Il policlinico Sant’Orsola di Bologna ha rinnovato il reparto Addarii, dedicato all’oncologia senologica e ginecologica, con spazi moderni e progettati per rispondere ai bisogni delle donne in cura per tumori femminili. Questo intervento, sostenuto dalla Fondazione Sant’Orsola, si inserisce in un percorso che mette al centro l’assistenza e il benessere delle pazienti.
Riqualificazione Del Reparto Addarii: investimenti e nuovi spazi funzionali
Il reparto Addarii si trova al Padiglione 2 del policlinico Sant’Orsola e ha appena completato un’importante ristrutturazione da 2,9 milioni di euro, resa possibile grazie al contributo della Fondazione Sant’Orsola. L’obiettivo primario di questo intervento è stato creare ambienti che rispondessero alle esigenze assistenziali e relazionali tipiche delle pazienti oncologiche. Il risultato è un’area di 1500 metri quadrati, articolata in varie stanze di terapia e ambulatori, in cui trovano posto 22 postazioni per trattamenti, spazi per attività diagnostiche e di ricerca.
Il reparto è organizzato in cinque stanze, ciascuna con quattro letti per la somministrazione di terapie, e una stanza con due letti. A queste si aggiungono cinque ambulatori dove si svolgono le visite specialistiche e sei sale dedicate alla prescrizione di terapie. Il layout progettato punta a separare nettamente le diverse attività cliniche, assicurando spazi adeguati e riservati, e favorendo un flusso ordinato tra visite, trattamenti e monitoraggio. Inoltre sono stati creati ambienti specifici per la ricerca clinica, elemento fondamentale per lo sviluppo di nuovi protocolli terapeutici.
Servizi terapeutici all’avanguardia e supporto alle pazienti
Il nuovo Addarii raccoglie in un unico polo tutte le attività ambulatoriali, diagnostiche e terapeutiche del reparto di Oncologia medica senologica e ginecologica. Tra le terapie proposte ci sono la chemioterapia tradizionale, l’immunoterapia, i trattamenti con anticorpi farmaco-coniugati e le terapie a bersaglio molecolare sterile. Inoltre, si svolgono terapie sperimentali, parte importante della ricerca clinica in oncologia.
Per ogni paziente viene predisposto un percorso personalizzato, che può prevedere somministrazioni in day service o in regime ambulatoriale. Nel day service, circa 1200 donne ogni anno ricevono cure in un ambiente attrezzato per garantire sicurezza e comfort. Il reparto ha scelto di integrare anche la componente di supporto psicologico e relazionale, affidata alle volontarie dell’Associazione Loto che accompagnano le pazienti nei momenti di terapia, fornendo ascolto e assistenza quotidiana.
Questi elementi rivelano l’attenzione non solo agli aspetti clinici ma anche all’esperienza complessiva delle donne in cura, con spazi decorati e arredati per favorire un ambiente meno ospedaliero e più accogliente. La progettazione è stata curata in ogni dettaglio e messa a punto dalla Fondazione Sant’Orsola, che ha guidato anche la decorazione delle pareti per rendere l’atmosfera più distesa e umanizzata.
Ruolo centrale dell’oncologia medica di Sant’Orsola nella cura dei tumori femminili
Il reparto di Oncologia medica di Sant’Orsola è diretto da Claudio Zamagni, che guida uno dei centri di riferimento in Italia per la cura dei tumori della mammella e ginecologici. Ogni anno l’unità prende in carico circa 500 nuove pazienti, mentre più di 3000 donne sono seguite negli ambulatori per visite di controllo, esami e prescrizioni. Il day service accoglie invece oltre 1200 pazienti che ricevono terapie sistemiche.
Importante a Bologna è anche la Breast Unit dell’Irccs, con Zamagni responsabile clinico, che coordina la presa in carico multidisciplinare delle pazienti. Questa unità, operativa dal 2012 presso il Sant’Orsola, ha ottenuto la certificazione europea Eusoma per la qualità nella gestione dei tumori della mammella. Nel febbraio 2025, tale riconoscimento è stato confermato, un segno della continuità nell’attenzione non solo alle cure ma anche all’organizzazione e alla qualità dei percorsi assistenziali.
Il nuovo Addarii rappresenta quindi un passo in avanti sia per le strutture sia per la disponibilità di terapie avanzate orientate a massimizzare le possibilità di cura per le donne affette da tumori femminili. L’intervento tiene conto delle esigenze dei pazienti in modo globale, unendo tecnologie avanzate a spazi pensati per il loro benessere quotidiano durante il percorso oncologico.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Rosanna Ricci