Il 2024 ha segnato un periodo di intensa attività per la fondazione don gnocchi di milano, che ha consolidato il suo ruolo nella ricerca medica e nella riabilitazione. Con oltre 250 studi pubblicati su riviste specializzate e decine di sperimentazioni cliniche avviate, la struttura si conferma un punto di riferimento per l’innovazione in ambito sanitario. La visita del presidente della regione lombardia, attilio fontana, ha sottolineato l’importanza del sostegno istituzionale a queste iniziative.
L’attività scientifica della fondazione don gnocchi nel 2024
Nel corso dell’anno appena trascorso la fondazione don gnocchi ha prodotto risultati significativi sul fronte della ricerca. Sono stati pubblicati 251 studi su riviste scientifiche riconosciute a livello nazionale e internazionale. Questi lavori spaziano in diversi ambiti della medicina riabilitativa e delle neuroscienze, contribuendo ad arricchire le conoscenze disponibili per il trattamento dei pazienti con disabilità motorie o neurologiche.
Sperimentazioni cliniche e numero pazienti coinvolti
Parallelamente alle pubblicazioni, sono state avviate ben 55 sperimentazioni cliniche che hanno coinvolto direttamente 409 pazienti. Questi studi mirano a testare nuove terapie o metodologie riabilitative con l’obiettivo di migliorare gli esiti funzionali dei soggetti assistiti dalla fondazione. L’impegno è rivolto soprattutto alla personalizzazione delle cure attraverso approcci innovativi basati sulle tecnologie più avanzate.
La forza lavoro impegnata in questi progetti conta su un gruppo composto da 187 persone tra ricercatori e personale scientifico qualificato. Questo team multidisciplinare lavora quotidianamente per garantire rigore metodologico nelle ricerche e attenzione costante ai bisogni dei pazienti coinvolti negli studi.
La visita del presidente attilio fontana al centro milanese
Il presidente della regione lombardia attilio fontana ha visitato recentemente la sede principale della fondazione don gnocchi a milano per conoscere da vicino le attività svolte durante il 2024. Durante l’incontro sono stati illustrati i principali risultati raggiunti sia dal punto di vista scientifico sia nell’ambito delle sperimentazioni cliniche.
Fontana ha evidenziato come questa realtà rappresenti un esempio concreto dell’impegno regionale nel sostenere progetti che combinano eccellenza medica con attenzione al benessere delle persone assistite. Ha sottolineato inoltre come la collaborazione tra istituzioni pubbliche e centri specializzati possa favorire lo sviluppo di cure sempre più personalizzate ed efficaci grazie all’impiego delle nuove tecnologie digitali applicate alla medicina riabilitativa.
Investimenti e sostegno della regione lombardia
L’intervento del presidente è stato anche occasione per ribadire l’intenzione della regione lombardia di mantenere alto il livello degli investimenti destinati alla ricerca sanitaria sul territorio lombardo, riconoscendo così il valore strategico rappresentato da strutture come quella guidata dalla fondazione don gnocchi.
Il ruolo strategico della regione lombardia nella promozione dell’innovazione sanitaria
Regione lombardia conferma una linea chiara: sostenere iniziative capaci non solo d’incrementare le conoscenze mediche ma anche d’incidere concretamente sulla qualità della vita dei cittadini attraverso servizi sanitari avanzati ed efficaci. Fontana ha rimarcato questo orientamento dichiarando che verranno ulteriormente potenziati i programmi volti a favorire lo sviluppo tecnologico applicabile alla cura delle patologie complesse trattate nei centri specialistici regionali.
Sinergia tra regione lombardia e fondazione don gnocchi
La collaborazione con la fondazione don gnocchi si inserisce proprio in questo contesto: una sinergia volta ad affermare milano come polo internazionale riconosciuto nell’ambito medico-scientifico dedicato alla riabilitazione motoria e neurologica. Il supporto pubblico mira inoltre a stimolare nuovi progetti capaci d’introdurre soluzioni terapeutiche innovative destinate ad ampliare le possibilità offerte ai pazienti affetti da disabilità croniche o invalidanti.
Con questa strategia regionale si punta dunque non solo al progresso tecnico-scientifico ma anche all’effettiva applicabilità pratica degli sviluppi ottenuti nei laboratori sui casi reali trattati ogni giorno negli ospedali affiliati alla rete sanitaria locale.