Forza Italia torna al centro del dibattito politico milanese con le parole di Alessandro Sorte, coordinatore lombardo del partito. Durante un evento organizzato dalla segreteria di Milano, Sorte ha sottolineato la necessità di rafforzare la coalizione del centrodestra e ha indicato la strada per un rilancio della città attraverso una figura manageriale come candidato sindaco. Nel corso dell’incontro non sono mancati riferimenti alla situazione politica regionale in Lombardia e ai confronti con gli alleati.
Sorte ribadisce l’esigenza di ampliare la coalizione e punta su una guida manageriale per milano
Nel corso dell’evento tenutosi sabato mattina a Milano, Alessandro Sorte ha espresso chiaramente il bisogno di “allargare la coalizione del centrodestra” sia nella città che nel contesto nazionale. Ha evidenziato come Forza Italia debba tornare a guidare Milano presentando “un progetto innovativo” capace di rappresentare un modello anche oltre i confini cittadini.
Sorte ha criticato duramente l’amministrazione attuale guidata dal centrosinistra che governa da 15 anni: secondo lui, la città è bloccata su più fronti. La sicurezza viene definita insufficiente mentre i progetti urbanistici sarebbero fermi da tempo. Inoltre, Sorte parla di una giunta divisa internamente che rallenta qualsiasi iniziativa concreta.
Il coordinatore lombardo individua nell’elettorato riformista scontento una fetta importante da conquistare ma ricorda che serve “un modello forte e convincente”. In questo senso si inserisce anche il tentativo dialogo con Azione: Forza Italia vede in questo partito un alleato possibile grazie alle sue posizioni garantiste ed europeiste oltre al sostegno per le infrastrutture. Sorte invita poi a riflettere sul fatto che Azione stia ancora insieme al Movimento 5 Stelle o alla sinistra radicale rappresentata dal Pd della Schlein.
Sorteggia sulle alleanze interne: serve una figura affidabile più che nomi politici noti
Un passaggio significativo dell’intervento riguarda il profilo ideale del futuro candidato sindaco per Milano secondo Sorte. Il leader azzurro insiste sulla necessità di scegliere “un manager capace d’ispirare fiducia”, qualcuno cui i cittadini possano affidare qualcosa d’importante come se fosse la propria azienda personale.
Questa affermazione sembra indirizzata soprattutto agli alleati interni al centrodestra quali Fratelli d’Italia e Lega ed è percepita come critica implicita all’ipotesi Maurizio Lupi sostenuta dall’ex ministro Ignazio La Russa . Secondo Sorte infatti non basta avere nomi noti o esperienze politiche consolidate ma occorre puntare su competenze gestionali concrete capaci davvero di rispondere alle esigenze della metropoli.
Questo approccio mira a valorizzare professionalità esterne ai tradizionali schemi politici classici pur restando dentro l’alveo delle forze conservatrici impegnate nel governo locale e nazionale.
Confronto acceso sulla lombardia tra presente dinamico ed eredità formigoniana
Durante lo stesso incontro Alessandro Sorte ha voluto richiamare alla memoria gli anni passati della regione Lombardia sotto l’amministrazione Formigoni ricordandone i risultati positivi rispetto all’attuale situazione regionale. Ha dichiarato infatti: “Oggi la Lombardia corre ma con Formigoni correva molto più veloce”.
Queste parole hanno trovato eco nell’ex governatore Roberto Formigoni presente all’incontro insieme all’ex sindaco Gabriele Albertini; quest’ultimo ha confermato implicitamente quanto detto da Sortre dicendo che quel periodo era caratterizzato da uno “impianto straordinario” ancora oggi apprezzabile dalla cittadinanza comune incontrata nelle strade.
Formigoni stesso si è detto emozionato nel ricordarlo ma esclude momentaneamente un suo ritorno diretto in politica aggiungendo però quel classico “mai dire mai” tipico dei protagonisti storici quando parlano delle loro future mosse politiche dopo lunghi periodi lontani dai riflettori istituzionali.
Risposta della lega e continuità del dibattito locale
La risposta più immediata non si è fatta attendere dalla Lega Nord rappresentata dal segretario regionale Massimiliano Romeo; quest’ultimo ha commentanto senza mezzi termini definendo quelle osservazioni come punzecchiature inutilmente polemiche attribuendole ad “ansia da competizione”. Romeo assicura invece uno spirito costruttivo nella gestione attuale senza alimentari tensione fra forze politiche vicine ideologicamente sul territorio lombardo.
Il dibattito resta aperto mentre Forza Italia prova così ad affermarsi nuovamente nello scenario locale proponendo scelte diverse rispetto agli altri partiti tradizionalmente presenti nella regione e nella capitale economica italiana.