Un pitbull è stato rinvenuto senza vita all’interno di un garage a Fabbrico, nel territorio della Bassa Reggiana, dando origine a un’indagine da parte delle autorità locali. L’animale era stato lasciato solo per diversi giorni dal proprietario, che nel frattempo si trovava fuori provincia. L’evento ha acceso attenzione e preoccupazione in città, soprattutto in relazione alle responsabilità sulla cura degli animali.
Scoperta Del Pitbull morto, intervento di vigili del fuoco e polizia locale
La tragica scoperta è avvenuta grazie alla segnalazione di un abitante della zona, che aveva notato qualcosa di grave nell’area vicino al garage dove il pitbull era custodito. In seguito alla denuncia, vigili del fuoco e polizia locale sono accorsi prontamente sul posto. Purtroppo, per il cane chiamato Diego non è stato possibile riportare in vita. Le condizioni dell’animale erano ormai critiche ed è stato dichiarato morto dai soccorritori.
L’intervento congiunto delle forze dell’ordine e dei soccorritori ha permesso di appurare rapidamente la situazione. I primi accertamenti hanno confermato che l’animale era stato abbandonato senza assistenza adeguata per diverse giornate. Il luogo del ritrovamento, un garage chiuso, ha limitato ulteriormente le possibilità di soccorso tempestivo.
Responsabilità del proprietario e dichiarazioni ufficiali
I responsabili hanno preso contatto con il proprietario del pitbull, che si trovava lontano da Fabbrico. Questi ha riferito di aver affidato a un conoscente il compito di fornire cibo e acqua al cane durante la sua assenza. Tuttavia, la situazione di abbandono e la morte dell’animale hanno portato le autorità a mettere in dubbio la sufficienza di queste cure.
La vicenda ha raggiunto il sindaco di Fabbrico, Roberto Ferrari, che ha espresso la propria difficoltà a commentare l’accaduto ma ha confermato che gli atti sono stati consegnati alla magistratura per le opportune verifiche. La responsabilità del proprietario sarà valutata alla luce della nuova normativa in vigore.
Aggiornamento sulle indagini all’ombra della legge Brambilla
La Procura di Reggio Emilia è stata informata del caso e ha aperto un fascicolo per accertare eventuali violazioni in materia di tutela degli animali. Dal primo luglio scorso, con l’introduzione della cosiddetta ‘legge Brambilla’, sono state modificate parti del Codice penale e del Codice di procedura penale con rinnovo delle regole sul maltrattamento e abbandono degli animali.
Questa normativa introduce pene più severe e procedure più snelle per intervenire in casi come quello verificatosi a Fabbrico. Le indagini dovranno quindi stabilire se le condizioni in cui è stato tenuto il pitbull Diego configurino un reato secondo i nuovi parametri.
Esami sul corpo del pitbull per capire le cause della morte
Il corpo del cane è stato trasportato all’Istituto zooprofilattico per l’autopsia, che servirà ad accertare le cause esatte del decesso. L’esame autoptico rappresenta un passaggio fondamentale per la giustizia, poiché consentirà di stabilire se la morte sia stata causata da negligenza, maltrattamenti o altre circostanze.
Gli specialisti cercheranno segni evidenti di sofferenza, disidratazione o altre problematiche riconducibili alla permanenza del pitbull nel garage in condizioni inadatte. Questi accertamenti potranno chiarire la dinamica dei fatti e fornire elementi utili alle indagini in corso.
I prossimi giorni saranno decisivi per l’evoluzione di questo procedimento, che ha attirato l’attenzione degli abitanti di Fabbrico e delle autorità locali. La vicenda solleva ancora una volta il tema della protezione degli animali e delle responsabilità di chi decide di prendersene cura.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi