Un operaio di 25 anni residente a Misano Adriatico è finito in pronto soccorso dopo l’esplosione della sua sigaretta elettronica, riportando gravi ustioni e una ferita alla testa che ha richiesto numerosi punti di sutura. L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di questi dispositivi, con una denuncia presentata alla procura di Rimini contro il produttore e il distributore del prodotto.
Esplosione della sigaretta elettronica: dinamica e conseguenze dell’incidente
Il fatto è avvenuto nella mattina del 22 aprile 2025 intorno alle 7.30, quando il giovane operaio, impegnato nel settore termoidraulico, stava uscendo di casa per recarsi al lavoro. Aveva appena messo il dispositivo elettronico nella tasca dei pantaloni quando l’oggetto è esploso improvvisamente. La fiammata ha avvolto la gamba sinistra e, nel disperato tentativo di togliere la sigaretta elettronica ancora in fiamme dalla tasca, il 25enne ha afferrato il dispositivo con la mano ustionata. Il dolore e lo spavento lo hanno fatto perdere l’equilibrio, provocando una caduta rovinosa contro una fioriera di cemento che gli ha causato una ferita al cranio.
Immediato il trasporto in pronto soccorso a Riccione, dove i medici hanno valutato ustioni di secondo grado alla mano e alla gamba e hanno suturato la ferita alla testa con 50 punti. La prognosi è stata fissata a 10 giorni, ma le condizioni del giovane rimangono serie a causa dei traumi riportati nell’incidente.
Caratteristiche e provenienza del dispositivo elettronico esploso
La sigaretta elettronica incriminata era stata acquistata in un negozio di Cattolica. Secondo quanto indicato dal legale del giovane, si tratterebbe di un prodotto fabbricato in Cina e distribuito da un’azienda italiana. Non è ancora chiaro se il dispositivo avesse difetti di fabbricazione o problemi legati alla certificazione di sicurezza.
Nei mesi scorsi si sono registrati altri episodi simili legati alle sigarette elettroniche, con esplosioni spontanee e rischi per gli utilizzatori. Il caso di Misano riporta l’attenzione sulla necessità di controlli più severi e di una regolamentazione più rigorosa del mercato di questi strumenti.
Azioni legali e richieste di indagine da parte della difesa
L’avvocato Stefano Caroli, rappresentante legale del giovane rimasto ferito, ha formalizzato una denuncia presso la procura della Repubblica di Rimini per lesioni personali aggravate. Nel documento ha chiesto un’indagine approfondita sulla sicurezza del prodotto e la verifica della sua certificazione ufficiale.
Caroli ha inoltre richiesto il sequestro immediato dei modelli simili di sigarette elettroniche ancora in vendita, invitando al controllo delle condizioni di sicurezza messe a disposizione dei consumatori. Il legale sottolinea la necessità di mettere in guardia l’opinione pubblica sui potenziali rischi legati a questi dispositivi.
La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di attenzione verso i prodotti tecnologici personali di largo consumo. Le autorità competenti hanno avviato verifiche per stabilire la causa dell’esplosione e garantire che simili incidenti non si ripetano.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Serena Fontana