
A Milano, Michael Pereira è indagato per l'omicidio volontario e premeditato della compagna Sueli Barbosa, uccisa in un incendio appiccato con modalità crudeli e pianificate. - Unita.tv
L’episodio di cronaca nera racconta la morte di sueli barbosa, avvenuta a milano nella notte, con modalità che la procura definisce pianificate e crudeli. L’uomo accusato, michael pereira, suo compagno, è sotto indagine per omicidio volontario aggravato da premeditazione e crudeltà. I dettagli ricostruiti da testimoni e indagini spiegano come si sia consumata questa tragedia familiare.
La dinamica della tragedia: una morte lenta e consapevole
Secondo gli atti depositati dalla procura, la morte di sueli barbosa è stata il risultato di un piano studiato per infliggere sofferenze prolungate. La donna non sarebbe morta per un’intenzione accidentale ma per una condotta voluta e continua da parte dell’imputato, che avrebbe creato tutte le condizioni per un’esecuzione lenta. Ne è prova, sostengono gli inquirenti, il fatto che sueli abbia tentato una disperata fuga dalle fiamme, sporgendosi dalla balaustra del quarto piano. Non è chiaro se si sia lanciata volontariamente per salvarsi o se sia caduta a causa dello sfinimento o dell’inalazione di fumi tossici.
Molti vicini hanno confermato di aver sentito urla, rumori di piatti rotti e continue liti prima dello scoppio dell’incendio. L’aria si riempiva di un odore di fumo che aumentava rapidamente e, nonostante i tentativi di aprire la porta dell’appartamento, questa rimaneva bloccata, impedendo così a chiunque di entrare o soccorrere la vittima in tempo.
Le testimonianze dei vicini e i primi rilievi della polizia
Le testimonianze raccolte dagli inquirenti provengono soprattutto da chi abitava vicino all’appartamento di sueli e michael. Un vicino ha raccontato di aver sentito la lite iniziale e, successivamente, le grida disperate di sueli. Durante quei momenti ha anche cercato di sfondare la porta, senza riuscirci. Un altro testimone ha visto la donna cadere dal ballatoio, confermando la sequenza di eventi che ha portato alla tragedia.
Le telecamere poste sia nel palazzo che lungo la strada hanno registrato la scena: michael è stato ripreso alle 00:49, mentre, secondo quanto aveva riferito, sarebbe dovuto uscire molto prima tra le 23 e le 23:30. Dopo aver appiccato il fuoco, l’uomo si sarebbe diretto verso un bar poco distante, “caffè degli artisti”, dove ha assistito impassibile ai soccorsi. Ambulanze, vigili del fuoco e polizia sono intervenuti, ma senza riuscire a salvare sueli.
Il racconto di michael pereira e il contesto della relazione
Durante l’interrogatorio, michael pereira ha fornito una ricostruzione dettagliata della sua giornata, dominata dal consumo di bevande alcoliche. Ha ammesso di avere bevuto numerose birre e cocktail a partire dal primo pomeriggio, insieme a un amico di cui non ricorda bene il nome. La sera, ha incontrato sueli: lei lo ha raggiunto al bar, hanno cenato in un locale brasiliano e sono rientrati a casa.
A casa hanno bevuto vino e sueli si è preparata per andare a letto, mentre lui è rimasto in soggiorno a bere da solo. Poco dopo, avrebbe deciso di uscire per prendere un’altra birra. Tuttavia, dalle indagini emerge che durante o subito dopo una lite l’uomo ha cosparso l’appartamento di liquido infiammabile. Questa sostanza è stata appiccata in almeno due stanze, usando materiali simili a diluenti, che l’uomo aveva per il suo lavoro da imbianchino. Poi ha chiuso l’appartamento dall’esterno, impedendo a sueli di uscire.
Gli elementi che confermano la premeditazione e le aggravanti contestate
La procura sostiene che michael pereira ha agito con premeditazione e crudeltà. Il fatto che avesse familiarità con sostanze infiammabili per il suo lavoro gli ha dato modo di pianificare l’incendio in modo da provocare il massimo danno. La chiusura della porta dall’esterno è una ulteriore prova del suo intento di bloccare ogni via di fuga alla compagna.
La tensione tra i due era nota: i documenti indicano un rapporto tormentato, con frequenti litigi e separazioni seguite da riconciliazioni. sueli aveva già lasciato michael più volte, ma tre settimane prima della tragedia erano tornati insieme. Questi dati – insieme al movente individuato nella rabbia verso la compagna – spingono a considerare la vicenda come un caso di femminicidio aggravato da circostanze molto gravi.
Gli elementi raccolti fino a oggi delineano un quadro drammatico e definito, con accuse pesanti e prove a carico dell’indagato. Le autorità proseguono nelle indagini per completare l’impianto accusatorio e chiarire ogni dettaglio su questa tragedia consumata nel cuore di milano.