Un’esplosione ha scosso venerdì scorso il quartiere Prenestino a Roma, provocando danni ingenti e feriti gravi. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire le cause dell’incidente, mentre i cittadini restano preoccupati per la qualità dell’aria e la sicurezza dell’area. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha limitato gli effetti più gravi ma l’allarme resta vivo.
Monitoraggio ambientale dopo l’esplosione: presenza diossina nell’aria
Le analisi condotte dall’Arpa hanno rilevato tracce di diossina nell’atmosfera intorno al sito dell’esplosione. Fortunatamente i livelli sono stati ridotti grazie all’intervento immediato dei pompieri che hanno spento rapidamente il rogo evitando una contaminazione più grave.
La Protezione Civile ha invitato chi abita entro tre chilometri dal luogo a tenere chiuse finestre e porte, spegnere i condizionatori d’aria ed evitare spostamenti con veicoli a motore fino alla stabilizzazione della situazione atmosferica. Sono stati installati dispositivi per misurare costantemente la qualità dell’aria; questa prima fase risulta particolarmente delicata perché nelle ore successive ad eventi simili si possono verificare picchi nella concentrazione degli agenti tossici.
Le autorità sanitarie locali continueranno ad aggiornare i cittadini sulle condizioni ambientali mentre si attendono ulteriori dati dai rilievi in corso sul terreno circostante.
Dinamica dell’esplosione e primo intervento delle forze dell’ordine
L’incidente è avvenuto venerdì pomeriggio in un distributore di carburante situato tra via dei Gordiani e via Prenestina. Le lamiere contorte, le macerie sparse a terra e l’odore acre nell’aria hanno segnato il luogo della tragedia sfiorata nel cuore di Roma. Gli investigatori stanno valutando se un errore umano durante il trasferimento del gpl dalle cisterne ai serbatoi abbia causato lo scoppio.
Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco che hanno domato rapidamente le fiamme evitando conseguenze peggiori. I soccorritori hanno trasportato due persone gravemente ustionate all’ospedale Sant’Eugenio dove rimangono ricoverate in condizioni stabili ma serie. L’area è stata transennata per permettere lo svolgimento delle operazioni di bonifica che proseguiranno nei prossimi giorni con l’obiettivo di raccogliere ogni elemento utile alle indagini coordinate dalla Procura di Roma.
Reazioni della comunità locale tra paura e richieste di sicurezza
I residenti della zona restano sotto choc davanti all’accaduto; molti esprimono incredulità pensando soprattutto ai bambini presenti nel vicino centro estivo evacuato pochi minuti prima dello scoppio grazie alla prontezza degli operatori sul posto. Il comitato genitori dell’Istituto comprensivo Simonetta Salacone parla apertamente del rischio noto da anni legato alla vicinanza tra impianti potenzialmente pericolosi come questo distributore con scuole o strutture sportive frequentate da minori.
Il centro sportivo Villa de Sanctis subirà lunedì una verifica approfondita dei danni subiti dall’esplosione; anche qui non mancano testimonianze preoccupate sulla fragilità degli spazi pubblici coinvolti negli eventi improvvisi come questo episodio definito drammatico da molte famiglie del quartiere.
Intanto è partita una raccolta fondi destinata al sostegno della polisportiva danneggiata dagli effetti dello scoppio; molti abitanti vogliono contribuire concretamente alla ricostruzione delle attività sospese dopo il trauma subito dalla comunità intera.
Supporto psicologico attivato dopo l’incidente: affrontare un trauma collettivo
Il Cepib ha aperto un servizio gratuito dedicato agli abitanti colpiti dal disastro recente nel Prenestino offrendo ascolto professionale agli adulti come ai bambini segnati dall’esperienza traumatica vissuta quel giorno. La scelta nasce dalla consapevolezza che incidenti così violenti lasciano segni profondi non solo fisici ma anche emotivi su chi li subisce direttamente o indirettamente vivendo nei dintorni del luogo coinvolto.
L’iniziativa mira a fornire uno spazio sicuro dove elaborare paure ed ansie accumulate nelle ore successive allo scoppio mantenendo alta attenzione sulle necessità psicologiche emergenti nella città tutta dopo eventi simili capaci d’intaccarne la serenità quotidiana.