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Esplosione distrugge la palestra di boxe di gianni di napoli a ostia, indagini per metodo mafioso

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Una forte esplosione ha devastato la palestra Di Napoli Boxing Team in via delle Azzorre a Ostia. L’attentato ha provocato danni ingenti alla struttura, suscitando allarme nel quartiere e l’immediato intervento delle forze dell’ordine. Sul luogo sono arrivati vigili del fuoco, polizia locale e squadra mobile insieme agli investigatori della Direzione Distrettuale Antimafia. L’episodio riporta alla luce tensioni criminali che da tempo agitano il litorale romano.

La dinamica dell’esplosione e i primi rilievi sul posto

Nella notte un boato secco ha squarciato il silenzio di via delle Azzorre, svegliando i residenti con un rumore violento che si è propagato tra i palazzi circostanti. La deflagrazione ha sventrato la facciata al civico 451 dove si trovava la palestra Di Napoli Boxing Team, trasformandola in un cumulo di macerie e calcinacci sparsi sull’asfalto.

Le auto parcheggiate nelle vicinanze hanno subito vibrazioni fortissime ed alcune finestre hanno ceduto sotto l’urto dei vetri infranti. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per mettere in sicurezza l’area mentre gli agenti della polizia locale hanno delimitato il perimetro per consentire le operazioni investigative.

Dai primi accertamenti emerge chiaramente che si tratta di un attentato con ordigno esplosivo artigianale, concepito per infliggere danni rilevanti senza lasciare dubbi sulle intenzioni degli autori. Il metodo usato richiama quello adottato in altri episodi simili avvenuti nella zona negli ultimi anni.

Chi è gianni di napoli e il peso simbolico della palestra nel quartiere

Gianni Di Napoli è stato uno dei pugili più noti d’Italia negli anni ’80 e ’90 nella categoria superpiuma. Conosciuto come Little Tyson, aveva trasformato quella piccola palestra artigianale in una realtà capace di offrire ai giovani del quartiere una prospettiva diversa dalla strada attraverso lo sport.

La sua attività rappresentava un punto fermo nella comunità locale: pochi sacchi da boxe ma tanta passione e impegno sociale dietro ogni allenamento. La scelta del nome “Di Napoli Boxing Team” portava con sé non solo memoria sportiva ma anche una speranza concreta contro le difficoltà ambientali tipiche della zona.

Il figlio Kevin Di Napoli invece non ha seguito lo stesso percorso agonistico; anzi negli ultimi anni è stato coinvolto in diverse indagini legate a clan criminali attivi sul territorio come quelli riconducibili a ‘Er Tartaruga’ o ‘Diabolik’. Attualmente svolge lavori socialmente utili presso una comunità a Nola ma resta sotto osservazione degli investigatori.

Possibili motivazioni dell’attentato: messaggi mafiosi o vendette personali?

L’attentatore sembra aver scelto con cura obiettivo e momento: colpire proprio quella palestra significa mandare un segnale forte sia al quartiere sia alle famiglie coinvolte nelle dinamiche locali. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi tra cui ritorsioni legate ad affari illeciti o rivalità interne ai gruppi criminali presenti a Ostia.

L’aggravante prevista dal codice penale relativa al metodo mafioso è stata inserita nel fascicolo aperto dalla procura guidata dall’aggiunto Ilaria Calò dopo aver riscontranto analogie con altre azioni violente registrate recentemente lungo il litorale romano come l’esplosione che distrusse un ristorante ad Isola Sacra nel 2023.

Questi episodi confermano come persistano tensione ed instabilità nei sottoboschi malavitosi locali capaci ancora oggi di seminare paura attraverso attacchi mirati contro attività commerciali o simboliche strutture socialmente rilevanti come appunto questa piccola palestra popolare.

Ostia tra paura crescente ed eredità difficile da abbandonare

Negli ultimi due anni Ostia ha visto moltiplicarsi eventi simili: bombe carta fatte esplodere davanti a ristoranti, concessionarie d’auto fino quasi alle porte della caserma della Guardia di Finanza; segnali evidenti che indicano pressioni continue su vari fronti criminalità organizzata presente sul territorio costiero romano.

Il fatto che sia stata scelta proprio la sede storica del team Di Napoli fa riflettere sulla volontà degli autori non solo distruggere materiali ma colpire valori identitari radicati nella città. Quel ring dove ragazzi imparavano disciplina ora appare ridotto a rovine, simbolo visibile dello scontro ancora aperto fra passato tormentoso ed aspirazioni future.

In mezzo rimane una famiglia divisa fra sport pulito ed ombre giudiziarie, dentro uno scenario urbano segnalo da lotte sotterranee difficilmente estirpabili. Lo scoppio nella notte resta dunque più d’un semplice episodio isolato, bensì parte integrante dello scenario complesso che caratterizza oggi Ostia.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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