Le ultime analisi sulle acque di balneazione in Emilia-Romagna confermano che tutti i tratti della costa sono tornati a rispettare i parametri di sicurezza. I controlli dell’Arpae, l’agenzia regionale per l’ambiente, mostrano che le acque sono di nuovo pulite e sicure. Questo arriva dopo i rilievi di fine luglio, quando in sei punti erano stati trovati livelli fuori limite.
Le analisi confermano: acque di nuovo sicure
L’Arpae ha effettuato nuovi prelievi in sei zone della costa dove, tra il 30 e 31 luglio 2025, erano stati registrati valori sopra la soglia consentita dalle norme europee. Quei sei punti sono solo una piccola parte dei 98 controllati lungo tutto il litorale emiliano-romagnolo. I nuovi test mostrano una netta diminuzione degli inquinanti, con parametri microbiologici tornati entro i limiti per la tutela della salute.
Questo ha permesso agli esperti di confermare che le acque sono ora conformi agli standard, rendendo inutili le restrizioni di balneazione in vigore fino a poco tempo fa. Il problema rilevato alla fine di luglio sembra legato a fenomeni locali o eventi temporanei che hanno alterato la qualità dell’acqua solo in quelle aree specifiche.
Stop ai divieti a Spiaggina, Scanno e altre zone della costa
Con i risultati positivi, le ordinanze che vietavano la balneazione nelle ultime settimane saranno revocate. Le aree interessate includono Spiaggina e Scanno a Goro, nel delta del Po ferrarese, che avevano subito restrizioni per motivi sanitari. Anche Porto Garibaldi, vicino al porto canale di Comacchio, è tornata a essere sicura.
Nel ravennate, la Marina di Ravenna Sud, una delle spiagge più frequentate, aveva valori fuori norma che ora sono rientrati. Anche la costa riminese mostra segnali di miglioramento: la foce del fiume Marecchia era la zona più problematica, con divieti estesi per 50 metri a nord e a sud del punto di controllo. Ora si può tornare a fare il bagno liberamente anche lì.
Queste revoche sono un segnale importante per la stagione estiva. Turisti e residenti possono godersi le spiagge in sicurezza. Intanto l’Arpae continuerà a monitorare con attenzione per evitare nuovi rischi.
Un controllo costante per proteggere il mare e chi lo frequenta
L’Emilia-Romagna si affida a un sistema di controllo molto capillare, gestito dall’Arpae, che verifica la qualità delle acque marine quasi ogni settimana in quasi cento punti lungo la costa. I controlli cercano microrganismi come Escherichia coli e enterococchi intestinali, che possono compromettere la sicurezza della balneazione.
I dati raccolti durante tutta la stagione balneare servono per avvisare subito in caso di rischi per i bagnanti. Le ordinanze di divieto, come quelle appena ritirate, sono uno strumento per proteggere la salute pubblica, bloccando temporaneamente l’accesso alle acque quando i livelli superano il consentito.
Le rilevazioni tengono conto anche delle condizioni ambientali e del tempo: piogge forti, scarichi temporanei o l’effetto del sole possono influire sulla qualità del mare. Questo controllo costante è fondamentale per difendere il turismo, una risorsa chiave per l’economia della costa adriatica.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Serena Fontana