Fiducia nell’Europa oggi: dibattito all’università cattolica di Milano tra istituzioni e studenti
Il dibattito all’università Cattolica di Milano ha messo in luce la sfiducia degli italiani verso l’Europa, le sfide economiche e politiche attuali e l’importanza del coinvolgimento giovanile nella politica europea.

A Milano, all’Università Cattolica, si è svolto un dibattito tra istituzioni europee e studenti sul rapporto degli italiani con l’Europa, le sfide economiche, politiche e il ruolo dei giovani e delle donne nella politica europea. - Unita.tv
Il rapporto tra i cittadini italiani e l’Europa si conferma un tema delicato e attuale. A Milano, all’università Cattolica, si è svolto un incontro approfondito tra rappresentanti delle istituzioni europee e studenti dell’ateneo, con l’obiettivo di confrontarsi sull’immagine e le prospettive dell’Unione Europea. Il dialogo ha toccato dati recenti sulla percezione degli italiani nei confronti dell’Europa, le sfide economiche e politiche, e il ruolo delle nuove generazioni nella vita pubblica europea.
Un confronto diretto tra istituzioni europee e studenti milanesi
Giovedì scorso, nell’aula magna dell’università Cattolica di Milano, si è tenuto un dibattito dal titolo “Europa: domande aperte per un futuro comune”. L’evento ha visto la partecipazione di personalità di rilievo: Roberta Metsola, presidente del parlamento europeo; Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale; Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della commissione europea. La presenza di queste figure ha permesso ai giovani presenti di ascoltare punti di vista istituzionali direttamente e di porre domande su questioni cruciali riguardanti il destino dell’Unione.
Fiducia degli italiani nel progetto europeo
Il tema principale ha riguardato la fiducia degli italiani nel progetto europeo: secondo un recente studio Ipsos quasi la metà della popolazione italiana esprime sfiducia verso l’Europa. Questa realtà è stata sottolineata nel discorso di apertura della rettrice, Elena Beccalli, che ha richiamato l’attenzione sulla perdita di competitività economica del continente nei mercati globali e sul divario produttivo rispetto agli Stati Uniti. La rettrice ha insistito sul fatto che mantenere un equilibrio tra competitività economica e solidarietà sociale rimane indispensabile per difendere il modello europeo e promuovere l’Unione come fattore di pace e stabilità.
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Le sfide economiche e politiche tra europa e mondo
Durante l’incontro, Antonio Tajani ha affrontato temi di stretta attualità internazionale. Ha sottolineato il ruolo dell’Italia nella gestione della crisi umanitaria a Gaza, evidenziando gli sforzi compiuti dal nostro paese a livello europeo. Sul fronte commerciale, Tajani ha espresso ottimismo riguardo alle relazioni con gli Stati Uniti e al dibattito sui dazi. Ha ribadito che l’Europa non nasce come entità aggressiva o prevista per svantaggiare altri attori globali, ma come opportunità da difendere e arricchire. Tajani ha invitato a considerare l’Unione come una realtà da valorizzare per i vantaggi che può offrire ai cittadini e alle imprese.
Ruolo dell’europa e rapporto con l’america
Il ministro ha quindi chiarito che lo scambio con l’America resta importante e che l’Europa è pronta a negoziare con fermezza senza rinunciare al proprio ruolo. Le parole hanno avuto l’intento di rispondere a un clima di incertezza diffuso tra gli italiani, offrendo uno sguardo su prospettive concrete di dialogo internazionale che possono incidere positivamente sull’economia e sulle relazioni esterne dell’Unione.
La questione della partecipazione dei giovani e delle donne nella politica europea
Roberta Metsola, presidente del parlamento europeo, ha accolto i dati sulla diffidenza degli italiani con la volontà di invertire la tendenza. Metsola ha espresso l’idea di aumentare il numero di giovani e donne coinvolti nelle istituzioni europee. Ha evidenziato che attualmente in parlamento la presenza femminile e giovanile non cresce ai ritmi desiderati e ha lanciato un invito a chi studia e vive il presente europeo a considerare la politica come una missione fondata su principi chiari come rispetto, valori e tolleranza. La presidente ha riconosciuto il ruolo complesso e impegnativo di chi sceglie una carriera politica, soprattutto per le donne.
Voce della nuova generazione
Il suo discorso ha trovato eco nelle parole della studentessa Noemi Onissati, 30 anni, iscritta alla facoltà di economia dell’ateneo milanese. Noemi ha raccontato la distanza percepita tra giovani e politica, lamentando un coinvolgimento spesso limitato alla dimensione social. Ha auspicato una partecipazione più attiva, reale, nel processo decisionale e nella rappresentanza. A suo avviso, una politica percepita come vicina alle persone cambierebbe completamente il modo di affrontare le sfide pubbliche, restituendo senso e valore al ruolo dei rappresentanti.
Le parole della studentessa sintetizzano un sentimento condiviso da molti in Italia: la richiesta di un’Europa meno lontana, più concreta e rappresentativa delle esigenze di chi vive il presente e costruisce il futuro nel continente.