L’incidente verificatosi sabato 2 agosto a Imola ha avuto un esito tragico. Un ciclista di 43 anni, investito da un’auto in fuga, è deceduto all’ospedale Maggiore di Bologna dopo alcuni giorni di ricovero. La polizia locale ha identificato e denunciato due sorelle, alla guida e come passeggera, per il coinvolgimento nel sinistro e la fuga successiva all’investimento.
Cronaca dell’incidente: come è avvenuto l’investimento a Imola
Sabato 2 agosto, intorno a metà giornata, il ciclista 43enne stava percorrendo una strada a Imola quando è stato investito da una Fiat Punto blu. L’auto non si è fermata a prestare soccorso, ma si è data alla fuga. Subito dopo l’incidente, testimoni hanno segnalato la targa agli agenti della polizia locale. Le telecamere di videosorveglianza hanno fornito conferme importanti su quanto avvenuto, mostrando i dettagli della manovra e la corsa dell’auto dopo l’impatto.
Il 43enne è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna. Nonostante gli interventi medici, le ferite riportate nell’investimento si sono rivelate troppo gravi, portando al decesso dopo alcuni giorni. L’immobilità e la fuga dell’automobilista, invece, hanno alimentato le indagini delle autorità.
Indagini polizia locale: identificazione e denuncia delle due donne coinvolte
Gli agenti della polizia locale di Imola hanno dato rapidamente la caccia agli occupanti della Fiat Punto blu. Tramite testimonianze raccolte sul luogo e la verifica delle immagini delle telecamere, sono risalite a due sorelle originarie di Dozza, di 59 e 65 anni. La più anziana era alla guida dell’auto al momento dell’investimento.
La polizia ha segnalato entrambe per omissione di soccorso: la 65enne anche per fuga dopo l’incidente stradale. L’auto è stata recuperata nascosta in un’area vicina, con il parabrezza coperto da un telo per nascondere i danni visibili provocati dal sinistro. La macchina è stata posta sotto sequestro per valutazioni tecniche.
Implicazioni legali dopo la morte del ciclista e aggiornamenti sul caso
Con il decesso del ciclista, i pubblici ministeri potrebbero ampliare le accuse verso le due donne, includendo l’omicidio colposo aggravato dalla fuga. L’assenza di soccorso subito dopo l’incidente costituisce un’aggravante grave. In casi simili, la legge prevede sanzioni penali severe.
Gli inquirenti proseguiranno gli accertamenti per chiarire tutti i dettagli della dinamica dell’incidente e valutare se l’investimento sia stato dovuto a una condotta pericolosa alla guida. Le famiglie coinvolte restano in attesa di risposte, mentre la comunità locale segue con attenzione i risvolti giudiziari.
L’episodio riporta l’attenzione sulle conseguenze dell’abbandono del luogo dell’incidente e sulle responsabilità alla guida, oltre che sulla sicurezza dei ciclisti sulle strade extraurbane come quella che lambisce Imola. “Un monito importante per tutti gli automobilisti e per la prevenzione di simili tragedie”.
Ultimo aggiornamento il 8 Agosto 2025 da Davide Galli