Un’esplosione in un distributore di carburante nel quartiere Prenestino ha provocato danni ingenti a edifici e scuole, oltre a creare forte preoccupazione tra i residenti. Le autorità hanno avviato controlli sull’aria e sui terreni per valutare eventuali rischi sanitari legati ai materiali rilasciati dall’incidente.
L’esplosione e i danni alle abitazioni del quartiere prenestino
L’incidente è avvenuto nel cuore del Prenestino, dove un distributore di Gpl è esploso causando una deflagrazione che ha danneggiato numerose abitazioni. I vetri delle finestre sono andati in frantumi, mentre cornicioni si sono staccati dalle facciate degli edifici. I residenti raccontano che il boato era così forte da sembrare una bomba.
Le conseguenze strutturali si estendono anche agli spazi pubblici della zona, con segnalazioni di lesioni importanti su più palazzi. La paura si accompagna alla necessità di verificare la sicurezza degli immobili colpiti prima che gli abitanti possano farvi ritorno in sicurezza.
Subito dopo l’esplosione si è sollevata una densa colonna di fumo nero visibile da diversi punti del quartiere. Questo fenomeno ha indotto molti cittadini a recuperare mascherine usate durante la pandemia per proteggersi dall’inalazione dei fumi tossici.
Monitoraggio ambientale: aria e terreni sotto osservazione
Dopo l’incidente Arpa ha attivato un controllo rigoroso sulla qualità dell’aria nella zona interessata dalla deflagrazione. L’obiettivo è individuare concentrazioni anomale di sostanze nocive derivanti dal Gpl, miscela composta da propano e butano.
Le autorità hanno invitato gli abitanti a mantenere le finestre chiuse nelle ore successive all’esplosione per limitare l’ingresso di agenti contaminanti negli ambienti domestici. È stato inoltre raccomandato lo stop all’utilizzo dei condizionatori d’aria che potrebbero diffondere ulteriormente particelle sospese nell’atmosfera interna.
La Società Italiana di Medicina Ambientale ha sottolineato i rischi legati all’inalazione prolungata o ad alte dosì della miscela gassosa coinvolta nell’incendio: nausea, vertigini, disturbi neurologici fino alla perdita temporanea della coscienza o asfissia nei casi più gravi.
La Protezione Civile sconsiglia la permanenza nelle vicinanze immediate dell’esplosione; le restrizioni valgono fino a tre chilometri dal punto dell’incidente dove si consiglia agli abitanti di restare dentro casa evitando aperture verso l’esterno. Per precauzione viene anche suggerito il divieto temporaneo al consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati nell’area interessata dal rilascio delle sostanze tossiche depositatesì sui terreni circostanti.
Impatto sulle scuole del territorio: sospesi esami e evacuazioni
L’impatto dell’esplosione non risparmia nemmeno gli istituti scolastici presenti nella zona colpita dal disastroso evento. Sette scuole hanno subito dannì più o meno gravi; fortunatamente molte erano vuote visto il periodo vacanziero ma alcune attività sono state interrotte immediatamente dopo i fatti.
L’Istituto Comprensivo Simonetta Salacone presenta dannì strutturali rilevanti malgrado fosse deserto durante lo scoppio; invece la scuola Romolo Balzani risulta completamente non agibile data la gravità delle lesioni subite dall’edificio principale.
Al plesso scolastico in via Ferraroni ogni attività didattica è stata sospesa pur con minori danneggiamenti rispetto ad altri istituti mentre presso l’Istituto Trilussa ci sono stati solo piccoli problemi strutturali senza conseguenze significative sulla funzionalità complessiva della scuola stessa.
Particolari danni e misure di sicurezza
Il crollo parziale d’un cornicione interessa invece il comprensorio scolastico sito in via dei Sesami senza causare feriti ma imponendo misure precauzionali urgenti sul posto.
Nel liceo Kant alcune finestre sono state distrutte insieme a una porta divelta durante corsi di recupero; tutti gli studenti presenti sono stati evacuati tempestivamente senza riportar ferite. Al liceo paritario Cavanis erano invece in corso esami statali quando, viste le condizioni instabili degli edificî, questi sono stati momentaneamente sospesi. Gli esami riprenderanno domani trasferiti presso altra sede.
Intervento sociale e supporto alle famiglie coinvolte
Il municipio V segnala come prioritarie le esigenze delle famiglie rimaste fuori casa dopo lo scoppio. Sono attivi servizi socialì volti ad assicurare assistenza immediata alle persone costrette ad abbandonare le proprie dimore per motivid’urgenza legate ai rischî derivantidal crollò degli immobili.
Caritas locale sta fornendo pasti caldi ed accoglienza nelle parrocchie vicine al luogo dello scoppio, offrendo rifugio temporaneo soprattutto ai soggetti più vulnerabili tra cui anziani e bambini.
Queste misure cercano mitigarel’impatto umano diretto provocatodall’accaduto mentre continuano approfondimenti tecniciper definire tempi certidi ripristino delle condizioni ordinarie nel quartiere Prenestino.