Negli ultimi venti giorni, il territorio di fiumicino ha subito una serie di incendi che hanno acceso l’allarme tra i residenti e le forze politiche locali. La pineta monumentale di fregene è finita sotto la lente d’ingrandimento per i rischi legati alla sua protezione antincendio. L’opposizione di centro sinistra ha sollevato dubbi sullo stato del progetto previsto per mettere in sicurezza quest’area verde fondamentale.
Il rischio incendi nella pineta monumentale di fregene e le condizioni attuali
La pineta monumentale di fregene rappresenta un patrimonio naturale importante per la comunità locale ma anche un punto vulnerabile durante la stagione estiva, quando il rischio incendio raggiunge livelli elevati. In questi giorni si sono verificati diversi roghi che hanno coinvolto aree boschive del comune, mettendo in evidenza carenze nella prevenzione e nella gestione delle emergenze.
Secondo i consiglieri paola meloni e fabio zorzi, “l’accumulo di sterpaglie, tronchi tagliati e residui degli abbattimenti aumenta ulteriormente il rischio che un piccolo focolaio possa trasformarsi rapidamente in un incendio vasto e difficile da controllare.” Questi materiali infiammabili sono presenti in molte zone della pineta senza essere stati rimossi o trattati adeguatamente.
L’assenza del sistema antincendio previsto lascia quindi scoperta una porzione significativa del territorio comunale proprio nel momento più delicato dell’anno. I cittadini temono che eventuali nuovi episodi possano causare danni irreparabili all’ambiente naturale oltre a mettere a repentaglio case ed infrastrutture limitrofe.
Lo stato del progetto antincendio finanziato dal mase: fondi stanziati ma lavori fermi
Il progetto destinato a installare un sistema antincendio all’interno della pineta era stato approvato con uno stanziamento complessivo pari a 253.913 euro. Di questi fondi, 187.506 euro erano stati assegnati direttamente dal ministero dell’ambiente al comune di fiumicino con l’obiettivo preciso di realizzare una rete idrica dotata di idranti distribuiti strategicamente lungo l’area boschiva.
Il piano prevedeva anche l’installazione di un gruppo pressurizzatore capace garantire pressione costante nell’impianto durante eventuali interventi dei vigili del fuoco o altre squadre anti incendio. Il cronoprogramma indicava come data d’inizio lavori entro il 2024 ed inserimento delle spese nel bilancio comunale dello stesso anno.
Ad oggi però non risultano cantieri aperti né attività operative avviate su questo fronte specifico; ciò significa che nessuna opera concreta è stata messa in campo nonostante gli impegni formali presi dall’amministrazione comunale negli scorsi mesi.
Le richieste dell’opposizione: chiarezza sulle azioni future e tutela della comunità
I consiglieri paola meloni e fabio zorzi chiedono risposte chiare da parte dell’amministrazione sulla sorte effettiva dei fondi assegnati al progetto antincendio della pineta monumentale. La loro interrogazione sottolinea come sia urgente intervenire prima che si verifichino altri episodi gravi legati agli incendi estivi ormai sempre più frequenti nel territorio laziale.
La domanda principale riguarda chi sarà responsabile della protezione diretta della zona verde qualora dovesse divampare nuovamente un incendio nelle prossime settimane o mesi senza avere sistemi efficaci già operativi sul posto.
Questa situazione alimenta ansia tra i residenti soprattutto perché manca trasparenza sulle tempistiche realizzative degli interventi promessi pubblicamente nei mesi scorsi; inoltre pesa la consapevolezza dei rischiosi accumuli vegetali ancora presenti nell’area protetta dalla legge regionale come bene ambientale rilevante per tutta la città metropolitana romana.
Le richieste puntano quindi ad ottenere informazioni precise sugli step previsti dall’amministrazione comunale riguardo alla rimozione dei materiali infuocabili abbandonati sul terreno oltre alla messa in funzione immediata almeno parziale delle infrastrutture necessarie ad arginare potenziali roghi futuri.