Un uomo di 63 anni ha perso la vita oggi mentre faceva un’escursione sotto la cima di Porta Bassa, in provincia di Belluno. È precipitato in un canale roccioso molto profondo dopo aver perso l’equilibrio a causa di un masso instabile. I suoi compagni di escursione hanno dato l’allarme appena hanno assistito alla tragedia. Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino e l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore per recuperare la salma.
La dinamica dell’incidente sul monte porta bassa
L’incidente è avvenuto durante la discesa dalla vetta di Porta Bassa, una zona montuosa frequentata da escursionisti esperti. Il 63enne era in compagnia di quattro persone. Dopo aver raggiunto la cima insieme, stavano affrontando il percorso verso il basso quando l’uomo si è aggrappato a una roccia che si è improvvisamente staccata. Nel momento di perdere la presa, è caduto nel vuoto. I compagni, testimoni dell’accaduto, hanno subito chiamato i soccorsi. Il punto della caduta si trova in un canale roccioso stretto e ripido, a circa sessanta metri sotto la cima.
Terreno fragile e percorso pericoloso
La natura accidentata del percorso e la fragilità del terreno hanno probabilmente reso la discesa ancora più pericolosa. Attorno a Porta Bassa si trovano numerose pareti rocciose dove piccoli smottamenti e cadute di massi possono facilmente spaventare o mettere in difficoltà chi percorre i sentieri. Questo episodio evidenzia anche quanto siano importanti l’esperienza e la prudenza in montagna soprattutto in tratti delicati.
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L’intervento del soccorso alpino e dell’elicottero del suem
Alla chiamata di emergenza, il Soccorso alpino di Belluno ha attivato rapidamente le operazioni di recupero. La base operativa era fissata a Pian Falcina, punto di riferimento per interventi nell’area. Mentre un elicottero del Suem da Pieve di Cadore sorvolava la zona per localizzare i feriti, i soccorritori si sono diretti verso il luogo indicato dai testimoni.
Il recupero della salma
L’elicottero si è posizionato in hovering sopra il punto dove si trovava il corpo, consentendo a un tecnico di discesa di calarsi lungo la parete. Il soccorritore ha raggiunto la vittima e l’ha sistemata su una barella speciale per poterla poi trasportare in un punto meno esposto, più accessibile dal mezzo aereo. Una volta trasferito il corpo a Pian Falcina, erano presenti anche i carabinieri per le necessarie formalità .
Le operazioni sono proseguite senza ulteriori complicazioni e l’elicottero ha riportato indietro la squadra di soccorso. I quattro compagni dell’uomo sono rientrati da soli, dopo aver assistito alle fasi della tragedia.
Le sfide delle escursioni in montagna e la sicurezza
Questo episodio ricorda i rischi che si corrono in montagna, specialmente in zone rocciose complesse. Anche escursionisti con esperienza possono trovarsi in situazioni difficili quando pezzi di terreno cedono o si perde l’appiglio. Camminare in gruppo resta comunque uno dei modi migliori per affrontare tratti pericolosi, perché permette di dare aiuto o allertare rapidamente i soccorsi.
Le autorità e gli enti di soccorso spesso raccomandano di informarsi bene sulle condizioni del percorso e prestare attenzione ai segnali intorno. La presenza di massi instabili o tratti scivolosi non sempre è evidente. Inoltre, l’attrezzatura adatta e la preparazione fisica sono fondamentali per evitare incidenti o limitarne la gravità .
Porta bassa, meta amata ma insidiosa
Porta Bassa a Belluno è una meta apprezzata ma non priva di insidie. I recenti fatti confermano la necessità di muoversi con cautela e di conoscere esattamente il territorio prima di intraprendere un’escursione in zone di montagna come queste. I soccorsi, pur intervenendo con prontezza, non sempre possono evitare l’esito più tragico in situazioni di cadute da grande altezza.