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Flussi migratori in Italia nel biennio 2023-24: record di espatri e arrivi stranieri negli ultimi dieci anni

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Il rapporto Istat sulle migrazioni nel periodo 2023-24 mette in luce un aumento senza precedenti dei movimenti migratori in Italia. Gli espatri di cittadini italiani e le immigrazioni di stranieri hanno raggiunto livelli che non si vedevano da un decennio. Questo fenomeno appare particolarmente significativo per comprendere le dinamiche demografiche e i cambiamenti sociali in atto nel Paese.

I dati sulle migrazioni straniere: l’ucraina principale paese di origine

Nel biennio 2023-24, l’Italia ha registrato l’ingresso di circa 59 mila immigrati provenienti dall’Ucraina, diventando così la principale origine dei flussi stranieri. Questo dato conferma il peso dei flussi migratori legati al conflitto in atto e alle crisi che spingono molte persone a cercare sicurezza nel nostro Paese. La presenza degli ucraini si distingue nettamente all’interno del campione di cittadini stranieri che hanno scelto di stabilirsi in Italia durante questo periodo.

Età media e implicazioni occupazionali

L’età media degli immigrati stranieri è risultata pari a 29 anni, un dato che indica una popolazione giovane e potenzialmente inserita nel mondo del lavoro. Questo elemento avrà conseguenze sulle dinamiche occupazionali ed economiche, vista la necessità di integrare lavoratori in settori specifici, oltre a segnare un possibile riequilibrio demografico legato all’invecchiamento della popolazione italiana.

Espatri italiani: il fenomeno torna ai massimi livelli

Parallelamente, anche gli espatri dei cittadini italiani verso destinazioni estere hanno superato i livelli degli ultimi dieci anni. Questo aumento segnala la ricerca di opportunità economiche o professionali fuori dai confini nazionali, spingendo molti giovani e meno giovani a trasferirsi all’estero. La crescita degli espatri può incidere sul tessuto sociale ed economico interno, con possibili ripercussioni in diversi ambiti come quello lavorativo e demografico.

Destinazioni preferite

L’analisi del fenomeno coinvolge anche la qualità delle destinazioni scelte dai migranti italiani, che spesso prediligono Paesi con maggiori prospettive occupazionali e condizioni di vita più favorevoli. Tale tendenza evidenzia un cambiamento nei flussi internazionali, dove la mobilità non riguarda più solo stranieri in Italia ma anche cittadini italiani in partenza.

Saldo migratorio e immigrazione qualificata: attenzione ai giovani laureati

Tra le componenti più rilevanti del saldo migratorio totale tra il 2019 e il 2023 emerge l’apporto dei giovani laureati stranieri nella fascia d’età 25-34 anni. Grazie all’ingresso di questi giovani con formazione universitaria, il saldo migratorio in questa categoria segna un +10 mila unità circa. Ciò mostra come l’Italia stia attraendo non solo numeri, ma anche capitale umano con un livello di istruzione elevato.

Questa dinamica contribuisce a compensare le perdite di laureati italiani che decidono di trasferirsi all’estero. L’entrata di giovani qualificati stranieri può dunque influenzare positivamente alcuni comparti produttivi e favorire un ricambio generazionale, indispensabile per mantenere livelli competitivi nel mercato del lavoro e sostenere la crescita economica.

Le statistiche suggeriscono un cambio nella composizione demografica degli immigrati rispetto al passato, con un peso rilevante dato ai giovani con titoli di studio universitari, elemento che sarà seguito con attenzione dagli operatori pubblici e privati interessati all’occupazione e allo sviluppo regionale.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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