Il sospetto killer di una donna e della sua bambina di pochi mesi, trovate senza vita sabato scorso a Villa Pamphili, è stato arrestato in Grecia. La notizia arriva dal Tg1 tramite i suoi canali social.
Sabato 20 aprile 2025, nel Parco Di Villa Pamphili a Roma, sono state ritrovate morte una madre e la sua bimba di pochi mesi. Da quel momento è partita una ricerca serrata per trovare il responsabile. Le autorità italiane hanno subito avviato le indagini, coordinate con le forze dell’ordine internazionali.
Il sospetto si è spostato oltre confine, fino in Grecia. Qui la polizia locale ha fermato l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio. L’arresto è stato confermato dal Tg1 attraverso i suoi canali social nella serata di lunedì 22 aprile.
Un arresto che chiude una caccia all’uomo internazionale
Le indagini hanno seguito diverse piste fin da subito. Grazie alla collaborazione tra polizia italiana e greca, sono stati incrociati dati e testimonianze che hanno portato al fermo del presunto assassino.
Le autorità italiane hanno condiviso informazioni cruciali con la polizia ellenica, che ha intensificato i controlli nelle zone dove l’uomo poteva nascondersi. Il coordinamento tra le due nazioni ha permesso un intervento rapido appena il sospetto è stato localizzato.
Al momento non sono stati diffusi dettagli precisi sull’identità del fermato né sulle motivazioni dietro al tragico gesto. Le autorità mantengono riserbo per non compromettere le indagini in corso.
Dopo l’arresto in Grecia, si prevede che l’uomo sarà estradato in Italia per rispondere delle accuse di omicidio plurimo. Il procedimento giudiziario seguirà tutte le fasi previste dalla legge italiana.
Le famiglie delle vittime attendono giustizia mentre gli investigatori continuano a ricostruire la dinamica dei fatti per capire cosa sia successo davvero quella tragica notte a Villa Pamphili.
La vicenda ha scosso Roma e tutta Italia, richiamando l’attenzione sul tema della sicurezza nelle aree pubbliche e sulla necessità di un coordinamento sempre più stretto tra paesi europei nelle indagini criminali transnazionali.