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Fabio celeghin si prepara per la dodicesima edizione di da santo a santo, pedalata contro i tumori cerebrali

Fabio Celeghin lancia la dodicesima edizione di “Da Santo a Santo”, un’iniziativa ciclistica per raccogliere fondi per la ricerca sui tumori cerebrali, puntando a superare i 2 milioni di euro.

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Fabio Celeghin affronta la dodicesima edizione di "Da Santo a Santo", una sfida ciclistica di 1.200 km in Italia per raccogliere fondi destinati alla ricerca sui tumori cerebrali, sostenendo la Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, nata in memoria del padre. - Unita.tv

Fabio Celeghin torna in sella per la dodicesima edizione della sua iniziativa ciclistica “Da Santo a Santo”, con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati alla ricerca sui tumori cerebrali. Dopo mesi di allenamenti nelle colline intorno a Calp, in Spagna, si appresta a una sfida lunga 1.200 chilometri che attraverserà l’Italia da ovest a est. Il progetto nasce dal dolore personale per la perdita del padre e si è trasformato negli anni in un appuntamento fisso per sostenere la Fondazione Giovanni Celeghin Onlus.

L’allenamento a calp, il cuore della preparazione alla sfida

Fabio Celeghin ha scelto Calp, località a circa 130 chilometri da Valencia, come base per la sua preparazione. Questo angolo di Spagna è noto tra i ciclisti per il clima mite e i percorsi adatti a lunghi allenamenti, con colline che mettono alla prova resistenza e tecnica. Da mesi Fabio si allena percorrendo queste salite e discese, tenendo sotto controllo ogni dettaglio per non lasciare nulla al caso.

L’attenzione alla forma fisica è fondamentale per affrontare i circa 1.200 chilometri previsti nella nuova edizione di “Da Santo a Santo”. L’obiettivo è completare il percorso da Sanremo a Padova in sei tappe, un’impresa impegnativa che richiede una preparazione atletica intensa e costante. Fabio, ormai esperto ciclista, punta a concedersi il meno possibile, consapevole dell’importanza della sfida non solo sportiva ma anche solidale.

Calp offre anche infrastrutture per il recupero e la cura del corpo, come fisioterapia e centri medici specializzati nel supporto agli sportivi. Questi fattori contribuiscono a rendere efficace l’allenamento di Fabio e a mantenere alta la motivazione in vista del via, previsto il 2 giugno 2025.

Da santo a santo: la genesi di una pedalata per la ricerca sui tumori cerebrali

L’iniziativa nasce dall’esperienza personale di Fabio e della sorella Annalisa, che nel 2011 hanno perso il padre Giovanni per un glioblastoma multiforme. Questo tumore al cervello è uno dei più aggressivi e, ancora oggi, la ricerca fatica a trovare cure efficaci. La scomparsa di Giovanni ha spinto i due fratelli a trasformare il dolore in azione concreta.

Nel 2012 hanno fondato la Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, con l’intento di finanziare progetti di ricerca sanitaria con ospedali e università. Lo scopo è scoprire nuove terapie, offrire speranze ai pazienti e supportare le famiglie colpite da queste malattie. Il desiderio di Fabio e Annalisa era evitare che altri dovessero affrontare le stesse sofferenze vissute all’interno della loro famiglia.

Per sostenere economicamente la fondazione, hanno ideato la manifestazione “Da Santo a Santo”. Non un semplice evento di raccolta fondi, ma una vera e propria sfida sportiva e simbolica per catturare l’attenzione del pubblico e sensibilizzare. Lungo il percorso, che collega località significative per la famiglia – da Sanremo alla città di Padova, dove si trova il santuario dedicato a Sant’Antonio –, Fabio pedala per raccogliere donazioni da destinare alla ricerca.

I risultati ottenuti e l’obiettivo di superare i 2 milioni di euro

“Da Santo a Santo” ha già alle spalle 11 edizioni, durante le quali Fabio ha percorso complessivamente oltre 10.200 chilometri sulle strade italiane. Ogni anno si è impegnato a raccogliere fondi da investire in modo trasparente e rigoroso, attraverso bandi che premiano i progetti più promettenti nel campo dei tumori cerebrali.

La somma raccolta fino a oggi supera il milione e settecentocinquantamila euro, una cifra significativa che ha sostenuto diversi studi scientifici e iniziative mediche. Il denaro è stato canalizzato verso ospedali e università, con l’obiettivo di mettere insieme competenze ed esperienze per trovare nuove soluzioni terapeutiche.

Per la dodicesima corsa, il traguardo si fa più ambizioso. Fabio e la Fondazione puntano a superare la soglia dei 2 milioni di euro. La novità del percorso, che taglia l’Italia da ovest a est, si accompagna a una campagna di sensibilizzazione più ampia. L’idea è coinvolgere più persone possibile, sollecitare contributi e accrescere la consapevolezza sull’importanza di finanziare la ricerca contro il glioblastoma e tumori simili.

La pedalata di Fabio Celeghin rappresenta infatti un momento di visibilità importante in cui sport, memoria personale e impegno civile si intrecciano. La speranza è che questa iniziativa continui a raccogliere adesioni e sostegno, per spingere la scienza oltre i limiti di oggi e offrire nuove chance di cura.