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Parmigiano Reggiano di Montagna cresce produzione e valore con nuove misure nel 2025

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Il parmigiano reggiano prodotto nelle zone montane dell’Appennino emiliano si conferma tra i principali prodotti Dop italiani, con una quota significativa della produzione totale. I dati più recenti del consorzio mostrano un aumento costante delle forme prodotte e del latte raccolto, sostenuti da una politica mirata a valorizzare questa specifica area di produzione. Nel 2025 entrano in vigore modifiche al regolamento che puntano a rafforzare il riconoscimento commerciale del parmigiano reggiano “prodotto di montagna”, favorendo la sostenibilità economica degli allevatori e caseifici coinvolti.

Aumento della produzione di parmigiano reggiano dop nelle zone montane dell’ Appennino Emiliano

Nel corso degli ultimi anni la produzione dei caseifici situati nelle province appenniniche di parma, reggio emilia, modena e bologna ha registrato un incremento significativo. Nel 2024 sono state prodotte oltre 884.000 forme, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente e addirittura del 15,4% rispetto al 2016. Quest’ultimo rappresenta l’anno chiave in cui il consorzio ha avviato una strategia per rilanciare il comparto legato alle zone montane.

Nicola Bertinelli e il consorzio parmigiano reggiano rafforzano la presenza del prodotto dop dell’ Appennino Emiliano sul mercato nazionale

Gli ottantaquattro caseifici attivi nella zona a sinistra del fiume reno hanno così consolidato la loro presenza sul mercato mantenendo standard elevati legati alla qualità tipica del parmigiano reggiano dop. Parallelamente è cresciuta anche la quantità di latte lavorata: nel 2024 si sono superate le 425 mila tonnellate , provenienti da oltre ottocento allevatori che operano direttamente in queste aree collinari o appenniniche.

Questi numeri evidenziano come l’attività agricola tradizionale sia ancora viva nei territori dell’appennino emiliano grazie proprio alla filiera formaggiere locale che sostiene economie rurali spesso marginalizzate dal punto di vista produttivo.

Nicola Bertinelli e il consorzio parmigiano reggiano ottengono la certificazione dop “ prodotto di montagna ” per valorizzare l’ origine e la qualità dell’ Appennino Emiliano

Dal 2016 il consorzio ha introdotto una certificazione aggiuntiva denominata “parmigiano reggiano prodotto di montagna”. Questo marchio serve a distinguere le forme realizzate esclusivamente nei territori sopra i cento metri s.l.m., garantendo ai consumatori non solo l’origine ma anche caratteristiche qualitative specifiche legate all’ambiente naturale dove viene allevato il bestiame.

I dati aggiornati indicano che le forme certificate sotto questo marchio hanno superato quota 230 mila unità nel recente anno solare; ciò rappresenta un incremento dell’1,78% rispetto al biennio precedente e quasi trenta punti percentuali dal lancio della certificazione stessa otto anni fa.

Nicola Bertinelli e il consorzio parmigiano reggiano promuovono la valorizzazione delle produzioni dop dell’ Appennino Emiliano

La scelta d’introdurre questa etichetta risponde all’esigenza concreta di valorizzare produzioni territorialmente circoscritte ma capaci comunque d’offrire standard elevati riconosciuti su scala nazionale ed internazionale. Inoltre permette agli operatori locali – dagli allevatori ai casari – d’acquisire maggiore visibilità commerciale attraverso uno strumento ufficiale capace d’identificare chiaramente la peculiarità delle loro produzioni.

Novità regolamentari del consorzio parmigiano reggiano per valorizzare il prodotto di montagna nell’ appennino emiliano

Per rafforzare ulteriormente questo progetto nel corso del nuovo anno è stata approvata una modifica importante al regolamento relativo alla certificazione “prodotto di montagna”. Dal gennaio 2025 viene previsto un premio fisso pari a circa cinquanta centesimi per chilogrammo destinato alle aziende produttrici quando viene applicato il marchio tramite bollatura a fuoco dopo almeno venti mesi dalla stagionatura minima richiesta dalla norma sensoriale prevista dal disciplinare dop.

