Reggio Emilia accende i riflettori su Gaza con musica e parole

Reggio Emilia celebra Gaza tra musica e parole. - Unita.tv

Andrea Ricci

26 Agosto 2025

Dal 5 al 7 settembre 2025, Reggio Emilia ospita la quinta edizione del Festival di Emergency, una tre giorni che mescola musica, letture e impegno civile. Tra gli appuntamenti più attesi c’è la serata “Per Gaza“, il 6 settembre in piazza Prampolini, dedicata alla crisi in Palestina. Sarà un momento di arte e testimonianze dirette, pensato per tenere alta l’attenzione su pace e diritti umani, con un cast di artisti, scrittori e operatori umanitari di primo piano.

“Per Gaza”: un palco per la solidarietà

Il 6 settembre piazza Prampolini si trasformerà in un luogo di musica e parole a sostegno di Gaza. L’evento, promosso da Emergency, vedrà alternarsi sul palco nomi come Levante, Francamente, Maurizio Carucci e Mirco Mariani degli Extraliscio. Con loro anche l’attrice Camilla Filippi e altri protagonisti pronti a raccontare, con canzoni e letture, la dura realtà palestinese.

Non sarà solo musica. È previsto un collegamento con Mario Soldaini, curatore del libro “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza” , una raccolta di poesie di 32 autori palestinesi. Sarà un momento intenso, che darà spazio a una delle forme d’espressione più intime e potenti. E ci sarà anche la testimonianza diretta di un operatore di Emergency appena tornato da Gaza, per offrire un racconto concreto sull’impatto del conflitto.

La serata lancia un messaggio chiaro: alzare la voce contro la violenza e mostrare il volto umano di una crisi spesso ridotta a numeri o titoli di giornale. Musica e poesia diventano così strumenti per creare empatia, far riflettere e coinvolgere chi solitamente resta fuori dai grandi flussi mediatici. La scelta di piazza Prampolini, nel cuore di Reggio Emilia, vuole essere un richiamo diretto alla comunità, per avvicinare un tema che sembra lontano ma riguarda tutti.

Festival Di Emergency: cultura e impegno in primo piano

Il Festival di Emergency, giunto alla quinta edizione, è ormai un appuntamento fisso dove arte e temi sociali si intrecciano. Nato per promuovere pace e giustizia, si sviluppa in più giorni pieni di incontri, spettacoli e dibattiti. Quest’anno il filo conduttore è “La Voce“, declinato in musica, letteratura e confronto con intellettuali e testimoni.

Il Comune di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna collaborano a questo progetto che spazia dal teatro al giornalismo, dalla musica alla letteratura, attirando un pubblico attento e variegato. È un’occasione per intrecciare storie personali con questioni globali, stimolando il confronto su temi urgenti e spesso trascurati.

Tra i protagonisti dell’edizione 2025 ci sono la scrittrice e storica Benedetta Tobagi, simbolo del racconto civile, e Alessandro Bergonzoni, attore e autore noto per il suo mix di ironia e riflessione. Non mancano lo scrittore Gianrico Carofiglio, il rettore Tomaso Montanari e la regista Sabina Guzzanti, tutti impegnati su temi legati ai diritti umani e all’attualità.

Giornaliste e esperti presenti nel programma puntano i riflettori su conflitti, migrazioni e ferite sociali, facendo dialogare cultura e impegno civile. Il festival si conferma così uno spazio aperto dove affrontare questioni complesse con trasparenza e sincerità.

Volti noti e nuove voci al festival

L’edizione 2025 vede protagonisti tanti volti noti della cultura italiana, pronti a portare avanti un dibattito acceso su pace, diritti e memoria. Oltre a Levante, Carucci, Mariani e Camilla Filippi, sul palco salirà anche Tezetà Abraham, attrice e scrittrice che racconta migrazioni e diversità culturali.

Le giornaliste Marianna Aprile, Tonia Cartolano, Lucia Goracci, Marta Serafini, Amalia De Simone e Simonetta Sciandivasci porteranno in scena inchieste e reportage per aiutare a capire meglio la complessità del presente. Il regista Paul Jay e lo stand-up comedian Salvo di Paola arricchiranno il programma con documentari e satira.

Sul fronte musicale, spazio al violoncellista Simone De Sena, mentre la storica Vanessa Roghi offrirà letture e riflessioni su memoria e diritti civili. Questo mix di esperienze crea un mosaico culturale che riflette le sfide di oggi, tracciando strade di senso attraverso arte e narrazione.

I protagonisti rendono il festival un luogo di confronto e sensibilizzazione, rafforzando il messaggio di Emergency sull’importanza di un impegno condiviso per la giustizia e la pace. Reggio Emilia si conferma così sede ideale per uno scambio vivo tra cittadini, artisti e operatori umanitari.


Il Festival di Emergency a Reggio Emilia si conferma un evento capace di unire cultura e testimonianza su temi di grande attualità. La serata dedicata a Gaza, inserita in un programma ricco e vario, trova la sua cornice perfetta nella piazza principale della città. Un segnale chiaro: l’impegno va oltre musica e poesia, portando in primo piano il volto reale di un conflitto lontano ma vicino ai cuori di molti. Per tre giorni, storie e passioni si intrecceranno in una riflessione collettiva che coinvolgerà tutta la città.

Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2025 da Andrea Ricci