Un controllo attento allo sportello di un ufficio postale di Anzio ha svelato un tentativo di truffa che si è concluso con l’arresto di un uomo di 66 anni. Grazie alla prontezza della direttrice, che ha notato particolari sospetti nel documento presentato, i carabinieri sono intervenuti con rapidità e hanno fermato un soggetto già noto alle forze dell’ordine. Il falso documento era utilizzato per attivare una carta PostePay.
L’intervento della direttrice e la segnalazione ai carabinieri
Nella mattinata di quel giorno, un uomo si è presentato all’ufficio postale di Anzio per attivare una carta prepagata PostePay. La direttrice dell’ufficio, però, ha subito notato qualcosa che non quadrava nella carta d’identità esibita. Era un documento plastificato, ma alcuni dettagli sul volto e sulla plastica sembravano alterati o poco coerenti. Senza indugiare, la responsabile ha deciso di non procedere con la pratica e ha chiamato il 112 per segnalare la possibile frode.
Questa immediata reazione è stata fondamentale. La direttrice, con la sua attenzione, ha bloccato sul nascere un tentativo di raggiro. La chiamata ha avvertito i carabinieri della stazione di Lavinio, che sono arrivati in tempi brevi presso l’ufficio postale. Questa prontezza ha impedito all’uomo di portare a termine la truffa e ha messo in moto le verifiche necessarie per accertare la natura del documento.
Accertamenti dei carabinieri e scoperta del documento falso
Arrivati sul posto, i carabinieri hanno esaminato con cura la carta d’identità mostrata dall’uomo. Gli accertamenti hanno confermato che il documento era falso e intestato a una persona diversa rispetto al soggetto che lo presentava. La contraffazione risultava ben elaborata a prima vista, con la plastica e la stampa che tentavano di simulare un documento vero. Tuttavia, l’occhio esperto della direttrice e la verifica dei militari hanno portato alla luce la falsità del documento.
I controlli hanno ricostruito in poco tempo la dinamica e hanno constatato che il 66enne stava tentando di utilizzare il documento contraffatto proprio per aprire una carta PostePay. Questa falsificazione avrebbe potuto permettergli di maneggiare somme di denaro senza essere identificato correttamente. L’intervento tempestivo ha evitato che il piano andasse avanti.
Arresto in flagranza e iter giudiziario per l’uomo di 66 anni
Dopo aver appurato la falsità del documento e l’intenzione del tentativo di truffa, i carabinieri hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato per possesso e uso di documenti falsi. L’interessato, già noto alle forze dell’ordine per reati simili, è stato portato presso le camere di sicurezza per le formalità di rito.
Il giorno successivo, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto. Il magistrato ha riconosciuto la fondatezza dell’intervento e la legittimità delle procedure adottate dai carabinieri. A causa delle precedenti denunce riguardanti comportamenti analoghi, l’uomo è rimasto in stato di custodia in attesa del rito direttissimo. La vicenda testimonia quanto le forze dell’ordine e il personale degli uffici postali cooperino per contrastare truffe legate a documenti falsi.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Serena Fontana