
A Milano, nel laboratorio del Politecnico, una ricercatrice ha perso il pollice sinistro a causa dell’esplosione di un’ampolla contenente sostanze chimiche; i soccorsi sono intervenuti tempestivamente e sono in corso indagini sulla sicurezza. - Unita.tv
Un grave incidente è avvenuto questo pomeriggio a Milano all’interno di un laboratorio del Politecnico. Una ricercatrice di 54 anni ha subito la perdita del pollice della mano sinistra a causa dell’esplosione di un’ampolla contenente sostanze chimiche. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente, con la donna trasportata in ospedale in codice giallo.
Dinamica dell’incidente e condizioni della ricercatrice
L’incidente si è verificato intorno alle 17 in un laboratorio universitario situato in via Mancinelli 7, sede del Politecnico di Milano. La ricercatrice di 54 anni stava lavorando con acido ipofosforoso e sali di azoto quando un’ampolla è esplosa. L’esplosione ha causato danni diretti alla mano sinistra, provocando la perdita del pollice.
Subito dopo l’accaduto, è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno attivato il nucleo NBCR, specializzato nella gestione di materiali chimici pericolosi. Inoltre, il servizio di emergenza 118 ha raggiunto il luogo per prestare soccorso. La ricercatrice, unica tra i presenti a riportare ferite gravi, è stata trasportata all’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni in codice giallo, segno di una condizione di media gravità.
Intervento e soccorsi
I soccorsi tempestivi hanno limitato ulteriori danni e garantito assistenza immediata alla ricercatrice ferita.
Sul posto i soccorritori e la gestione delle persone coinvolte
All’interno del laboratorio al momento dell’esplosione si trovavano altre sei persone, quattro delle quali sono state valutate direttamente dal personale sanitario. Tra queste, tre uomini di 33, 34 e 38 anni e una donna di 30 anni. Nessuno di loro ha riportato ferite gravi tali da richiedere il ricovero ospedaliero.
I Vigili del Fuoco hanno svolto le operazioni di messa in sicurezza dell’area, controllando la presenza di eventuali rischi dovuti alla fuoriuscita o dispersione di sostanze chimiche. Il nucleo NBCR ha effettuato le rilevazioni necessarie per escludere pericoli residui e garantire la sicurezza dell’edificio universitario.
Infine, il pronto intervento dei soccorsi ha permesso di limitare ulteriori danni e di fornire immediata assistenza alla ricercatrice ferita. Sul posto sono stati raccolti gli elementi utili per la ricostruzione dell’accaduto da parte delle autorità competenti.
Analisi delle condizioni dei presenti
Nessuno degli altri presenti al momento dell’esplosione ha riportato ferite rilevanti, segnalando un’efficace gestione dell’emergenza sul luogo.
Rischi e normative sulla sicurezza nei laboratori universitari
I laboratori chimici universitari rappresentano ambienti di lavoro complessi dove la manipolazione di sostanze pericolose richiede particolare attenzione e rispetto di precise norme di sicurezza. L’acido ipofosforoso e i sali di azoto, utilizzati nella ricerca scientifica, sono materiali che possono causare incidenti gravi se non maneggiati con le corrette precauzioni.
Le norme di sicurezza prevedono l’uso obbligatorio di dispositivi di protezione individuale, come guanti resistenti a tagli e abrasioni, occhiali protettivi e abbigliamento adatto. La formazione del personale è fondamentale per prevenire eventi pericolosi e per sapere come comportarsi in caso di incidente.
In questo caso, l’esplosione di un’ampolla ha provocato un danno fisico importante, che evidenzia la necessità di rivedere le procedure di manipolazione dei materiali e le misure di sicurezza adottate nel laboratorio. Le indagini in corso dovranno accertare le cause specifiche dell’incidente e valutare eventuali responsabilità.
Verifiche e future precauzioni
Il Politecnico di Milano ha avviato una verifica interna per comprendere come sia potuto accadere l’evento e impedire che si ripeta. L’episodio fa emergere l’importanza di una costante manutenzione delle attrezzature e di controlli rigorosi sui materiali chimici utilizzati.
“La sicurezza nei laboratori non può essere mai sottovalutata,” hanno dichiarato fonti interne.