Il “patto del tortellino” dieci anni dopo: Renzi riflette sulla sfida della sinistra in Europa e in Italia

Renzi riflette sulla sfida della sinistra dieci anni dopo il "patto del tortellino". - Unita.tv

Luca Moretti

31 Agosto 2025

Matteo Renzi ha ripreso il tema del “patto del tortellino” durante la Festa dell’Unità di Bologna, partecipando a un dibattito con il deputato dem Andrea De Maria. L’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva ha ricordato quell’incontro del settembre 2014 come un momento simbolico di confronto tra leader socialisti europei. A oltre dieci anni di distanza, Renzi sottolinea che la questione resta attuale: la sinistra deve trovare una strada per tornare a vincere in un panorama politico profondamente cambiato. Di seguito, i dettagli del ricordo, il contesto politico e le dinamiche della sinistra italiana ed europea richiamate dall’ex premier.

Il significato storico e politico del “patto del tortellino” del 2014 a Bologna

Il “patto del tortellino” nacque come tentativo di rilanciare una sinistra riformista e unitaria a livello europeo. Nel settembre 2014 a Bologna, tra i partecipanti c’erano figure socialiste come il primo ministro francese Manuel Valls, il segretario del Partito socialista spagnolo Pedro Sánchez, il segretario generale del Partito Socialista Europeo Hakim Post e il leader laburista olandese Diederik Samson. Tutti indossavano camicie bianche, simbolo di un’identità condivisa, come ricordato da Renzi durante l’evento. L’incontro voleva rappresentare un nuovo slancio progressista di fronte alle crescenti spinte sovraniste e populiste in Europa.

Renzi, con un tono ironico, ha evidenziato il cambiamento anche simbolico nel tempo, osservando che “oggi la camicia è beige”. Ha sottolineato che mentre alcuni protagonisti di quell’incontro sono ancora attivi nel dibattito politico europeo, altri hanno lasciato la scena o affrontano maggiori difficoltà. Il punto centrale riguarda la sfida di far nascere o rinascere una sinistra capace di affermarsi nell’attuale clima politico, segnato dalla presenza di forze di destra radicale e nazionalista in diversi paesi europei.

Le difficoltà e le prospettive della sinistra italiana nel nuovo contesto politico nazionale

Nel suo intervento, Renzi ha ricordato come la sinistra italiana fatichi a mantenere consensi significativi. La destra italiana ha subito trasformazioni importanti, riuscendo a mantenere un’attrattiva più efficace, mentre la sinistra appare spesso divisa e incapace di proporre una visione convincente. Alla Festa dell’Unità, il pubblico ha mostrato interesse, composto principalmente da persone mature ma con la presenza anche di giovani e famiglie.

Durante il dibattito è emerso il tema delle leggi per il riconoscimento della cittadinanza a chi vive da anni in Italia. La domanda rivolta a Renzi evidenzia l’importanza delle questioni sociali per la comunità, oltre alla volontà di confronto nonostante le differenze politiche attuali. Il dialogo tra ex alleati politici mostra che resta spazio per discutere, anche per chi come Renzi ha cambiato ruolo in politica, partecipando a dibattiti pubblici per mantenere il contatto con la base progressista.

La presenza di Renzi alla Festa Dell’Unità di Bologna: dialogo con la base e riflessioni sulla sinistra europea

La partecipazione di Renzi alla Festa dell’Unità di Bologna rappresenta un momento significativo. Il fatto che l’ex premier abbia scelto di intervenire in un evento tradizionalmente legato alla sinistra e al Partito Democratico indica una disponibilità al confronto diretto con parte della sua ex base elettorale. La presenza di una platea composta soprattutto da over 50-60, insieme a giovani democratici, ha reso l’incontro un’occasione di dialogo tra generazioni diverse.

Renzi si è fermato a parlare con i partecipanti, ascoltando sollecitazioni e domande che spaziavano da questioni sociali a ricordi politici del passato. Questo scambio mostra come, nonostante l’evoluzione dei ruoli e la frammentazione degli schieramenti, ci sia ancora spazio per discutere e riflettere sulla strategia di una sinistra che voglia tornare a confrontarsi con una destra trasformata da Trump, Le Pen e altri leader sovranisti. L’ex presidente del Consiglio ha ricordato che gli scenari di dieci anni fa non sono del tutto superati e che la sfida resta aperta.

Il tempo trascorso dal “patto del tortellino” ha confermato quanto siano mutati gli equilibri, ma anche quanto permangano tensioni e interrogativi sulle alleanze e sulle idee da proporre al centrosinistra nei prossimi anni. Renzi rimane tra i protagonisti che cercano di definire una strada per una sinistra competitiva, dialogando con la base e richiamando momenti chiave della sua esperienza politica recente.

Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2025 da Luca Moretti