La regione emilia-romagna ha confermato per altri tre anni l’accordo con la capitaneria di porto-guardia costiera, rafforzando così il coordinamento nella gestione delle emergenze in mare. Questa intesa coinvolge direttamente il controllo e la sicurezza del tratto costiero regionale, estendendo le attività operative fino a tre miglia nautiche dalla costa. Il rinnovo segna un passo importante per garantire un presidio più efficace sulle spiagge e nelle acque territoriali.
Come si estende il coordinamento operativo
L’accordo prevede una serie di azioni coordinate che coprono diversi aspetti della sicurezza marittima lungo tutto il litorale emiliano-romagnolo. In primo luogo, si assicura supporto operativo in mare entro le tre miglia nautiche dalla costa, anche durante situazioni critiche come calamità naturali o emergenze improvvise. Questo permette una risposta tempestiva ed efficace alle necessità che possono sorgere in ambiente marino.
Il monitoraggio e la prevenzione degli incidenti
Un’altra attività centrale riguarda il monitoraggio continuo delle condizioni del mare e delle spiagge. La presenza sul territorio aiuta a prevenire incidenti legati alla balneazione grazie all’assistenza diretta ai bagnini presenti sulle spiagge pubbliche. Inoltre, sono previste campagne informative rivolte alla popolazione locale e ai turisti per aumentare la consapevolezza sui rischi legati al mare e promuovere comportamenti sicuri durante la stagione estiva.
Lo scambio reciproco dei dati raccolti rappresenta un elemento fondamentale dell’intesa: le informazioni ottenute dalle due realtà vengono condivise per migliorare il presidio del territorio marittimo attraverso analisi puntuali degli eventi rilevati durante i controlli quotidiani.
Impegno e ruolo dei volontari lungo la costa
Alla base della collaborazione c’è anche l’impegno concreto di circa 200 volontarie e volontari che operano direttamente sul litorale regionale. Questi operatori svolgono compiti essenziali nel garantire assistenza immediata a bagnanti in difficoltà o turisti esposti a situazioni rischiose dovute alle condizioni del mare o ad altre problematiche legate all’ambiente costiero.
Il loro lavoro si integra con quello degli enti istituzionali coinvolti nella gestione dell’emergenza permettendo una copertura più ampia ed efficiente su tutto il tratto marino interessato dall’accordo. L’esperienza maturata negli anni ha portato allo sviluppo di un modello operativo riconosciuto come punto di riferimento a livello nazionale nel campo della sicurezza marina.
Un modello operativo nato nel 2010
La sinergia tra agenzia regionale per la sicurezza territoriale-protezione civile dell’emilia-romagna e capitaneria di porto-guardia costiera è nata ufficialmente nel 2010 tramite un protocollo operativo iniziale che ha gettato le basi per gli interventi successivi. Nel corso degli anni questo rapporto si è rafforzato dando vita ad un sistema organizzativo stabile ed efficace nella gestione delle emergenze marine locali.
Oggi questa esperienza viene considerata talmente significativa da spingere il comando generale del corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera con sede a roma ad elaborare linee guida nazionali ispirate proprio al modello emiliano-romagnolo. L’obiettivo è replicare questo approccio anche nelle altre direzioni marittime italiane, uniformando così criteri operativi utili ad affrontare meglio i problemi legati alla tutela della costa su scala nazionale.
Il rinnovo triennale sottolinea quindi non solo l’importanza strategica dell’intesa ma anche la capacità dimostrata dai soggetti coinvolti nell’affrontare efficacemente situazioni complesse attraverso collaborazioni strutturate sul territorio locale ma aperte verso uno sviluppo più ampio oltre i confini regionali.