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Fastweb e Telespazio vincono la gara della Lombardia per la banda larga satellitare: connessione su larga scala dal 2025

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Fastweb e Telespazio lanciano la banda larga satellitare in Lombardia dal 2025. - Unita.tv
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La Regione Lombardia ha affidato a Fastweb e Telespazio la sperimentazione di servizi a banda larga via satellite. È un progetto pilota, il primo nel nostro Paese, che punta a testare tecnologie innovative su ampie zone del territorio. Il contratto riguarda due grandi aree geografiche, coprendo decine di province, e rientra nella Strategia Nazionale per la Banda Ultra Larga 2023-2026.

Fastweb e Telespazio dominano la gara, scavalcando la concorrenza

La Regione Lombardia ha lanciato una gara per attivare una rete a banda larga che includa anche la componente satellitare. Fastweb e Telespazio hanno conquistato entrambi i lotti, per un totale poco sopra i 4 milioni di euro, divisi in due zone distinte. Il primo lotto interessa le province del nord, come Sondrio, Como, Bergamo, Varese, Lecco, Brescia e Monza-Brianza; il secondo copre Milano, Pavia, Cremona, Lodi e Mantova.

Dietro di loro, al secondo posto, si è piazzata una cordata guidata da FiberCop, con Fmc Globalsat come partner per la parte satellitare. Altre aziende, come MGH Systems Italia, Sirius Technology e Acantho, hanno partecipato, ma non sono riuscite a superare i principali contendenti. Questo risultato segna una svolta: per la prima volta in Italia si sperimentano su vasta scala servizi satellitari, puntando su connessioni ibride da affiancare alla rete terrestre.

Dietro le quinte del progetto: cosa prevede il bando

Il bando stabilisce che chi vince dovrà occuparsi di fornire, installare e mantenere tutto l’hardware e il servizio di connettività, assumendosi tutti i rischi. L’obiettivo è dimostrare che il backhauling satellitare può rafforzare la rete locale, integrando fibra ottica e tecnologia radio . I primi lavori dovranno partire subito e durare 4 mesi, con la possibilità di una proroga di altri 4; la sperimentazione completa non potrà andare oltre i 24 mesi.

Un dettaglio curioso riguarda Starlink, la rete satellitare di SpaceX, assente dalla gara. Le regole richiedevano che il backhaul satellitare fosse compatibile con i collegamenti di accesso, un requisito che non si adatta al modello e alla tecnologia di Starlink. Ciononostante, Telespazio e SpaceX hanno firmato un accordo commerciale appena un anno fa, lasciando aperta la porta a un possibile utilizzo futuro dei satelliti Starlink nel progetto.

Il panorama nazionale: il governo punta sulle tecnologie satellitari

Il governo ha mostrato un interesse crescente per la banda larga via satellite nell’ambito della Strategia nazionale per la banda ultralarga. Il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, ha recentemente sottolineato il ruolo chiave di queste tecnologie per migliorare la connettività soprattutto nelle aree meno coperte dalle reti tradizionali. Il 9 luglio, il Comitato interministeriale per la transizione digitale ha ufficializzato l’aggiornamento della strategia, allineandola agli obiettivi europei per il 2030 e alla Digital Decade, con un occhio di riguardo alle tecnologie emergenti.

Il progetto lombardo si inserisce in questo quadro nazionale di espansione delle reti digitali con un doppio scopo: testare concretamente un modello di rete ibrida space-based e raccogliere dati utili per una diffusione più ampia in futuro. Questa sperimentazione può diventare un modello per mostrare come integrare il collegamento satellitare con le reti in fibra o radio, garantendo così banda larga a più cittadini e imprese.

Come si svolgerà la sperimentazione in Lombardia

Il bando prevede l’installazione degli apparati, i test e la manutenzione nelle due aree individuate. Questi territori sono molto diversi tra loro, sia per geografia che per infrastrutture, e serviranno a capire come la tecnologia si comporta su un’area vasta e variegata.

I contratti dureranno fino a due anni. Le prime fasi di installazione e attivazione dovranno essere completate in circa quattro mesi, con la possibilità di prolungare di altri quattro. L’obiettivo è mettere in piedi reti ibride in cui la parte satellitare funge da backhaul, cioè da collegamento intermedio, mentre l’accesso finale resta affidato a fibra o a sistemi radio FWA. L’idea è quella di combinare trasmissione via etere e via cavo per offrire una copertura territoriale più uniforme.

Ora Fastweb e Telespazio si trovano di fronte a una sfida concreta: dimostrare che questo modello ibrido può funzionare davvero, migliorando la connettività in zone dove le infrastrutture tradizionali fanno fatica ad arrivare. I risultati di questa esperienza potrebbero aprire la strada a progetti simili in tutto il Paese.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Luca Moretti

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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