La 18a Quadriennale d’arte si prepara a inaugurare a Roma, ospitata negli spazi di Palazzo Esposizioni da ottobre fino a gennaio. Questa edizione, intitolata “Fantastica”, rappresenta un momento cruciale per l’arte contemporanea italiana e segna una ripartenza dopo la scomparsa del presidente della Fondazione La Quadriennale Roma, Luca Beatrice. L’esposizione raccoglie un ampio ventaglio di artisti viventi, con particolare attenzione alle nuove generazioni.
La memoria di luca beatrice e il suo progetto artistico
Luca Beatrice è stato il cuore pulsante della preparazione di questa mostra. Scomparso prematuramente nel gennaio scorso, aveva immaginato la Quadriennale come uno spazio dove l’immaginazione e il simbolico tornassero protagonisti nell’arte contemporanea. La sua visione puntava a liberare l’espressione artistica da schemi rigidi o banali consuetudini.
Il ricordo del ministro della Cultura
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha voluto ricordarlo durante la presentazione ufficiale al ministero, sottolineando come questa edizione rifletta pienamente le idee che Luca aveva coltivato: “un’arte libera da dogmatismi che esplora nuove forme estetiche senza paura di sperimentare.” Per onorarlo verrà organizzata una giornata di studi dedicata proprio al suo pensiero il 30 settembre presso lo stesso ministero.
Numeri e protagonisti dell’edizione “fantastica”
Questa Quadriennale si distingue per i numeri importanti che raccontano una scena viva e variegata: saranno presenti 54 artiste e artisti italiani ancora in attività con ben 16 under 35 tra loro; quasi metà dei partecipanti partecipa per la prima volta alla rassegna storica. Le opere esposte supereranno quota 180 su circa duemila metri quadrati allestiti in modo da valorizzare anche produzioni site-specific pensate appositamente per gli spazi romani.
L’impostazione curatoriale vede cinque curatori coinvolti – Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone – ognuno chiamato ad offrire uno sguardo diverso sull’attuale panorama dell’arte italiana nei primi venticinque anni del nuovo millennio. Questo approccio multiprospettico permette alla mostra di articolarsi in cinque capitoli distinti ma complementari.
La varietà del panorama artistico
Il risultato è un’esposizione che abbraccia molteplici linguaggi e tendenze, riflettendo la complessità e la ricchezza della scena contemporanea italiana.
Il rilancio della fondazione quadriennale roma
Dopo il lutto legato alla perdita di Beatrice la Fondazione La Quadriennale Roma ha trovato nuova guida con Andrea Lombardini come presidente. Con lui riprende slancio l’attività istituzionale pronta ad accogliere progetti ambiziosi come questo evento espositivo corale finanziato con due milioni e mezzo di euro.
La mostra non solo celebra gli artisti contemporanei ma vuole essere anche un momento storico per riflettere sul percorso culturale italiano recente attraverso linguaggi differenti: pittura, scultura, video, installazioni dialogano fra loro negli spazi espositivi creando un racconto complesso sulle tendenze artistiche attuali.
Un progetto parallelo dedicato ai giovani maestri degli anni trenta
In parallelo all’esposizione principale sarà visibile “I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935”, curato da Walter Guadagnini. Si tratta infatti di un omaggio importante alla storica rassegna degli anni Trenta considerata pietra miliare nell’evoluzione dell’arte moderna in Italia.
Radici e tradizioni dell’arte italiana
Questo progetto affonda le radici nella tradizione mostrando opere chiave delle avanguardie italiane che hanno influenzato profondamente gli sviluppi successivi nel paese fino ai giorni nostri; mette inoltre in luce rapporti generazionali fra autori emergenti allora ed esperienze consolidate dei grandi nomi dell’epoca.