Un’esplosione avvenuta nella mattinata di ieri in via dei Gordiani, Roma, ha scosso il quartiere Prenestino provocando danni ingenti e feriti. L’intervento immediato delle forze dell’ordine e dei soccorritori ha evitato conseguenze più gravi. L’area resta sotto controllo mentre si procede con verifiche ambientali per assicurare la sicurezza degli abitanti.
Dinamica dell’esplosione e primo impatto sul quartiere
La deflagrazione è scoppiata poco dopo le 8 del mattino nel distributore di gpl situato vicino a villa de Santis, generando un boato avvertito in gran parte della città. I residenti hanno descritto la scena come “un’esplosione simile a quella di una bomba”, accompagnata da una densa colonna di fumo visibile da diversi quartieri limitrofi.
Le immagini diffuse mostrano l’area devastata con resti carbonizzati del distributore saltato in aria. Il rapido intervento del personale del centro estivo adiacente ha permesso l’evacuazione tempestiva dei bambini presenti, evitando così una tragedia che avrebbe coinvolto fino a 120 persone tra piscina e attività ricreative.
Oltre quaranta feriti sono stati registrati durante la giornata; due persone versano ancora in condizioni serie presso l’ospedale Sant’Eugenio. Tra i feriti ci sono anche agenti delle forze dell’ordine e soccorritori rimasti coinvolti nell’esplosione durante le operazioni iniziali.
Indagini sulle cause: malfunzionamento dell’impianto gpl al centro delle verifiche
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per lesioni colpose e disastro colposo affidando ai vigili del fuoco il compito di accertare le cause precise della deflagrazione. La prima ipotesi punta su un guasto tecnico al cosiddetto “blif da gpl”, dispositivo fondamentale per il funzionamento degli impianti gas ma che può trasformarsi in fonte d’incendio o esplosioni se difettoso o mal gestito.
Le testimonianze raccolte sul posto confermano la violenza dello scoppio: oggetti metallici volati nell’aria, vetri tremolanti nelle abitazioni vicine ed episodi drammatici come quello riferito da un giovane testimone che ha visto pezzi di ami volare verso lui proprio mentre stava controllando la zona sportiva adiacente all’incidente.
L’intervento tempestivo delle autorità locali ha limitato i danni più gravi ma resta alta l’allerta sulla sicurezza degli impianti analoghi presenti nella città.
Reazioni istituzionali e misure emergenziali adottate
Il sindaco Roberto Gualtieri si è recato immediatamente sul luogo dell’esplosione per coordinare gli interventi insieme ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di sgombero della zona interessata. Ha sottolineato come “grazie alla rapidità degli operatori si siano evitate conseguenze peggiori”, nonostante la gravità della situazione.
Gualtieri è stato aggiornato costantemente dalla premier Giorgia Meloni che ha espresso solidarietà alle vittime ringraziando chi si è impegnato nei soccorsi fin dai primi momenti successivi all’accaduto. Anche il presidente Sergio Mattarella si è fatto sentire tramite una telefonata diretta al sindaco manifestando vicinanza agli abitanti coinvolti dall’incidente.
Papa Leone XIV, vescovo di Roma, segue con attenzione gli sviluppi legati alla tragedia esprimendo preoccupazione attraverso fonti ufficiali vaticane senza però rilasciare dichiarazioni pubbliche dirette finora.
Gestione emergenza ambientale ed evacuazione dei residenti
Dopo lo scoppio sono state evacuate circa cinquanta persone dalle loro case poiché l’esplosione aveva interessato anche un deposito sanitario dove erano conservate bombole d’ossigeno destinate al servizio 118 locale; questa circostanza spiega i vari boati percepiti dagli abitanti oltre alla prima deflagrazione principale nel distributore di gasolio liquido pressurizzato .
La protezione civile municipale invita chi vive nei dintorni a mantenere porte e finestre chiuse evitando inoltre l’utilizzo inutile di veicoli motorizzati come auto o scooter per “non favorire dispersione o inalazione accidentale di eventuale gas residuo presente nell’atmosfera locale dopo lo scoppio”.
Il municipio V sta seguendo passo passo tutte le attività coordinate dal comando regionale Arpa incaricata insieme al Noe carabinieri, di effettuare rilevamenti continui sulla qualità dell’aria. Questi dispositivi monitoreranno eventuale presenza residua nociva garantendo così maggiore tranquillità ai cittadini coinvolti.
Nel frattempo via dei Gordiani rimane sigillata dalle autorità competenti mentre proseguono accertamenti tecnici sulle strutture danneggiate, inclusa la polisportiva villa de Sanctis dove erano già arrivati alcuni bambini iscritti al centro estivo quel giorno. Il presidente Fabio Balzani racconta come sia stata decisiva quella pronta evacuazione anticipata perché “avrebbe potuto trasformarsi rapidamente in tragedia se tutto fosse successo poco più tardi”.
Roma continua quindi a fare i conti con questa emergenza delicatissima provocata dall’esplosione improvvisa, mantenendo alta attenzione su ogni possibile rischio residuo dovuto sia agli effetti materiali sia alla salute pubblica nelle ore successive all’incidente.