L’esplosione che ieri ha colpito una palazzina nel quartiere Barriera Nizza a Torino ha provocato un morto e cinque persone ferite. Le autorità hanno aperto un fascicolo per disastro, lesioni e omicidio colposo, ma non escludono nessuna ipotesi sulle cause dell’incidente. Le indagini coinvolgono più forze dell’ordine con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto della tragedia.
Le indagini partono senza pregiudizi sulle cause dell’esplosione
Dall’inizio delle operazioni investigative la procura di Torino ha deciso di non privilegiare alcuna teoria riguardo all’origine dell’esplosione. Il fascicolo aperto è senza indagati al momento, segno che gli accertamenti sono ancora nella fase preliminare. Si cerca di raccogliere elementi concreti prima di avanzare qualsiasi ipotesi specifica.
La complessità del caso richiede un approccio ampio che comprenda controlli tecnici sulla struttura della palazzina, verifiche sui sistemi idrici e del gas, oltre a ricostruire i movimenti delle persone presenti il giorno dell’incidente. Nessun dettaglio viene trascurato per riuscire a definire con precisione cosa abbia scatenato l’esplosione.
Chi erano gli abitanti e i soggetti collegati alla palazzina al centro degli accertamenti
Un passaggio fondamentale per le indagini consiste nell’identificare tutte le persone legate alla palazzina in vario modo: residenti stabili o temporanei, proprietari degli appartamenti o affittuari occasionali. Anche chi gestisce il condominio rientra tra coloro da ascoltare perché potrebbero fornire informazioni utili su eventuali anomalie rilevate nei giorni precedenti.
Questa ricostruzione serve anche ad accertare se qualcuno avesse segnalato problemi agli impianti o situazioni anomale negli spazi comuni poco prima della deflagrazione. Inoltre aiuterà a capire se vi siano responsabilità condivise in termini di manutenzione o sicurezza degli edifici coinvolti nell’incidente.
Il lavoro coordinato tra vigili del fuoco, polizia locale e procura nelle operazioni post esplosione
L’intervento immediatamente successivo all’esplosione ha visto impegnate diverse realtà operative sul campo: i vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza la zona ed estrarre eventuali vittime dalle macerie; la polizia locale si è occupata dei rilievi tecnici mentre gli agenti del commissariato Barriera Nizza hanno raccolto testimonianze dai residenti.
La squadra giudiziaria della procura segue da vicino ogni sviluppo investigativo coordinando l’azione tra i vari enti coinvolti. L’obiettivo comune resta quello di fare chiarezza sulle dinamiche che hanno portato al disastro evitando omissione o errori nel percorso investigativo.
Nel frattempo le attività nelle vie limitrofe alla palazzina restano sotto controllo per prevenire ulteriori rischi ed assicurarsi che non vi siano altre situazioni simili da affrontare nella stessa area urbana torinese nel breve termine.
Ultimo aggiornamento il 1 Luglio 2025 da Matteo Bernardi