La nave Ocean Viking, gestita da SOS Mediterranee, ha portato in salvo 37 migranti ieri in acque internazionali vicine alla Libia. Le operazioni di soccorso sono partite dopo la segnalazione di un aereo di sorveglianza che aveva individuato una imbarcazione in difficoltà. La nave ha ricevuto l’autorizzazione a intervenire dalle autorità competenti e ha completato il salvataggio con successo.
Il salvataggio dei migranti in acque libiche e le modalità di intervento della Ocean Viking
La chiamata di soccorso è arrivata nell’arco della giornata da un aereo di pattuglia, il Seabird, impegnato nel monitoraggio del tratto di mare vicino alla costa libica. La barca di legno, carica di persone, versava in condizioni pericolose a causa del mare mosso e delle condizioni precarie. La ONG SOS Mediterranee, con la nave Ocean Viking, si è prontamente attivata.
L’unità ha ottenuto il via libera dalle autorità di controllo del traffico marittimo e ha navigato fino a raggiungere la piccola imbarcazione in avaria. Una volta a bordo, i 37 migranti sono stati soccorsi e sottoposti a controlli sanitari preliminari. Il personale di bordo ha fornito acqua e cibo, oltre ad assistenza medica per chi presentava problemi di salute dovuti al viaggio rischioso.
Questo intervento segna un altro episodio nel contesto delle operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale, una zona che resta teatro di frequenti emergenze umanitarie.
La destinazione a Ravenna e l’impatto dei porti lontani sui migranti soccorsi
Dopo aver raccolto i naufraghi, l’Ocean Viking ha ricevuto l’indicazione di dirigersi verso il porto di Ravenna. La distanza tra il punto del soccorso e la destinazione designata supera i 1600 chilometri, una tratta che allunga la permanenza dei migranti in mare di diversi giorni.
SOS Mediterranee ha evidenziato come questa pratica di assegnare porti distanti rappresenti una condizione dura per chi ha appena subito un viaggio estenuante. I nuovi arrivi dovranno attendere cinque giorni circa prima di poter finalmente sbarcare. Durante questo tempo restano in condizioni di stress e vulnerabilità, nonostante gli sforzi di equipaggio e volontari per garantire assistenza.
La scelta di porti lontani dipende, infatti, da accordi e decisioni politiche tra stati europei che gestiscono i flussi migratori con una regolamentazione rigida e spesso complessa. Questa realtà riflette le difficoltà nella gestione dell’arrivo dei migranti nel Mediterraneo, con una differenziazione delle destinazioni che alimenta tempi di attesa elevati in mare.
Il ruolo delle ong nel soccorso migranti e le criticità della gestione dei porti
SOS Mediterranee è una delle organizzazioni non governative più attive nel salvataggio di persone in mare, soprattutto nel tratto tra Libia e Italia. La presenza delle sue navi, come l’Ocean Viking, rappresenta un punto di riferimento per chi si trova in difficoltà lungo rotte migratorie pericolose, dove le imbarcazioni spesso viaggiano in condizioni precarie.
Le ONG devono operare ottenendo autorizzazioni di volta in volta per poter accedere alle acque di salvataggio e per consegnare i migranti in sicurezza in un porto sicuro. Questo sistema porta spesso a lunghe attese e a deviazioni verso porti lontani dalla zona di recupero, allungando la permanenza in mare dei sopravvissuti.
Le critiche sollevate dalle ONG riguardano proprio queste pratiche, viste come un ulteriore rischio per la salute e il benessere dei migranti. Il sistema attuale sembra più incentrato sul controllo e sulla distribuzione degli sbarchi che sul benessere immediato delle persone salvate.
Il soccorso in mare resta comunque una componente vitale per la tutela della vita umana nel Mediterraneo, soprattutto in assenza di vie legali e sicure per l’ingresso in Europa. Le organizzazioni come SOS Mediterranee continuano a monitorare la situazione e intervenire appena scattano segnali di emergenza.
Il viaggio verso Ravenna durerà qualche giorno e l’equipaggio della Ocean Viking mantiene alta l’attenzione sulle condizioni di salute e sicurezza delle persone a bordo mentre affrontano questa lunga traversata.
Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2025 da Serena Fontana