Consorzio Parmigiano Reggiano lancia incentivo economico per produttori di montagna dell’ Appennino Emiliano

Questo incentivo mira ad accrescere concretamente il valore commerciale attribuito alle forme certificate come prodotto tipico d’altura. In pratica rende più remunerativa la filiera legata ai territori appenninici permettendo agli operatori coinvolti – soprattutto quelli più piccoli o isolati – d’affrontare meglio i costi maggiorati dovuti alla conformazione geografica difficile da gestire durante tutte le fasi produttive fino allo stoccaggio finale.

L’obiettivo dichiarato è mantenere vivo questo segmento fondamentale per l’economia locale evitando abbandoni o riduzioni drastiche nell’attività agricola tradizionale tipica dei pascoli alpini ed appenninici italiani; così facendo si salvaguarda anche quel paesaggio rurale ormai raro altrove ma prezioso sotto molteplici aspetti ambientali ed estetici riconosciuti dai residenti stessi quanto dai visitatori interessati ad esperienze turistiche autentiche basate sulla cultura alimentare locale genuina.

L’ impatto sociale ed economico del parmigiano reggiano dop nelle comunità dell’ Appennino Emiliano

Nicola bertinelli, presidente attuale del consorzio, ha sottolineato come questa specialità alimentare continui ad essere uno dei pilastri fondamentali per tenere vive comunità agricole spesso isolate dall’espansione urbana o industriale delle pianure limitrofe. “Il formaggio dop contribuisce infatti non solo al sostentamento diretto degli allevatori ma anche alla conservazione dell’identità culturale radicata nella storia millenaria delle terre appenniniche”.

Nicola Bertinelli e il consorzio parmigiano reggiano: agricoltura sostenibile e tutela ambientale nell’ Appennino Emiliano

Il mantenimento dell’agricoltura su questi terreni difficili evita fenomeni diffusi quali lo spopolamento progressivo, mentre favorisce lo sviluppo lento ma concreto verso modelli produttivi rispettosi della natura circostante. La presenza stabile dei pascoli permette inoltre la tutela ambientale attraverso pratiche agricole tradizionali capaci pure d’influenzarne positivamente biodiversità, prevenzione incendi boschivi, gestione idrica.

Nicola Bertinelli spiega il ruolo del turismo enogastronomico per valorizzare il Parmigiano Reggiano nelle zone Dop dell’ Appennino Emiliano

Infine va considerata l’importanza crescente attribuita dal turismo enogastronomico rivolto proprio verso prodotti tipici come quello qui descritto. Le visite guidate presso malghe, fattorie didattiche o eventi fieristici dedicati creano occasioni utili sia economicamente sia socialmente contribuendo ad ampliare conoscenze sulle origini reali degli alimenti consumati quotidianamente dalle persone.

Personalmente ritengo che il rafforzamento della filiera del parmigiano reggiano di montagna rappresenti un esempio concreto di come tradizione e innovazione possano convivere per valorizzare un territorio e le sue comunità.

la scelta di introdurre misure di sostegno

La scelta di introdurre misure che premiano la qualità e l’origine, sostenendo economicamente gli allevatori e i caseifici, non solo tutela un prodotto simbolo dell’eccellenza italiana, ma contribuisce anche a preservare un patrimonio culturale e ambientale prezioso.

promuovere iniziative per le economie rurali

Secondo me, è fondamentale continuare a promuovere iniziative che mantengano vive le economie rurali e che offrano ai consumatori una maggiore consapevolezza sull’importanza dei prodotti tipici legati al territorio, perché solo così si può garantire un futuro sostenibile e autentico per queste realtà montane.

“Solo così si può garantire un futuro sostenibile e autentico per queste realtà montane.”

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Elisa Romano

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Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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