Werner Herzog premiato con il Leone D’Oro alla carriera a Venezia 2025, in sala i restauri di sei suoi film

Werner Herzog celebra il Leone d’Oro alla carriera con sei film restaurati a Venezia 2025. - Unita.tv

Luca Moretti

27 Agosto 2025

Werner Herzog, regista tedesco fra i più influenti della seconda metà del Novecento, ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera all’82ª Mostra del Cinema di Venezia, svoltasi dal 27 agosto al 6 settembre 2025. In concomitanza con questo riconoscimento, la Cineteca di Bologna ha organizzato, insieme a Viggo, la riproposizione restaurata di sei dei suoi film più famosi, un’occasione per riscoprire la forza espressiva del regista e la straordinaria collaborazione con l’attore Klaus Kinski.

Il leone d’oro alla carriera alla mostra del cinema di venezia: un tributo al maestro herzog

Werner Herzog ha suggellato la propria carriera con uno dei riconoscimenti più importanti del cinema europeo: il Leone d’Oro alla carriera, assegnato durante l’edizione 2025 della Mostra del Cinema di Venezia. Questa edizione storica del festival si è svolta tra fine agosto e inizio settembre, ed è stata l’occasione per celebrare un autore che continua a essere attivo nel panorama cinematografico internazionale.

Francis Ford Coppola, altro colosso della settima arte, ha avuto l’onore di pronunciare il discorso di laudatio durante la cerimonia di premiazione, aggiungendo un ulteriore valore simbolico alla consegna del premio. Inoltre, Herzog ha presentato fuori concorso il suo documentario più recente Ghost Elephants, girato in Africa, dimostrando di mantenere salda la propria presenza creativa e stilistica. Il regista è inoltre impegnato nelle riprese di un nuovo progetto in Irlanda e nello sviluppo di un film animato tratto dal suo romanzo The Twilight World, a riprova della sua versatilità e della continua curiosità artistica.

La cerimonia veneziana ha compreso anche una masterclass tenuta da Herzog, durante la quale ha dialogato con il pubblico raccontando la sua visione del cinema e le sfide di un mestiere che supera le categorie tradizionali tra documentario e fiction. Herzog resta infatti un artista lontano dalle consuetudini produttive, che mescola realtà e finzione raccontando storie capaci di restituire una prospettiva unica sul mondo e sulle condizioni umane.

La cineteca di Bologna celebra herzog con il restauro di sei capolavori

Per accompagnare il prestigioso premio, la Cineteca di Bologna ha annunciato la riproposizione, dal prossimo 8 settembre, di sei tra i film più rappresentativi firmati da Werner Herzog nel periodo tra il 1972 e il 1982. Queste pellicole, recentemente restaurate, offrono una finestra fondamentale sulla prima fase della carriera del regista.

I titoli selezionati comprendono Aguirre, furore di Dio , L’enigma di Kaspar Hauser , La ballata di Stroszek , Woyzek , Nosferatu, il principe della notte e Fitzcarraldo . Questi film sono raccolte di visioni intense che uniscono un’indagine profonda dell’individuo a narrazioni dal carattere spesso sperimentale e anticonvenzionale.

In particolare, l’evento rivela una visione coerente e appassionata di Herzog, in cui il cinema si configura come tensione tra luce e ombra, tra silenzio e furore. Il regista è riuscito a costruire una filmografia che a distanza di oltre 50 anni resta capace di provocare e coinvolgere, mostrando la forza della sua poetica e la propensione a raccontare il mistero dell’esistenza attraverso immagini forti e personaggi emblematici.

Klaus Kinski e il ruolo chiave nei capolavori di Werner herzog

Quattro dei film restaurati che tornano nei cinema vedono protagonista Klaus Kinski, attore chiave nella vicenda artistica di Herzog. Kinski figura in Aguirre, furore di Dio, Woyzek, Nosferatu, il principe della notte e Fitzcarraldo, lavori in cui imprime un’impronta indelebile grazie a interpretazioni intense e a volte disturbanti.

Questa collaborazione ha assunto un ruolo centrale nella definizione dello stile e della reputazione del regista, basandosi su un rapporto complesso e spesso conflittuale, ma capace di generare risultati memorabili sul piano artistico. I ruoli interpretati da Kinski durante quegli anni si distinguono per una carica emotiva e una rappresentazione dell’ossessione e dell’umanità ai margini, elementi che Herzog ha saputo incastonare dentro storie avventurose e riflessive.

L’arrivo di questi film nelle sale permette di rivedere dal vivo sequenze che restano tra le più emblematiche della cinematografia europea. La qualità del restauro valorizza anche il lavoro tecnico, fotografico e di regia che ha reso questi lavori autentici punti di riferimento per il cinema d’autore.

Un’eredità fondamentale nel cinema contemporaneo e futuro di herzog

Werner Herzog rappresenta una straordinaria voce nel cinema mondiale, a più di mezzo secolo dal suo esordio. La sua opera sfugge alle definizioni rigide e si muove tra documentario, fiction e forme ibride, ponendosi spesso al di fuori delle logiche produttive consuete.

Il riconoscimento veneziano e il ritorno in sala dei suoi film guidano il pubblico a una rilettura diretta e tangibile della sua proposta artistica. Non si tratta soltanto di celebrare un passato, ma anche di mantenere vivo un dialogo con il presente della settima arte. Il cinema di Herzog, infatti, solleva temi universali sull’uomo, la natura, la cultura e il confine tra realtà e mito.

Nel 2025 Herzog continua a lavorare e sperimentare, confermandosi come uno degli autori più influenti e originali ancora in attività. L’evento alla Mostra del Cinema di Venezia, i restauri e le proiezioni confermano la sua importanza culturale e la vitalità di una filmografia che continua a parlare a diverse generazioni.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Luca Moretti