilometri fino a raggiungere l’area alpina occidentale. Stando alle rilevazioni dell’arpavda, il fenomeno non è nuovo e si era già manifestato in francia, per poi estendersi anche alla valle d’aosta.
Le caratteristiche delle particelle pm1
Le particelle più notevoli sono le pm1, ovvero polveri di diametro inferiore a un micron. Si tratta di particelle generate dalla combustione e in grado di attraversare grandi distanze col vento. I dati raccolti domenica segnalano concentrazioni di pm1 sotto i limiti stabiliti dalla legge, ma con un aumento rispetto ai giorni precedenti.
Distribuzione della foschia e impatti sul territorio
La foschia si è distribuita uniformemente su tutta la valle d’aosta. La visibilità è risultata particolarmente ridotta nelle zone di fondovalle, probabilmente per il ristagno dell’aria e la presenza di conche geografiche che facilitano il deposito delle particelle. In collina e sui rilievi l’effetto è risultato invece meno evidente, anche se la presenza del fenomeno è stata confermata.
Evoluzione e previsioni per i prossimi giorni
L’intensità della foschia potrebbe variare nei prossimi giorni a seconda delle condizioni dei venti. I modelli previsionali indicano infatti che nei prossimi giorni è possibile il persistere di correnti che continuano a trasportare il particolato. Quindi si aspetta un’evoluzione del fenomeno con possibili variazioni nelle concentrazioni registrate.
Indicazioni per la salute e precauzioni
L’arpavda ha fornito delle indicazioni cautelative per la popolazione, soprattutto per i soggetti più sensibili come anziani, bambini e persone con problemi respiratori o cardiaci. Non essendo medici, hanno raccomandato di limitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore di maggiore concentrazione di particelle. In particolare serve ridurre sforzi fisici intensi all’esterno e preferire ambienti chiusi con aria filtrata quando possibile.
Attualmente non risultano superamenti di soglie pericolose, ma la situazione resta monitorata attentamente. In caso di peggioramenti i servizi sanitari potrebbero emanare ulteriori raccomandazioni. La situazione atmosferica di questo tipo richiede attenzione per evitare possibili effetti negativi, soprattutto in chi ha già condizioni di salute compromesse.
Influenza degli eventi lontani sulla qualità dell’aria alpina
Questa ondata di foschia è un esempio di come eventi lontani possono influenzare la qualità dell’aria anche in regioni alpine. Le autorità continueranno il controllo delle concentrazioni di polveri sottili e informeranno la popolazione su eventuali sviluppi nelle prossime ore e giorni.