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Esplosione al distributore del Prenestino a Roma riporta alla memoria incidenti simili in Italia negli ultimi anni

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L’esplosione avvenuta recentemente al distributore del Prenestino, a Roma, richiama alla mente una serie di gravi incidenti legati a impianti di carburante che si sono verificati in diverse regioni italiane negli ultimi anni. Questi eventi hanno provocato vittime e feriti, sollevando interrogativi sulle misure di sicurezza adottate nei depositi e nelle aree di servizio. La cronaca degli ultimi dieci anni evidenzia come il rischio connesso alla gestione degli idrocarburi sia rimasto un tema delicato e spesso tragico.

Il disastro del deposito idrocarburi a calenzano: un bilancio drammatico

Il 9 dicembre 2024 un grave incidente ha colpito un deposito di idrocarburi situato a Calenzano, in provincia di Firenze. L’esplosione causò la morte immediata di cinque persone mentre altre 28 rimasero ferite in modo serio. Le autorità intervennero rapidamente aprendo un’inchiesta per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni personali e rimozione delle cautele antinfortunistiche previste dalle norme.

Nei mesi successivi all’incidente la procura di Prato emise avvisi di garanzia nei confronti di nove soggetti: sette dirigenti della società Eni responsabile dell’impianto e due membri della ditta appaltatrice Sergen coinvolta nella gestione operativa. Nel marzo 2025 l’indagine si ampliò con ulteriori quattro avvisi riguardanti scarichi illegali nel fosso Tomerello provenienti dal deposito stesso.

Questi sviluppi giudiziari sottolineano le difficoltà nel garantire la sicurezza totale in strutture che trattano materiali altamente infiammabili e i rischi ambientali associati alle loro attività.

Altri incidenti mortali legati ai distributori: monte urano e borgo quinzio

Non è il primo episodio simile registrato sul territorio nazionale. Nel dicembre 2019 una tragedia analoga si verificò a Monte Urano, nella provincia fermana. Un uomo impegnato nella manutenzione dell’impianto antincendio del distributore perse la vita dopo essere stato travolto dall’esplosione che lo scaraventò lontano diversi metri.

Due anni prima invece, nel dicembre 2018 nell’area servizio Borgo Quinzio nel reatino scoppiò un’esplosione causata da una autocisterna contenente gas GPL. In quell’occasione morirono due persone: un vigile del fuoco intervenuto per l’emergenza e un uomo presente nelle vicinanze al momento dello scoppio. Circa una dozzina i feriti tra chi era sul posto durante l’incidente.

Questi eventi confermano come le esplosioni negli impianti carburante possano avere conseguenze immediate gravissime anche per chi opera o transita vicino alle strutture interessate dai lavori o dalle emergenze stesse.

Incidente fatale a fossò venezia: morte all’interno dell’ufficio-magazzino

Nel dicembre del 2016 va ricordata anche la tragedia accaduta presso il distributore benzina situato a Fossò, vicino Venezia. All’interno dell’ufficio-magazzino venne trovato privo di vita il gestore dello stabilimento dopo quella che sembra essere stata una esplosione interna all’edificio stesso.

I soccorritori giunti sul posto non poterono fare altro che constatare il decesso immediatamente causato dal violento evento esplosivo senza altri coinvolti diretti segnalati nell’occasione specifica.

Questo episodio evidenzia come i rischi siano presenti non solo nelle aree esterne dove vengono movimentati carburanti ma anche negli spazi interni adibiti ad uffici o magazzini collegati agli impianti stessi.

Manifestazioni ambientaliste per fonti energetiche più sicure

Dopo gli incidenti più recenti, associazioni ambientaliste come Legambiente hanno organizzato manifestazioni pubbliche chiedendo con forza politiche orientate verso fonti energetiche meno rischiose rispetto agli idrocarburi tradizionali.

Le campagne puntavano soprattutto sulla necessità urgente d’investire su energia pulita evitando così nuovi episodi tragici legati all’utilizzo diffuso dei combustibili fossili.

La pressione sociale ha spinto istituzioni locali nazionali ad approfondire normative sulla sicurezza degli impianti carburante, ma resta aperto il dibattito sull’effettiva applicazione rigorosa delle regole esistenti.

In attesa dei risultati delle indagini aperte sulle ultime esplosioni resta alta l’attenzione sulle condizioni operative dei depositi distribuzione benzina, al fine d’impedire nuove perdite umane.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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