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Esplosione davanti alla palestra boxe di Napoli a Ostia: danni e paura nel quartiere

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Un forte boato ha rotto il silenzio mattutino di Ostia, svegliando molti residenti con un senso di allarme. Una bomba carta è esplosa davanti alla palestra “Boxe Di Napoli” in via delle Azzorre, causando danni ingenti e spingendo le forze dell’ordine a intervenire rapidamente. L’episodio ha scosso la comunità locale e riacceso l’attenzione sulle tensioni criminali che ancora interessano la zona.

L’esplosione e i danni causati nella zona di via delle azzorre

L’esplosione si è verificata nelle prime ore del mattino davanti alla palestra “Boxe Di Napoli”. L’ordigno ha distrutto la serranda del locale, danneggiato gravemente gli interni e provocato un incendio che ha annerito la facciata dell’edificio. Il boato ha colpito anche i veicoli parcheggiati nei dintorni: diversi motorini sono stati rovinati mentre un’automobile è rimasta pesantemente danneggiata.

Accanto alla palestra, una attività commerciale vicina ha subito danni significativi a causa della deflagrazione. I detriti hanno invaso la strada creando una scena caotica che ha costretto le autorità ad evacuare temporaneamente gli abitanti della zona per motivi precauzionali. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco per spegnere eventuali focolai residui, polizia per mettere in sicurezza l’area, artificieri per esaminare eventuali altri ordigni ed esperti della squadra mobile incaricati delle indagini.

Nonostante il panico diffuso tra chi vive nel quartiere nessuno è rimasto ferito nell’attacco incendiario.

Il racconto diretto di enzo salvi sulla situazione a ostia dopo l’attentato

Tra i primi testimoni oculari a raccontare quanto successo c’è stato Enzo Salvi, attore comico noto al grande pubblico. Attraverso Instagram Salvi ha condiviso immagini riprese sul luogo dell’esplosione accompagnate da commenti diretti sulla drammaticità della situazione.

“noi a ostia ci svegliamo con le bombe”, così si legge nel post pubblicato durante la notte subito dopo l’accaduto. L’attore descrive macchine sventrate dai frammenti dei vetri esplosi e palazzi con tutte le finestre infrante che riflettono lo stato d’animo terrorizzato degli abitanti locali.

Il suo racconto restituisce un quadro vivido dello choc vissuto dalla comunità costretta ad affrontare nuovamente episodi violenti che minano il senso di sicurezza quotidiano nella periferia romana.

Legami tra la palestra colpita e vicende giudiziarie legate ai proprietari

La palestra presa di mira appartiene a Gianni Di Napoli, padre del pugile romano Kevin Di Napoli noto non solo per attività sportive ma anche per essere coinvolto in diverse indagini giudiziarie legate al crimine organizzato capitolino.

Kevin Di Napoli era già finito sotto i riflettori dopo essere stato vittima lui stesso di un agguato armato avvenuto lo scorso luglio a Casoria. In passato era comparso nelle indagini denominate “Grande Raccordo Criminale” dove risultava impegnato in operazioni di recupero crediti riconducibili al gruppo guidato da Fabrizio Piscitelli detto “Diabolik”, figura chiave negli ambienti ultras laziale ma anche nella malavita romana più strutturata.

Inoltre Kevin era coinvolto nell’inchiesta chiamata “Maverik” riguardante una banda criminale collegata all’ex affiliato della Banda della Maranella Salvatore Sibio alias “Er Tartaruga”, vicino alla storica Banda della Magliana. Nonostante alcune accuse siano state archiviate o assolte in appello, altri provvedimenti restrittivi erano stati applicati nei suoi confronti.

Questi precedenti contribuiscono ad alimentare ipotesi investigative secondo cui l’attentato sarebbe un messaggio intimidatorio rivolto proprio ai familiari dei proprietari o collegamenti diretti alle loro frequentazioni criminal-poliziesche.

Piste investigative aperte sull’attentato dinamitardo senza rivendicazioni

Gli investigatori mantengono aperte diverse piste ma quella ritenuta più probabile riguarda proprio il tentativo intimidatorio verso figure già note alle forze dell’ordine. Al momento non sono arrivate rivendicazioni ufficiali né comunicazioni da parte dei gruppetti criminali potenzialmente responsabili.

L’esplosione riporta sotto i riflettori problematiche mai completamente risolte riguardo alle infiltrazioni malavitose presenti tra Ostia e Roma. Le autorità continuano quindi ad approfondire ogni dettaglio cercando elementi utili sia dal punto vista tecnico sia informativo attraverso testimonianze raccolte sul posto.

Le conseguenze materiali restano evidenti: edifici segnati dal fumo, veicoli distrutti, attività commerciali compromesse oltre allo sconvolgimento emotivo degli abitanti chiamati ora ad affrontare nuovamente una realtà segnata dalla violenza urbana.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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